in-1
in-1 [lat. ĭn-]. – 1. Prefisso verbale di molte parole derivate dal latino o formate in epoca posteriore. Ha in genere funzione derivativa, serve cioè alla formazione di verbi tratti da aggettivi [...] voce lessicale in qualche esempio d’autore. In parecchi verbi e loro derivati si ha il raddoppiamento della n (nonn altro, e sim.) – ma favorito anche dall’analogia con verbi composti in cui la seconda n è etimologica (innervare, innovare, ecc.). ...
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su
prep. e avv. [lat. sūsum: v. suso] (radd. sint.). – È, in generale, sinon. di sopra, rispetto a cui è più pop. e più breve, e quindi più usato; ma accanto ai sign. e agli usi che le due parole hanno [...] in giù, con lo stesso sign. del semplice su e giù, ma più com. e più efficace: correva in su e in giù tutto affannato; con verbi di stato, in su, in alto: il taschino lo farei un poco più in su; non ti pare che il fregio sia troppo in su?; con numeri ...
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tra-
[dal lat. trans «al di là, attraverso»; in alcuni casi (v. oltre) con influsso di ultra «oltre» e di intra «dentro»]. – Prefisso che entra in composizione di molte parole (soprattutto verbi) derivate [...] tra le altre cose: trasmettere (= frammettere), traporre (= frapporre), trascegliere, scegliere tra più cose, ecc. In composizione con verbi di percezione, ha la funzione di significare che tale percezione è incerta, non chiara, non corrispondente al ...
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per
pér prep. [lat. pĕr]. – Come le altre prep. proprie, può fondersi con l’articolo determinativo per dare luogo alle prep. articolate, raramente usate, pel (per il), pei o pe’ (per i), e ad altre, [...] (soprattutto per influenza del fr. par), in dipendenza da un verbo passivo o, più spesso, di forma impersonale: è stato fatto tutto per l’anima mia, e sim. 12. In dipendenza dal verbo stare, e premesso a un infinito, serve a formare costruzioni ...
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da
prep. [lat. de ab] (radd. sint.). – Si fonde con l’articolo dando luogo alle preposizioni articolate dal, dallo, dalla, dai (da’), dagli, dalle. Seguìta da parola con consonante scempia iniziale, [...] che da giovani (= quando si è vecchi, ecc.); da piccolo era un vero terremoto; da segretario non guadagnava molto. 4. Con verbi, introduce proposizioni finali o consecutive: dammi un libro da leggere; non hanno da mangiare; Forse s’avess’io l’ale Da ...
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ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; [...] : ne va ... ne va la vita! (Manzoni). ◆ Nella sua doppia funzione, di pron. e avv., la particella ne è sempre atona, proclitica al verbo nella maggior parte dei casi, o posposta come enclitica a ecco (vuoi un po’ di noci? eccone una dozzina), o a ...
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di-1
di-1 [lat. de-]. – Prefisso verbale che si ritrova in verbi composti ereditati o adottati dal latino, nei quali ora indica moto dall’alto in basso (discendere, lat. descendĕre), ora ha valore negativo [...] . desperare), ora rafforzativo (divorare, diminuire, lat. devorare, deminuĕre); è inoltre prefisso produttivo nella nostra lingua per la formazione di verbi tratti da aggettivi o sostantivi (dimagrire, divampare). Non va confuso col prefisso di- di ...
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molto
mólto agg., pron. e avv. [lat. mŭltus agg., mŭltum avv.]. – 1. agg. Indica in genere quantità o numero notevole, e si contrappone direttamente a poco. Quindi, unito a un sost. sing., che è in grande [...] ). 3. avv. Grandemente, in grande misura, ed è sinon. di assai, da cui spesso (ma non sempre) può essere sostituito. In unione con verbi: ho dovuto girare m. prima di trovarlo; abbiamo riso m.; mi piace m.; l’ho m. gradito; ci penso m.; è un libro m ...
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fraseologico
fraṡeològico agg. [der. di fraseologia] (pl. m. -ci). – Che riguarda la fraseologia o fa parte della fraseologia di una lingua: locuzioni, espressioni f.; dizionario fraseologico. In partic., [...] faticare per raggiungerlo» per «ho faticato, ecc.»); più accentuata ancora l’assenza di contenuto semantico in alcuni esempî del verbo fare nell’italiano antico, come in questo di F. Sacchetti (Trecentonovelle, 116, 4): «e questo, venendo a voi, il ...
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ci1
ci1 pron. e avv. [lat. tardo hīce per hīc «qui»]. – 1. pron. pers. Si considera vera particella pronominale solo quando concorre alla declinazione del pron. pers. noi, come compl. oggetto (egli ci [...] la sua natura di avverbio. 2. avv. di luogo: a. Nel sign. originario, qui, in questo luogo, lì, in quel luogo, con verbi di stato o di moto: finalmente ci siamo; conosco bene il posto perché ci vado spesso; stampando loro in viso de’ bacioni, che ci ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: mentre infatti nelle lingue questa o...
I verbi sintagmatici sono verbi polirematici (cioè composti da più elementi; ➔ polirematiche, parole) come andare giù, tirare su, venire fuori, mettere sotto, ecc., che hanno la struttura verbo + particella. Il verbo è di solito un verbo di...