forma
fórma s. f. [lat. fōrma]. – 1. a. L’aspetto esteriore con cui si configura ogni oggetto corporeo o fantastico, o una sua rappresentazione: f. circolare, quadrata, ovale, sferica, regolare, irregolare; [...] dà importanza e valore soltanto all’apparenza. 5. Come termine grammaticale, ogni aspetto morfologicamente determinato della parola: le f. del verbo (nei varî tempi e modi); la f. del singolare, del plurale, di un nome, di un aggettivo, di un pronome ...
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genitivo
agg. e s. m. [dal lat. genetivus o genitivus (casus), propr. «generativo», che nel sign. grammaticale è ricalcato sul gr. γενικὴ πτῶσις «caso che indica un genere» cioè una specificazione]. [...] . di specificazione e quello epesegetico, il g. possessivo, il g. partitivo, il g. soggettivo e oggettivo, il g. di qualità; in dipendenza da verbi, il g. di stima, di prezzo, di accusa e di condanna o di pena, di memoria, ecc.; si aveva inoltre un g ...
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formare
v. tr. [lat. fōrmare] (io fórmo, ecc.). – 1. a. Dare forma a un oggetto; lavorare, modellare la materia per ridurla alla forma voluta: f. un busto d’argilla; Dio formò il corpo d’Adamo col fango [...] ); anche di cose non materiali: f. nuove parole, inventarle, coniarle; f. un periodo; come si forma il participio d’un verbo?; f. un giudizio; formarsi un’idea, un’opinione; il sovrano ... non può f. che leggi generali (Beccaria). e. fig. Condurre ...
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formario
formàrio s. m. [der. di forma, modellato su lemmario]. – In linguistica e informatica, l’insieme, ordinato secondo determinati criterî, delle forme, cioè degli aspetti morfologici con cui si [...] presentano le diverse unità lessicali di una lingua soggette a flessione (quindi, in partic., verbi, sostantivi, aggettivi, articoli, pronomi, cui possono aggiungersi le parole non soggette a flessione ma che possono avere varianti formali), o che ...
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imporre
impórre (ant. impónere) v. tr. [dal lat. imponĕre (comp. di in-1 e ponĕre «porre»), rifatto secondo porre] (coniug. come porre). – 1. a. Porre sopra: i. il giogo ai buoi; i. un carico sulle spalle [...] silenzio, ordinar di tacere; o anche con sostantivi deverbali: i. la consegna immediata, la restituzione, ecc. A differenza degli altri verbi sinonimi, imporre include per lo più l’idea che l’ordine sia eseguito, e comprende quindi in sé il concetto ...
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azione1
azióne1 s. f. [dal lat. actio -onis, der. di agĕre «agire», part. pass. actus]. – 1. a. L’agire, l’operare, in quanto espressione e manifestazione della volontà; s’identifica ora con atto (considerata [...] seguire l’a. alle parole; passare all’a. diretta, prendere decisamente l’iniziativa (eufem., passare ad atti di violenza); alcuni verbi esprimono stato, altri a.; il nome «corsa» indica l’a. del correre (per il particolare uso del termine in gramm ...
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-ino1
-ino1 (f. -ina). – Suffisso alterativo e derivativo, di varia origine (in alcuni usi presente già in latino), adoperato con funzioni varie: 1. Con valore alterativo, forma il diminutivo di sostantivi, [...] esso indicata (v. ino). 2. Con funzione derivativa, serve alla formazione di nomi e di aggettivi, tratti in genere da verbi o sostantivi; per es., nomi di mestiere o di attività (bagnino, ciabattino, vetturino, ecc.); aggettivi e sostantivi etnici o ...
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pressoche
pressoché (non com. 'prèsso che') avv. – Quasi: una scritta p. illeggibile; più spesso in unione con verbi: essendo già passata presso che la quinta ora del giorno (Boccaccio); il lavoro è [...] p. terminato ...
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-azzo
[var. non toscana di -accio]. – Suffisso derivativo e alterativo presente in alcune voci d’origine non toscana diffuse anche nella lingua letteraria: amorazzo, andazzo, codazzo, pupazzo, terrazzo. [...] Tale terminazione si presenta anche come conseguenza di una derivazione a suffisso zero da verbi formati col suffisso -azzare, per es. schiamazzo da schiamazzare, svolazzo da svolazzare. ...
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-toio
-tóio (o -tòrio, -sóio, -sòrio) [lat. -tōrius, formato con la finale -t- del tema verb. di molti part. pass. e col suff. -ōrius; dai temi del part. pass. terminanti in -s- è derivata la var. -sōrius]. [...] la forma -soio, -sorio. I derivati indicano il luogo in cui si verifica quanto designato dal verbo (dormitorio, galoppatoio, lavatoio, parlatorio; reclusorio) o lo strumento adoperato (attizzatoio, innaffiatoio, mangiatoia; aspersorio, rasoio). Forma ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: mentre infatti nelle lingue questa o...
I verbi sintagmatici sono verbi polirematici (cioè composti da più elementi; ➔ polirematiche, parole) come andare giù, tirare su, venire fuori, mettere sotto, ecc., che hanno la struttura verbo + particella. Il verbo è di solito un verbo di...