mangiare2
mangiare2 v. tr. [dal fr. ant. mangier, che è il lat. manducare «mangiare»] (io màngio, ecc.). – 1. Ingerire, immettere nell’organismo alimenti solidi e semisolidi (per i liquidi si usa il [...] dentatura, per i quali l’atto del mangiare consta di tre successive operazioni: presa degli alimenti, masticazione, deglutizione. Il verbo può essere usato: a. Con un compl. oggetto che specifica la cosa che si mangia, con riferimento ad atti singoli ...
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zero
żèro agg. e s. m. [dal lat. mediev. zèphyrum, adattam. (Leonardo Fibonacci nel Liber abbaci, 1202) dell’arabo ṣifr «nulla, zero», calco del sanscr. śūnyá «vuoto» e poi «zero» (v. anche cifra)]. [...] ., fer, che si individua come 2a pers. sing. dell’imperativo di ferre solo in quanto si oppone alle altre forme del verbo dotate di morfema, come, appunto, l’infinito ferre, e fers, fert, ferte, ecc.); analogam., deverbali a suffisso z., i sostantivi ...
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divertire
(ant. divèrtere) v. tr. [dal lat. divertĕre, propr. «volgere altrove», comp. di di(s)-1 e vertĕre «volgere»] (io divèrto, ecc., ant. io divertisco, tu divertisci, ecc.). – 1. letter. Volgere [...] : d. la mente, l’animo, distrarre da preoccupazioni, affanni e sim., volgendo ad altro oggetto (di qui il sign. corrente del verbo); al pensier ... Discende il refrigerio D’una parola amica, E il cor diverte ai placidi Gaudii d’un altro amor (Manzoni ...
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spossare
v. tr. [der. di possa, col pref. s- (nel sign. 4); è prob. che il part. spossato, documentato come agg. in età anteriore al verbo, sia all’origine del verbo stesso] (io spòsso, ecc.). – 1. Togliere [...] le forze, l’energia, indebolire la resistenza fisica e psichica: questo caldo mi spossa; la colica di reni lo ha spossato; con uso assol.: un’attesa che spossa; come intr. pron., debilitarsi, sentirsi ...
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etimologia
etimologìa s. f. [dal lat. etymologĭa, gr. ἐτυμολογία, comp. di ἔτυμον (v. etimo) e -λογία «-logia»]. – 1. Scienza che studia la storia delle parole, indagandone l’origine e l’evoluzione fonetica, [...] o tutti e due); così, per es., il lat. repulisti, che è propr. il perfetto del verbo lat. repellĕre «respingere», è stato inteso come derivato del verbo ital. pulire, donde le locuz. fare un repulisti e sim. «far piazza pulita». Ugualmente arbitrarie ...
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promettere
prométtere v. tr. [lat. promĭttĕre, comp. di pro-1 e mĭttĕre «mandare»; propr. «mandare avanti»] (coniug. come mettere). – 1. a. Annunciare ad altri la propria intenzione di fargli o dargli [...] se non la smette con i capricci; te le ho già promesse [le botte]: ora le prendi! b. In altri casi il verbo esprime una più chiara consapevolezza dell’impegno assunto mediante la promessa: pensaci bene, prima di p.; ho promesso e intendo mantenere ...
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temere
temére v. tr. e intr. [lat. timēre] (io témo, ecc.). – 1. tr. a. Aspettarsi, con timore, che avvenga, o sia avvenuta, cosa considerata un danno, un pericolo, o comunque un fatto spiacevole: temo [...] che la stoffa non bastasse; temo che ormai sia troppo tardi; temi che gli sia successo qualche cosa?; più raram. con il verbo al futuro: temo che non ce la farà; temo che gli ospiti arriveranno in ritardo. Talvolta, nell’uso letter., omettendo la ...
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perfetto
perfètto agg. e s. m. [dal lat. perfectus, part. pass. di perficĕre «compiere», comp. di per-1 e facĕre «fare»]. – 1. agg. a. Con uso più propriam. participiale, nella lingua ant. e letter., [...] altri casi, in cui, con questo sign., perfetto è da considerarsi una forma della coniug. dell’ant. perficere, v. questo verbo. Come vero e proprio agg., compiuto in tutte le sue parti, completo di tutti gli elementi caratteristici e necessarî, giunto ...
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porre
pórre (ant. pónere) v. tr. [lat. pōnĕre] (io póngo, tu póni, egli póne, noi poniamo [ant. pogn(i)amo], voi ponéte, essi póngono; pass. rem. pósi, ponésti, póse [ant. puòse], ponémmo, ponéste, pósero [...] por termine, senza por tempo in mezzo, ecc. Tra gli usi che ha in comune con mettere, e in cui perciò i due verbi si potrebbero scambiare: p. le schede nello schedario, i libri sulla mensola, un vaso sul davanzale, i vestiti nell’armadio, la minestra ...
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trapassare
v. tr. e intr. [comp. di tra- e passare] (come intr., aus. essere). – 1. tr. a. Attraversare, passando da parte a parte, soprattutto con riferimento a passaggio aperto con forza in un mezzo [...] trapassato il polmone; t. il cuore, anche fig., di grande dolore (cfr. l’analogo uso di trafiggere il cuore). In questo sign. il verbo è d’uso com., mentre in quelli seguenti è d’uso letter. o elevato. b. Passare oltre, andare da una parte a un’altra ...
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verbo linguistica Nella grammatica tradizionale, parte del discorso che indica azione, stato, o divenire, in contrapposizione al nome, che indica sostanza o qualità; variabile secondo la flessione verbale, cioè la coniugazione, l’insieme delle...
verbo
Alessandro Niccoli
Il termine ha più valori. In primo luogo, designa la " parola " in quanto voce significativa, segno convenzionale che fa parte di un sistema linguistico; designa, inoltre, il " concetto ", ciò che la mente concepisce...