valenza
valènza s. f. [dal lat. tardo valentia «forza, vigore; abilità», der. di valere: v. valere]. – 1. ant. o letter. Valore, valentia: ell’è per certo di sì gran v. (G. Cavalcanti); forza d’animo: [...] strettamente affini a quella della chimica: a. In linguistica (nell’ambito della grammatica cosiddetta valenziale), la possibilità che verbi, aggettivi e sostantivi hanno, in varia misura, di legare a sé un certo numero di complementi, i quali ...
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alterato
agg. e s. m. [part. pass. di alterare]. – 1. a. Che ha subìto qualche modificazione nell’aspetto, nella sostanza, nella struttura o in altro: tinte a.; vino a.; in araldica, si dicono alterate [...] senso quantitativo, o anche qualitativo, ma non sostanzialmente il significato (v. alterazione); analogam., si hanno anche aggettivi a. e verbi alterati. Come s.m., parola alterata. 2. Eccitato, turbato, irritato: aveva il volto a. dall’ira; o privo ...
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alterazione
alterazióne s. f. [dal lat. tardo alteratio -onis]. – 1. a. L’alterare o l’alterarsi; mutamento, modificazione: a. nella struttura, nella sostanza; a. d’aspetto; a. morfologica; a. delle [...] con suffisso accrescitivo o peggiorativo sono per lo più sostantivati: un villanzone, un ignorantaccio. Più rari sono i verbi alterati: canticchiare, vivacchiare, leggiucchiare (da cantare, vivere, leggere) e sim., nei quali il suffisso ha funzione ...
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-ibile
-ìbile [dal lat. -ĭbĭlis]. – Suffisso derivativo di aggettivi tratti da verbi di coniug. diversa da quella in -are. I derivati hanno senso passivo ed esprimono la possibilità o la necessità di [...] quanto predicato dal verbo: credibile, inammissibile, leggibile, sostenibile. In lat. il suffisso era impiegato talvolta con valore attivo; di qui, per es., infallibile, irascibile, sensibile, terribile. La variante di tradizione popolare è -evole. ...
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-icare
[lat. -icare]. – Suffisso derivativo di verbi tratti da nomi e aggettivi (decuplicare, dimenticare, nericare, nevicare, zoppicare). Si presenta inoltre con la funzione di suffisso verbale alterativo [...] avente valore intensivo, frequentativo o diminutivo (appiccicare, biascicare, ciancicare, inciampicare, rampicare) ...
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eteroclito
eteròclito agg. [dal lat. tardo heteroclĭtus, gr. ἑτερόκλιτος, comp. di ἑτερο- «etero-» e tema di κλίνω «declinare»]. – 1. In grammatica, in senso proprio, di nomi, aggettivi, verbi che si [...] ital. andare, che alterna le sue forme con quelle tratte da *vadere, o il verbo lat. fero, tuli, latum, ferre. Per estens., irregolare, anomalo, detto spec. di nomi o di aggettivi. 2. fig. Strano, stravagante, riferito a parole o persone: non era ...
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dichiarativo
agg. [dal lat. tardo declarativus]. – Che serve di chiarimento, di spiegazione: clausola, nota dichiarativa. In partic.: in grammatica, verbi d., quelli che esprimono comunicazione (per [...] che contiene o costituisce l’enunciato di una comunicazione, seguente a un verbo che esprime l’idea del «dire» (per es., in lat., le infinitive oggettive dopo i verba dicendi, e, in senso stretto, la proposizione introdotta dalla cong. quod, anch ...
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incoativo
agg. [dal lat. tardo incohativus o inchoativus; v. incoare]. – Che esprime l’inizio di un’azione o di un modo di essere; usato soltanto nella terminologia grammaticale: verbi i., o assol. incoativi [...] (come per es. il lat. senescĕre «cominciare a invecchiare», vesperascĕre «farsi sera»); terminazioni i., quelle che esprimono l’aspetto incoativo (come, appunto, -sc- in latino, e il corrispondente -σκ- ...
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specchio
spècchio s. m. [lat. specŭlum, der. di specĕre «guardare»; il n. 11 attraverso il sign. di «che si vede subito, in un’occhiata»]. – 1. Lastra di vetro alla quale, tramite un processo di verniciatura, [...] il dim. specchietto): lo s. delle assenze, degli esami; in fondo al vocabolario francese c’è uno s. dei verbi irregolari. 12. Nel medioevo, libro, registro, raccolta di documenti. In partic.: a. Nel diritto germanico, raccolta di consuetudini di ...
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seguire
v. tr. e intr. [lat. sĕqui] (io séguo, ecc. [ant. seguisco, seguisci, ecc.]; pass. rem. seguìi [ant. seguètti], seguisti, ecc.). – 1. Con uso trans. (che si estende anche ai numeri 2 e 3, e solo [...] pop.: lo stesso segue me (lo stesso avviene, lo stesso è di me). 5. Come trans., con sign. proprî di altri verbi, nella lingua ant. o letter.: a. Eseguire, osservare (un ordine o sim.): quantunque, per s. il comandamento fattole dal marito, tacesse ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: mentre infatti nelle lingue questa o...
I verbi sintagmatici sono verbi polirematici (cioè composti da più elementi; ➔ polirematiche, parole) come andare giù, tirare su, venire fuori, mettere sotto, ecc., che hanno la struttura verbo + particella. Il verbo è di solito un verbo di...