sotto-
– È la prep. (e avv.) sotto, usata come prefisso per la formazione di molti composti nominali e verbali, in alcuni dei quali conserva il sign. e anche la funzione di preposizione (come negli avv. [...] il concetto del secondario o dell’accessorio, come per es. in sottoprodotto. e. Entra infine nella composizione di verbi sia con il sign. proprio e generico della prep. sotto (sottolineare, sottomettere, sottoscrivere, sottostare, sottentrare, ecc ...
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sotto
sótto prep. e avv. [lat. sŭbtus, avv., der. di sŭb «sotto»]. – È l’opposto di sopra e, come questo, ha soprattutto valore locale, indicando che un oggetto è, rispetto a un altro, in luogo più basso, [...] frequente inoltre con la particella ci, in funzione sia pronominale (= a ciò) sia avverbiale (= qui, lì), in dipendenza da un verbo precedente: posò il lume sulla scrivania e ci mise s. un giornale; girò intorno alla scala non volendo passarci sotto ...
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-aggio
-àggio [dal fr. -age, provenz. -atge, che sono il lat. -atĭcus]. – Suffisso derivativo nominale. Compare in molti prestiti dal francese d’epoca medievale, nei quali è oggi difficilmente analizzabile [...] nominale capace di produrre derivati esprimenti nozioni assai diverse. In epoca moderna è usato per trarre nomi da verbi della coniug. in -are; si tratta spesso di termini delle tecniche: atterraggio, imballaggio, lavaggio, montaggio. Per estensione ...
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sciarbo
s. m. [der. di sciarbare, e sciarbottatóio di scerbottare, verbi tosc. equivalenti a sciabordare e, come questo, di origine onomatopeica], tosc. – 1. Vasca cilindrica munita di un agitatore verticale, [...] usata per il processo meccanico di trattamento delle sanse d’olivo. È detta anche sciarbottatóio. 2. Nel linguaggio dei pescatori, il movimento dell’acqua prodotto dal guizzare dei pesci ...
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non
nón avv. [lat. non]. – Avverbio di negazione; parola frequentissima nel discorso, serve a negare o escludere il concetto espresso dal vocabolo cui si premette (essere - non essere; andare - non andare; [...] di già come rafforzativo di non (anche non riferito a verbo): Maraviglia di mie bellezze tenere Non prender già (Poliziano). (Dante); e in frasi disgiuntive, dov’è invece premesso al secondo verbo: venga o non venga (cioè: sia che egli venga, sia ...
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flessione
flessióne s. f. [dal lat. flexio -onis, der. di flectĕre «piegare», part. pass. flexus]. – 1. L’atto di flettere, di piegare; con questo sign. attivo, quasi esclusivam. con riferimento agli [...] mutamenti morfologici che subiscono le parole variabili per esprimere valori e rapporti grammaticali diversi: f. nominale, declinazione dei sostantivi e degli aggettivi; f. pronominale, declinazione dei pronomi; f. verbale, coniugazione dei verbi. ...
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ancora
ancóra (tronc. ancór) avv. [prob. dal fr. ant. encore, che è il lat. hinc ad hōram «di là fino a quest’ora»]. – 1. a. Anche ora, anche allora; indica la continuità nella durata di un’azione, di [...] un fatto, di una situazione, e si adopera con verbi di tempo presente, passato o futuro: sono a. stanco del viaggio; ci ripensi a.?; portavo a. i calzoni corti; quando tornerai sarò a. qui. Con usi e sign. diversi: per ora: non è a. giunto il momento ...
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agglutinazione
agglutinazióne s. f. [dal lat. tardo agglutinatio -onis]. – Atto dell’agglutinarsi, del congiungersi e consolidarsi insieme; con sign. specifici in medicina e in linguistica: 1. In medicina, [...] flessiva, come una qualsiasi lingua indoeuropea, ciascuna desinenza indica contemporaneamente sia il numero sia il caso, sia, per i verbi, la persona e il tempo (in latino, -is di ducis «del capo», indica contemporaneamente che la forma è singolare ...
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piu
più (ant. o pop. tosc. piùe) avv. e agg. [lat. plūs, compar. neutro di multus «molto»]. – 1. avv. a. Come comparativo dell’avv. molto, significa «in maggior quantità, in maggior misura», contrapponendosi [...] ecc. Unito con aggettivi e avverbî forma in genere il comparativo di maggioranza; in tale caso (e anche quando specifica un verbo) vi è, espresso o sottinteso, un secondo termine di paragone o una proposizione comparativa: la discesa è in genere più ...
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abbasso
avv. [da a basso]. – 1. Giù, in luogo basso (con verbi di stato e di moto): che fai lì a.?; scendi a., vieni a. (ormai solo region. merid.); in espressioni ellittiche esprime ordine perentorio [...] di scendere da un luogo, o di abbassare, di metter giù: a. da quella scala!; a. da riva!, ordine di far scendere i marinai dall’alberatura della nave; a. le mani!; a. il fucile!; – A. la voce, donna! – ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: mentre infatti nelle lingue questa o...
I verbi sintagmatici sono verbi polirematici (cioè composti da più elementi; ➔ polirematiche, parole) come andare giù, tirare su, venire fuori, mettere sotto, ecc., che hanno la struttura verbo + particella. Il verbo è di solito un verbo di...