la
là avv. [lat. ĭllāc ‹illàk›]. – 1. In quel luogo. Indica in genere luogo distante da chi parla e da chi ascolta (ma con minore determinatezza dell’avv. lì, con cui ha peraltro molti usi in comune), [...] e si adopera con verbi di quiete e di moto verso luogo: deve essere là; mi trovavo per caso là da quelle parti; mettilo là; guarda là tra le mie carte; tosc. là da, dalle parti di: sta di casa là dal Ponte Vecchio; analogam., con valore temporale: là ...
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dosare
doṡare v. tr. [der. di dose] (io dòṡo, ecc.). – 1. a. Determinare, misurare o mettere la quantità esatta di una sostanza necessaria per conseguire particolari effetti: d. un farmaco, d. le pillole; [...] di un dato componente in un composto o in un miscuglio. 2. fig. Misurare, pesare (nel sign. fig. di questi verbi, per indicare giusto calcolo, oppure oculatezza, parsimonia e sim.): d. le parole; d. gli effetti; d. le spese. ◆ Part. pass ...
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si
sì avv. [lat. sīc; nel sign. 2 come forma abbreviata della locuz. affermativa sic est «così è»] (radd. sint.). – 1. Forma ant. e letter. equivalente a così: a. Con sign. modale, «in questo modo, in [...] sign. di «a tal punto che, in modo tale che», per introdurre prop. consecutive, in dipendenza da un agg. e da un verbo: trovomi sì nudo, Ch’i’ porto invidia ad ogni extrema sorte (Petrarca); Primavera dintorno Brilla nell’aria e per li campi esulta ...
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opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo [...] qualcosa è o. perduta, fatica sprecata; fare o. diligente, assidua, benefica, utile, preziosa, efficace, inutile, vana. Con verbi: accingersi, mettersi all’o., iniziare un’attività, un lavoro; via, mettiamoci all’o.!; anche assol. all’o.!, come ...
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ratificare
v. tr. [dal lat. mediev. ratificare, der. della locuz. lat. ratum facĕre (propr. «rendere valido, confermato»: v. rato), sul modello dei verbi in -ficare] (io ratìfico, tu ratìfichi, ecc.). [...] – In senso strettamente giuridico, approvare, facendolo proprio, un atto, un negozio, un contratto compiuto da altri (v. ratifica): r. la vendita fatta dal gestore di affari; r. un accordo, un trattato ...
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soprannome
soprannóme (ant. sopranóme) s. m. [comp. di sopra- e nome; cfr. il lat. mediev. supernomen]. – 1. ant. Nome che, per distinguere meglio una persona, viene dalla persona stessa o da altri aggiunto [...] il Gatto, la Volpe, e altri nomi di animali assunti a simbolo di doti e difetti; il Mangia, il Trinca, derivati dai rispettivi verbi; talora consiste in una locuz., come Testa di ferro), al luogo di nascita o di provenienza (per es., la Romanina, la ...
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-iglio
-ìglio [forma masch. der. da -iglia]. – Suffisso derivativo di nomi tratti da nomi o da verbi, aventi senso collettivo (naviglio) o locativo (giaciglio, nascondiglio, ripostiglio). ...
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dove
dóve avv. [lat. de ŭbi; v. ove] (radd. sint.). – Serve a domandare o a determinare un luogo. Introduce in genere prop. interrogative dirette o indirette, oppure prop. relative, unendosi con verbi [...] di quiete e di moto. 1. In frasi interrogative (talora esclamative) equivale a «in che luogo», come compl. di stato o di moto a luogo: d. sarà nascosto?; abita chissà d.; prevedo già d. s’andrà a finire; ...
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appena
appéna (non com. a péna) avv. e cong. – 1. avv. A stento, a fatica: ci si vedeva a.; riuscirono a entrare a. i primi della fila; Solo il Re pescatore Ha una giusta misura, Gli altri hanno a. un’anima [...] arrivato), telefonami; non a. ho finito (o non a. finito), me ne vado; a noi ti vieta Il vero appena è giunto, O caro immaginar (Leopardi). Non più in uso con questa funzione, l’uso della cong. composta a. che, non a. che (con verbi di modo finito). ...
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fuorche
fuorché (o 'fuòr che'; non com. 'fuòri che') cong. – Eccetto che, tranne che; si usa davanti a verbi di modo infinito o anche davanti a sostantivi o pronomi, con valore eccettuativo e di solito [...] in correlazione con tutto o tutti, ogni, nessuno: tutti argomenti A la salute sua eran già corti, Fuor che mostrarli le perdute genti (Dante); erano tutti presenti all’appello fuorché lui; non parla con ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: mentre infatti nelle lingue questa o...
I verbi sintagmatici sono verbi polirematici (cioè composti da più elementi; ➔ polirematiche, parole) come andare giù, tirare su, venire fuori, mettere sotto, ecc., che hanno la struttura verbo + particella. Il verbo è di solito un verbo di...