copulativo
agg. [dal lat. tardo copulativus, der. di copulare «unire, accoppiare»]. – 1. Che congiunge o serve a congiungere, spec. come termine grammaticale: congiunzioni c., le cong. e, né, in quanto [...] (per es.: «pane e formaggio»; «non sa leggere né scrivere»; «esco un momento e torno subito»); verbi c., il verbo essere e anche i verbi parere, sembrare, stare, rimanere, diventare, riuscire, nascere, vivere, morire e qualche altro, quando servono a ...
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intransitivo
agg. e s. m. [dal lat. tardo (dei gramm.) intransitivus, comp. di in-2 e transitivus «transitivo», traduz. del gr. ἀμετάβατος e ἀδιαβίβαστος]. – 1. a. In grammatica, verbo i. (in passato [...] forma passiva se non in espressioni impersonali (come avviene nel lat. itur «si va», ventum est «si venne», ecc.). Esistono verbi che, per il loro sign., possono essere transitivi o intransitivi (per es., fumare: fumare una sigaretta; il camino fuma ...
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-zione, -sione
-zióne, -sióne [lat. -tio, -tiōnis, formato con la finale -t- del tema verb. di molti part. pass. e dal suff. -io, -iōnis; dai temi del part. pass. terminanti in -s- è derivata la var. [...] prima, -i- soprattutto per la terza) e dal tema verbale. I derivati esprimono la nozione del verbo o l’effetto o il risultato (apparizione, distribuzione, informazione, collocazione, operazione, opzione, sanzione; aggressione, accensione, invasione ...
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loco1
lòco1 avv. [lat. illōc «là, in quel luogo» (con verbi di moto), incrociato con loco, abl. di locus «luogo»], ant. – Lì, là, in quel luogo, o anche qui, in questo luogo (con verbi di stato): Certi [...] beneficiòli aveva loco Nel paesel, che gli eran brighe e pene (Berni); raram., come avv. relativo, dove ...
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fuori
fuòri (pop. fòri e fòra; ant. e poet. fuòra; ant. fòre e fuòre) avv. e prep. [lat. fŏris, fŏras]. – 1. avv. a. Nella parte esterna, esternamente, rispetto a un luogo, a un ingresso, o anche, parlando [...] palazzo; guardare, osservare dal di f.; badare al di f., fig., all’apparenza. c. Preceduto dalla prep. in, soprattutto con i verbi spingere, sporgere, aggettare e sim., verso l’esterno: un balcone che sporge in f. di quasi 2 metri; tenere il petto in ...
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perispomeno
perispòmeno agg. [dal gr. περισπώμενος, part. pres. passivo di περισπάω «segnare con l’accento circonflesso», comp. di περι- «peri-» e σπάω «tirare»]. – Nella grammatica greca, detto di parola [...] con l’accento circonflesso sull’ultima sillaba (per es.: ἀρετῆς, καλοῦ, ἀγαϑοῖς); verbi p., secondo gli antichi grammatici greci, i verbi terminanti in -άω, -έω, -όω e, nella forma contratta, in -ῶ. ...
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senza
sènza (ant. sanza) prep. [lat. absĕntiā «in assenza, in mancanza di»; cfr. l’ant. milan. asensa e il vernacolo tosc. insenza; per la variante sanza, v. sanza1]. – Indica esclusione, privazione, [...] che ti dò ora; la fattura dell’abito è di 230 euro, s. le fodere e i bottoni. e. Ellittiche del verbo fare si possono considerare altre espressioni molto frequenti, quali s. tanti discorsi, s. tanti preamboli, usate per tagliare corto o per invitare ...
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-uta
[dalla desinenza femm. del part. pass. di verbi delle coniug. in -ere e -ire]. – Suffisso derivativo di nomi tratti da verbi della seconda e della terza coniug., di cui esprimono la nozione (caduta, [...] spremuta, tenuta, venuta) ...
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mi1
mi1 pron. pers. [lat. me, accus., mi (= mihi), dativo]. – 1. Forma atona che concorre alla declinazione del pron. pers. io, sia come compl. oggetto (non mi ha visto = non ha visto me), sia come compl. [...] mi dì anche»), mentre non è rara la posizione enclitica con le forme finite del verbo (dissemi, veggomi, ecc.); in questo secondo caso, se la sillaba finale del verbo è -no o -ne, subisce il troncamento della vocale, con assimilazione di -nm- in -mm ...
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-uto
[lat. -ūtus, desinenza del part. pass. di verbi delle coniug. in -ēre e -ĕre]. – Suffisso derivativo di aggettivi tratti originariamente da verbi, poi, già in lat., anche da nomi. I derivati indicano [...] la presenza, spesso vistosa o cospicua o eccessiva, di quanto designato dal termine di base, talvolta con una connotazione spregiativa (barbuto, biforcuto, cornuto, occhialuto, nasuto, ossuto, panciuto) ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: mentre infatti nelle lingue questa o...
I verbi sintagmatici sono verbi polirematici (cioè composti da più elementi; ➔ polirematiche, parole) come andare giù, tirare su, venire fuori, mettere sotto, ecc., che hanno la struttura verbo + particella. Il verbo è di solito un verbo di...