petto
pètto s. m. [lat. pĕctus (-tŏris)] (pl. -i; ant. e raro le pèttora, femm.). – 1. a. La parte del corpo umano che sta fra il collo e l’addome e costituisce la parte anteriore del torace, opposta [...] sul p.; la collana le ricadeva sul p.; aveva molte medaglie sul p., sulla divisa, all’altezza del petto. Unito a verbi, forma espressioni che dal senso proprio sono spesso trasferite a un sign. fig., che in genere diviene prevalente: allargare il p ...
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-abile
-àbile [dal lat. -abĭlis]. – Suffisso derivativo di aggettivi tratti da verbi della coniug. in -are. I derivati hanno senso passivo ed esprimono la possibilità o la necessità di quanto predicato [...] dal verbo: applicabile, esecrabile, indimenticabile, mangiabile. In lat. il suffisso era adoperato talvolta con valore attivo; di qui, per es., miserabile, stabile. Per estensione, il suffisso è usato, sebbene più raramente, per trarre aggettivi da ...
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caos
càos (ant. cao; pop. càosse e ant. caòsse) s. m. [dal lat. chaos, gr. χάος (che contiene la stessa base χα- dei verbi χαίνω, χάσκω «essere aperto, spalancato»; cfr. χάσμα «voragine»)]. – 1. Nelle [...] antiche cosmologie greche, il complesso degli elementi materiali senza ordine che preesiste al κόσμος, cioè all’universo ordinato. 2. fig. Grande disordine, confusione, di cose o anche d’idee, di sentimenti: ...
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grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti [...] incasso, grandi guadagni; ha fatto una gran scorpacciata di fichi; se ne dice un gran bene, un gran male; anche riferito a verbi all’infinito: se ne fece un gran dire, un gran parlare; s’è fatto un gran ridere; si sentiva un gran correre. Talora ...
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se2
se2 cong. [lat. tardo se(d), incrocio di sī con quid «che cosa»] (radd. sint.). – 1. Con valore condizionale, ipotetico: a. Posto che, ammesso che, dandosi il caso che, e sim.; introduce proposizioni [...] so io se ce ne vuole di pazienza; puoi immaginare se ci rimasi male. Nell’uso fam., è talvolta taciuto, per più efficacia, il verbo reggente (che per lo più è: mi domandi, vuoi sapere o sim.): se è vero? Ma è verissimo; se sono contento? Altroché! 3 ...
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seccare
v. tr. [lat. sĭccare «rendere secco, inaridire»] (io sécco, tu sécchi, ecc.). – 1. a. Rendere secco, asciutto, privare degli umori o dell’umidità normalmente esistenti, riferito soprattutto (come [...] ’imprecazione: mi si secchi la lingua se dico una bugia! Anche senza la particella pron. (fatto normale quando è preceduto da verbi causativi): venne una tremenda canicola e così i pascoli e i pozzi seccarono e la gente moriva (Pavese); la siccità ha ...
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conglomerato
s. m. [part. pass. di conglomerare]. – 1. Ammasso, associazione di cose eterogenee; fig., c. etnico o c. politico, stato formato di genti di varie nazionalità: l’Impero austriaco era un [...] consociate, che si occupano di attività dissimili. 5. In linguistica, unità lessicale composta, risultante dalla fusione di più parole, per lo più due verbi, cristallizzati in una sola locuz. invar., usata come s. m. (per es. saliscendi, tiremmolla). ...
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vela
véla s. f. [lat. vēla, pl. di vēlum «vela», passato a femm. sing. nel latino parlato]. – 1. a. Telo, o insieme di teli aggiuntati (ferzi), di varia forma e grandezza, rifinito a regola d’arte e [...] v., fino a questo momento. Di uso più tecnico le locuz. inferire, bordare, imbrogliare, serrare le v. (v. sotto i singoli verbi); guarnire le v., fissarle ai pennoni, alle antenne, agli stralli con le loro manovre; tesare una v., tenderla al massimo ...
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-eria
-erìa [dal fr. -erie, che è der. del lat. -arius, col suff. lat. -ia accentato come nell’analogo suff. gr. -ία]. – Suffisso derivativo di nomi di negozî, laboratorî, attività commerciali (per lo [...] più tratti da nomi ma anche da verbi: acciaieria, birreria, distilleria, falegnameria, libreria, macelleria), di nomi con valore collettivo (argenteria, artiglieria, biancheria, fanteria, tifoseria), di nomi astratti, spesso carichi di una ...
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-tore
-tóre (-sóre) [lat. -tor -tōris, formato con la finale -t- del tema verb. di molti part. pass. e dal suff. -or -ōris; dai temi del part. pass. terminanti in -s- è derivata la var. -sor, -sōris; [...] è dovuta all’analogia coi sost. femm. in -a]. – Suffisso derivativo di nomi d’agente e di aggettivi tratti da verbi. Se il verbo ha, o aveva in lat., un part. pass. in -s-, il suffisso prende la forma -sore (attore, cacciatore, direttore, dottore ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: mentre infatti nelle lingue questa o...
I verbi sintagmatici sono verbi polirematici (cioè composti da più elementi; ➔ polirematiche, parole) come andare giù, tirare su, venire fuori, mettere sotto, ecc., che hanno la struttura verbo + particella. Il verbo è di solito un verbo di...