passo2
passo2 s. m. [lat. passus -us, der. di pandĕre «aprire, stendere», part. pass. passus; in origine, quindi, «apertura delle gambe nel camminare; spazio compreso in questa apertura», da cui «passo» [...] fare passi di, o da, gigante, procedere molto rapidamente nell’azione, in un’attività, fare notevolissimi progressi. Oltre che dal verbo fare (cercò di fare un p.; fatti pochi passi, si voltò indietro), può dipendere da muovere, spec. in frasi iperb ...
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medio
mèdio agg. e s. m. [dal lat. medius, da cui anche mezzo1]. – 1. a. Di mezzo, che occupa il posto di mezzo fra due estremi o in genere fra due elementi terminali, in senso spaziale, temporale, quantitativo, [...] tempo agente e paziente, ovvero partecipa intensamente all’azione che compie; valore m. (o mediale) del verbo, il valore di quei verbi, appartenenti anche alle lingue moderne, i quali, pur avendo perduto ogni caratterizzazione di coniugazione media ...
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troppo
tròppo avv., agg. e s. m. [ant. adattamento del fr. trop, voce di origine germanica che significò dapprima «molto, quantità»; cfr. truppa]. – 1. avv. a. In misura eccessiva, più del giusto o di [...] quanto è necessario, opportuno, conveniente. Con verbi: ho mangiato t.; tu parli t.; non ti strapazzare t.; ti fidi t. di lui; mi pare che costi troppo. Con altri avverbî o locuz. avverbiali: cerca di non fare t. tardi; ti lasci incantare t. ...
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tirare
v. tr. e intr. [lat. *tirare, di etimo incerto]. – 1. tr. a. Applicare una forza a un oggetto per metterlo in movimento o per spostarlo, per modificarne la forma, ecc.: t. su, giù (v. anche oltre, [...] che esercita la forza quando essa si consideri ferma (un movimento in senso contrario s’indicherebbe col verbo spingere; e in questo senso vanno intesi i due verbi tirare, spingere che sono talora segnati sui due lati di alcune porte d’ingresso); più ...
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es-
– Prefisso di molte parole derivate dal latino, che rappresenta l’ex- originario. Ha valore ora negativo-detrattivo (come in esautorare), ora intensivo (come in esclamare, esaudire); in molti verbi, [...] e loro derivati, ha il sign. proprio di «fuori» (escludere, esporre, espellere). Corrisponde a s- (v.) delle parole ereditarie (cfr. spandere - espandere, sterminare - esterminare, ecc.). Anticam., davanti ...
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vento
vènto s. m. [lat. vĕntus; le accezioni del sign. 4 dallo spagn. viento]. – 1. a. In meteorologia, movimento di masse d’aria atmosferica che avviene orizzontalmente, da una zona di alta pressione [...] ., il mare, l’oceano: Felice te che il regno ampio de’ venti, Ippolito, a’ tuoi verdi anni correvi! (Foscolo). Locuz. più frequenti con verbi: s’è alzato il v.; il v. spira, soffia, tira, fischia, sibila (e analogam. il fischio, il sibilo del v.); lo ...
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preposizione
prepoṡizióne s. f. [dal lat. praepositio -onis (der. di praeponĕre «preporre», part. pass. praeposĭtus), che traduce il gr. πρόϑεσις]. – 1. Il fatto di preporre, di essere preposto a un [...] vai avanti: io verrò dopo) e non ammettono le forme articolate. La preposizione usata come primo elemento nella formazione di nomi e verbi composti assume la funzione e il nome di prefisso o prefissoide e di preverbio (v. queste voci). ◆ Si dicono p ...
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sano
agg. [lat. sanus]. – 1. a. Di persona, o di animale, che è in buone condizioni di salute, che non ha malattie organiche, lesioni, alterazioni o disturbi funzionali (contrapp. in genere a malato): [...] (Giusti). Con sign. particolare la locuz. avv., di sana pianta, interamente, da cima a fondo, soprattutto in unione con i verbi rifare, cambiare, inventare e sim.: ha dovuto rifare il lavoro di s. pianta; ho strappato il manoscritto e ho riscritto l ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà [...] . bàlia e balìa, pèsca e pésca, scòrsi e scórsi), talora anche nel caso di omografi con uguale pronuncia (per es. dànno verbo e danno sost.). Nei dizionarî e in testi normativi, l’uso dell’accento grafico è molto più largo che nella scrittura comune ...
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nudo
agg. [lat. nūdus]. – 1. a. Non coperto da vestito o da altro indumento, riferito al corpo umano: un bambino n., un uomo n., una donna n.; spesso in funzione predicativa: essere, stare, restare n.; [...] n. sulla spiaggia; fare il bagno n.; girare o andare in giro n.; avere l’abitudine di dormire n.; rafforzato, con gli stessi verbi, tutto n., completamente n. (o, al contr., mezzo n., quasi n.); in espressioni di uso fam.: n. da capo a piedi, n. come ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: mentre infatti nelle lingue questa o...
I verbi sintagmatici sono verbi polirematici (cioè composti da più elementi; ➔ polirematiche, parole) come andare giù, tirare su, venire fuori, mettere sotto, ecc., che hanno la struttura verbo + particella. Il verbo è di solito un verbo di...