calle
s. m. e f. [lat. callis, m. e f.]. – 1. s. m., ant. a. Strada per lo più stretta, sentiero campestre, e in genere via poco agevole: Ora sen va per un secreto calle ... Lo mio maestro (Dante); Ma [...] a peregrina stanza Verrà lo spirto mio (Leopardi); anche, l’atto stesso dell’andare, del procedere, spec. in unione con i verbi fare, drizzare e sim.: Verso uno albergo è meglio farsi il c. (Ariosto), incamminarsi. 2. s. f. Nome comune delle vie ...
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perifrastico
perifràstico agg. [dal gr. περιϕραστικός, der. di περίϕρασις «perifrasi»] (pl. m. -ci). – Di perifrasi, che è costituito da una perifrasi, espresso mediante perifrasi: locuzione, espressione [...] e una coniugazione p. passiva, formate, nei varî tempi dell’indicativo, del congiuntivo e dell’infinito, con l’unione del verbo esse e il participio futuro attivo la prima (amaturus eram, profecturus sim, venturum esse, ecc.), il gerundivo la seconda ...
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indentro
indéntro (o in déntro; ant. o pop. indrénto) avv. – Nella parte più interna (con verbi di stato o di moto): occorre tagliare più i.; penetrare indentro. Con valore aggettivale: avere gli occhi [...] i., infossati; come sost., nella locuz. all’i., verso l’interno: la porta si apre all’indentro ...
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categorematico
categoremàtico agg. [der. di categorema] (pl. m. -ci). – Nella logica formale, di termine che di per sé (cioè preso isolatamente) significa qualcosa (un individuo, una proprietà, una relazione, [...] sincategorematico, che non ha di per sé un significato suo proprio ma lo acquista solo in unione ad altri termini (categorematici); appartengono al primo gruppo sostantivi, verbi, aggettivi, al secondo pronomi, avverbî, preposizioni, congiunzioni. ...
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fine3
fine3 s. m. [lat. fīnis, per calco dal gr. τέλος nel sign. di «fine, scopo»]. – Scopo, termine a cui è diretta una cosa, un’azione: il f. dell’uomo, dell’universo; il f. di un’operazione, di un [...] scarsa); il f. giustifica i mezzi, frase prov. (v. il fine ecc.). Locuzioni: a fine di o affine di (la forma unita solo davanti a verbi: v. affine1): a fine (o affine) di educare; a fin di bene (o a buon f.); a fin che (v. affinché); a che fine?, per ...
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sur-
[lat. sŭper «sopra»]. – Prefisso di parole composte derivate dal francese o formate sul modello francese, oppure formate in italiano con un secondo elemento che comincia con r-, come surrealismo, [...] altre consonanti, come surclassare, surdimensionare, raramente con vocale, come suralimentazione. Una parte di questi composti (verbi e loro derivati) si riferiscono a operazioni tecnologiche (surgelare, surriscaldare, survoltare, ecc.). Ha valore ...
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trasformativo
agg. [der. di trasformare], non com. – Di trasformazione, che ha la proprietà e la funzione di trasformare: processi, fenomeni t.; in linguistica, non com., verbi t., quelli che indicano [...] un mutamento di stato, un passaggio a condizione diversa (per es., sorgere, tramontare, ecc.) ...
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portare
v. tr. [lat. pŏrtare, affine a porta «porta1» e a portŏs -us «porto3»] (io pòrto, ecc.). – 1. a. Reggere, sostenere su di sé un oggetto (o un peso qualsiasi), di solito mentre si compie un movimento, [...] di mano, tenere in alta considerazione. 3. Per l’ampiezza delle sue accezioni, è molto frequente l’uso di portare in luogo di altri verbi, più appropriati ma meno comuni: a. Col sign. di condurre: p. i bambini al circo; p. il cane a spasso; mi ha ...
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-ente
-ènte [lat. -ens, -ĕntis, desinenza del part. pres. dei verbi delle coniug. in -ĕre, estesasi alla coniug. in -ēre, e anche, quasi completamente, a quella in -ire]. – Suffisso derivativo con cui [...] si riferiscono normalmente a persone che svolgono l’attività o si trovano nella condizione espressa dal verbo: adolescente, agente, confidente, dipendente, consulente, corrente, esercente, parente, sorgente, supplente, tenente, più raramente a cose o ...
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intro-
[dal lat. intro «dentro» (anche come elemento compositivo), forma originariamente ablativale, der. di inter «tra»]. – Primo elemento di parole composte (in genere verbi, o sostantivi e aggettivi [...] derivati da questi), derivate dal lat. e in rari casi formate modernamente, che significa «dentro» e indica per lo più movimento, direzione verso l’interno, penetrazione, talora con riferimento alla vita ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: mentre infatti nelle lingue questa o...
I verbi sintagmatici sono verbi polirematici (cioè composti da più elementi; ➔ polirematiche, parole) come andare giù, tirare su, venire fuori, mettere sotto, ecc., che hanno la struttura verbo + particella. Il verbo è di solito un verbo di...