ingolfarsi
v. intr. pron. [der. di golfo] (io m’ingólfo, ecc.). – 1. a. non com. Del mare, spingersi, internarsi dentro la terra formando un golfo: in quel tratto di costa, il mare s’ingolfa profondamente. [...] l’ingolfamento. ◆ Part. pass. ingolfato, anche come agg., nelle varie accezioni proprie e, più spesso, fig. del verbo (soprattutto in unione col verbo essere o trovarsi): trovarsi ingolfato in una serie di liti, in una relazione amorosa, in un ...
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quasi
quaṡi avv. e cong. [lat. quasi]. – 1. a. Circa, pressappoco, poco meno che; indica in genere che la quantità, la qualità, la condizione espressa dalla parola o dalle parole seguenti non è pienamente [...] sé stessi o altri, togliendo la restrizione: «Si sono q. ridotti in miseria» «Anche senza quasi». b. Seguito o preceduto da un verbo o da una locuz. verbale, equivale spesso a «mancava, mancò poco che»: q. cadeva; m’è venuto q. addosso; venne in ...
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clitico
clìtico s. m. e agg. [tratto da (en)clitico e (pro)clitico, in quanto elemento comune alle due voci] (pl. -ci). – In linguistica, forma monosillabica atona che non ricorre isolatamente ma viene [...] vi) o di sintagmi avverbiali (ci, ne) o di complemento partitivo (ne), sono staccati dal verbo se lo precedono (per es., mi sento bene), uniti al verbo se lo seguono (per es., allontanatevi), e possono combinarsi tra loro (gliene, prendersela). Anche ...
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ipotetico
ipotètico agg. [dal lat. tardo hypothetĭcus, gr. ὑποϑετικός] (pl. m. -ci). – 1. Che costituisce o contiene un’ipotesi, o si fonda sopra un’ipotesi, o si suppone per ipotesi: premesse i., ragionamento [...] . se, meno spesso qualora, quando, o dalle locuz. purché, posto che, ammesso che, e sim.; talora ha forma implicita, col verbo al gerundio, al participio passato, o all’infinito con la prep. a. Nella sintassi italiana, per analogia con quella latina ...
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avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo [...] o un altro avverbio (molto buono, troppo duramente).
Grammatica. – In italiano, come in altre lingue, a seconda della funzione che compiono, gli avverbî si distinguono in: avverbî di modo e maniera (bene, ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà [...] . bàlia e balìa, pèsca e pésca, scòrsi e scórsi), talora anche nel caso di omografi con uguale pronuncia (per es. dànno verbo e danno sost.). Nei dizionarî e in testi normativi, l’uso dell’accento grafico è molto più largo che nella scrittura comune ...
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tanto
agg., pron. e avv. [lat. tantus agg., tantum avv.]. – 1. agg. a. Al sing., riferito a cosa, così grande, in così gran quantità, e con sign. più determinati, così lungo, così ampio, così esteso, [...] tanto ... come): t. è ladro chi ruba che chi tiene il sacco (prov.); ci andiamo t. io che lui. d. Molto, assai, sia con verbi: ne ha sofferto t.; scusi t.; salutami t. tuo padre; mi piace t. (e rafforzato tanto tanto, proprio tanto); me ne rallegro t ...
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sparare2
sparare2 v. tr. e intr. [per sviluppo semantico dal verbo prec.] (come intr., aus. avere). – 1. a. Azionare un’arma da fuoco, facendo esplodere e partire uno o più colpi: s. con la rivoltella, [...] ., con grande rapidità e risolutezza: ha risposto sparato alle domande del professore; è venuta dritta sparata a raccontarmi il fatto. Con riferimento al sign. 2 c del verbo, una fotografia, una ripresa sparata, che presenta dei riflessi accecanti. ...
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tu
pron. pers. sing. m. e f. [lat. tu] (radd. sint.). – 1. È il pronome di 2a persona, usato nel rivolgere il discorso ad altra persona (o cosa personificata), in tutti i casi in cui non sia adoperato [...] t’hai fatto!; t’hai ragione; se t’avessi dato retta a me...!); che nella lingua ant., quando è posposto al verbo si fonde talora con questo facendogli perdere di conseguenza la sillaba finale: Sopr’essa vedestù [= vedesti tu] la scritta morta (Dante ...
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retrocessione
retrocessióne s. f. [dal lat. tardo retrocessio -onis, der. di retrocedĕre «retrocedere»]. – 1. L’azione, il fatto di retrocedere, nel sign. proprio dell’uso intr. del verbo: dispositivi [...] la r. dello schieramento difensivo. 2. L’azione di retrocedere, il fatto di venir retrocesso, nei sign. dell’uso trans. del verbo: a. Ritorno di un militare al grado inferiore della gerarchia. È una punizione disciplinare che viene inflitta ai soli ...
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verbo linguistica Nella grammatica tradizionale, parte del discorso che indica azione, stato, o divenire, in contrapposizione al nome, che indica sostanza o qualità; variabile secondo la flessione verbale, cioè la coniugazione, l’insieme delle...
verbo
Alessandro Niccoli
Il termine ha più valori. In primo luogo, designa la " parola " in quanto voce significativa, segno convenzionale che fa parte di un sistema linguistico; designa, inoltre, il " concetto ", ciò che la mente concepisce...