difettivo
(ant. defettivo) agg. [dal lat. tardo defectivus, der. di deficĕre «mancare», part. pass. defectus]. – 1. Manchevole, imperfetto: O insensata cura de’ mortali, Quanto son difettivi silogismi [...] sinon. di difetto. 2. In grammatica: verbi d., i verbi con paradigma incompleto, che hanno cioè solo alcuni tempi o alcune persone (per es. i verbi urgere, piovere, delinquere, ecc.); nomi d., i nomi che possiedono solo ...
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transitivo
agg. [dal lat. tardo transitivus, der. di transire «passare» (supino transĭtum)]. – 1. In grammatica, verbo t. (e uso, valore t., o costruzione t., di un verbo), verbo che esprime un’azione [...] gruppo una corrispondenza biunivoca che a x associa y. ◆ Avv. transitivaménte, con valore, con costrutto transitivo: alcuni verbi intransitivi sono spesso usati anche transitivamente (per es., correre, salire, ecc.); v. anche intransitivo. In senso ...
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performativo
agg. [dall’ingl. performative, der. di (to) perform «compiere, eseguire»]. – In linguistica, detto di enunciazioni (e per estens. anche di enunciati e di verbi) che non descrivono un’azione [...] es., sono enunciati p. frasi come «prometto di venire» o «dò a questa nave il nome Tirrenia»; sono verbi p. quei verbi che, enunciati nella prima persona del presente indicativo, realizzano l’atto che descrivono, per es. «battezzo, ordino, maledico ...
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sopra
sópra (ant. e letter., o region., sóvra) prep. e avv. [lat. sŭpra, sincopato da sŭpĕrā (parte), propr. «nella parte superiore, più alta», ablativo femm. dell’agg. supĕrus «che sta sopra»] (radd. [...] . b. Sopra a, frequente spec. nell’uso parlato, con lo stesso sign. del semplice sopra, davanti a nomi e pronomi e davanti a verbi all’infinito: s. al letto, s. al tavolino, s. a ogni altra considerazione; essere s. a fare una cosa (v. alla lettera g ...
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de-
〈dé〉 [dal lat. de, de-]. – 1. Prefisso, soprattutto verbale, che si trova in molte voci di derivazione latina, nelle quali indica ora allontanamento (per es. deviare, deportare), ora abbassamento [...] da sostantivi o aggettivi oppure, con funzione intensiva o con sign. particolari, da altri verbi (per es. decurtare, designare, determinare, ecc.). In verbi di formazione recente, spesso formati sull’esempio del francese, corrisponde per lo più a ...
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causativo
cauṡativo agg. [dal lat. tardo causativus, der. di causari «causare»]. – 1. Che è causa, che ha potenza di causare: assai ben si può comprendere la tristizia esser c. dell’ira (Boccaccio). [...] non compiuta dal soggetto ma fatta compiere ad altri (per es. addormentare rispetto a dormire). c. Funzione c., quella che assume il verbo fare seguito da un infinito, per indicare che il soggetto non fa lui l’azione ma la fa fare ad altri (lo hai ...
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mettere
méttere v. tr. [lat. mĭttĕre «mandare», nel lat. tardo «mettere»] (pass. rem. miṡi, mettésti, ecc. [pop. tosc. méssi, mésse, méssero]; part. pass. mésso). – Verbo di sign. ampio e generico, dai [...] ; il motore s’è messo a fare i capricci, ecc.; e con verbi impersonali: s’è messo a piovere, a nevicare. e. Sign. affine con sign. più proprio e partic.: in parecchie di esse, il verbo ha il suo sign. fondamentale e più generico; in molte, ha il ...
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re-
〈ré〉 [dal lat. re-]. – Prefisso presente in verbi italiani, e nei loro derivati, con valore equivalente a ri- (v.), in quanto esprime per lo più il ripetersi di un’azione nello stesso senso o in [...] derivativa come in refrigerare, rendere freddo. In latino, accanto alla forma re-, esisteva la variante red- in verbi come redigĕre, redimĕre, redarguĕre, ecc., che si ritrova nei verbi italiani redigere, redimere, redarguire, e nei loro derivati. ...
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reciproco
recìproco agg. [dal lat. reciprŏcus «che va e viene, che fluisce e rifluisce», comp. di *recus «che sta indietro» e *procus «che sta innanzi»] (pl. m. -ci). – 1. Che sussiste in modo analogo [...] assol., come s. f., reciproca), proposizione ricavata da un’altra per conversione. c. In grammatica, verbi riflessivi r. (o anche verbi r.), i verbi che, con l’aggiunta della particella pronominale, esprimono un’azione o una situazione di reciprocità ...
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aggettivo
(ant. adiettivo e addiettivo) s. m. [dal lat. tardo adiectivum (nomen), der. di adicĕre «aggiungere», traduz. del gr. ἐπίϑετον (ὄνομα)]. – Parte del discorso che esprime gli attributi di qualità, [...] -àbile, -ìbile, -évole, con valore passivo se tratti da verbi transitivi (pensabile, temibile, deplorevole), attivo se tratti da verbi intransitivi (deperibile, cedevole); -ivo (informativo, conclusivo); -òrio (divisorio, circolatorio); b) per quelli ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: mentre infatti nelle lingue questa o...
I verbi sintagmatici sono verbi polirematici (cioè composti da più elementi; ➔ polirematiche, parole) come andare giù, tirare su, venire fuori, mettere sotto, ecc., che hanno la struttura verbo + particella. Il verbo è di solito un verbo di...