-azzo
[var. non toscana di -accio]. – Suffisso derivativo e alterativo presente in alcune voci d’origine non toscana diffuse anche nella lingua letteraria: amorazzo, andazzo, codazzo, pupazzo, terrazzo. [...] Tale terminazione si presenta anche come conseguenza di una derivazione a suffisso zero da verbi formati col suffisso -azzare, per es. schiamazzo da schiamazzare, svolazzo da svolazzare. ...
Leggi Tutto
-toio
-tóio (o -tòrio, -sóio, -sòrio) [lat. -tōrius, formato con la finale -t- del tema verb. di molti part. pass. e col suff. -ōrius; dai temi del part. pass. terminanti in -s- è derivata la var. -sōrius]. [...] la forma -soio, -sorio. I derivati indicano il luogo in cui si verifica quanto designato dal verbo (dormitorio, galoppatoio, lavatoio, parlatorio; reclusorio) o lo strumento adoperato (attizzatoio, innaffiatoio, mangiatoia; aspersorio, rasoio). Forma ...
Leggi Tutto
desinente
deṡinènte part. pres. [dal lat. desĭnens -entis, part. pres. di desinĕre «terminare»]. – Che termina in un dato modo o in qualche cosa: corpo d. in una breve coda. Per lo più riferito a parola, [...] che ha una determinata desinenza o terminazione: i verbi d. in «-are»; sostantivo d. in consonante, in «-ore», in «-aio»; aggettivo d. in «-ato». ...
Leggi Tutto
-ante
[lat. -ans, -antis, desinenza del part. pres. dei verbi della coniug. in -are]. – Suffisso derivativo di aggettivi e nomi che rinviano a quanto espresso dal verbo che funge da base. Alcuni derivati [...] si riferiscono normalmente a persone che svolgono l’attività o si trovano nella condizione espressa dal verbo: bagnante, brigante, comandante, ignorante, insegnante, lavorante, militante, negoziante, villeggiante, più raramente a cose: colorante ...
Leggi Tutto
lessema
lessèma s. m. [der. di less(ico), col suff. -ema di fonema, glossema] (pl. -i). – In linguistica, termine tecnico per designare l’unità lessicale, cioè la minima unità significativa di un lessico [...] astratta che in un lessico, inteso come lista di parole o dizionario, anche ideale, viene assunta come forma di base che comprende tutto l’insieme delle sue forme flessionali (per es., l’infinito per i verbi, il singolare maschile per l’aggettivo). ...
Leggi Tutto
lessicale
agg. [der. di lessico]. – Del lessico, che concerne il lessico (come complesso di vocaboli e locuzioni che costituiscono una lingua): unità l., ogni singolo elemento di un lessico (detto anche, [...] l., denominazione impropria di quegli elementi lessicali, detti anche parole piene (come i sostantivi, gli aggettivi, i verbi, gli avverbî) che hanno un proprio contenuto semantico autonomo, indipendente entro certi limiti dalla frase in cui si ...
Leggi Tutto
lesto
lèsto agg. [etimo incerto]. – 1. a. Di persona, che fa le cose con prestezza; agile, svelto: un ragazzino l.; un cameriere poco l.; l. come un gatto, come uno scoiattolo; prov., chi vuol viver [...] : l. di mano, svelto a picchiare o a rubare; l. di gambe; l. di lingua, pronto a rispondere; fig., l. di mente, d’ingegno; seguito da verbi: l. a mangiare, a menar le mani, a far le faccende; è l. a prendere, ma lento a dare; sei stata troppo lesta a ...
Leggi Tutto
anteriore
anterióre agg. [dal lat. tardo anterior -oris, forma di comparativo, der. di ante «davanti, prima»]. – 1. Che è davanti, che precede nello spazio: la parte a. dell’edificio; le zampe a. del [...] a. a Kant; la pittura a. al Rinascimento; notizie tratte da storici a.; futuro a., nella coniugazione dei verbi (v. futuro). ◆ Avv. anteriorménte, in posizione anteriore, davanti; più com. in senso temporale, in epoca precedente, prima (anche ...
Leggi Tutto
guardare
v. tr. e intr. [dal germ. wardōn] (come intr., aus. avere). – 1. Dirigere gli occhi, fissare lo sguardo su qualche oggetto (non include necessariamente l’idea del vedere, in quanto si può guardare [...] chi si vede!; guarda che cosa ho trovato per terra!; guarda un po’ che cosa mi doveva capitare! In contrapp. ad altri verbi, che esprimono azioni spesso connesse col guardare: ho guardato a lungo ma non ho visto nulla; ho visto che c’erano molti ...
Leggi Tutto
desso
désso pron. dimostr. [lat. id ĭpsum], ant. e letter. – Forma rafforzata (anticam. anche eufonica) di esso, col senso particolare di «quello stesso, proprio quello, proprio lui» o anche di «la stessa [...] persona»; è adoperato quasi esclusivam. con i verbi essere e parere: è d., è proprio lui; questi è d., e non favella (Dante); non par più d., non sembra più lui; tu non mi par d. (Boccaccio), non sembri tu. Oggi per lo più scherz., e comunque raro: ...
Leggi Tutto
Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: mentre infatti nelle lingue questa o...
I verbi sintagmatici sono verbi polirematici (cioè composti da più elementi; ➔ polirematiche, parole) come andare giù, tirare su, venire fuori, mettere sotto, ecc., che hanno la struttura verbo + particella. Il verbo è di solito un verbo di...