maestro
1. MAPPA In senso ampio, MAESTRO è chi conosce una disciplina così bene da poterla insegnare agli altri (vero, grande, sommo, insuperabile m.). 2. MAPPA Un maestro è anche chi eccelle in un’arte, [...] muro maestro
vela maestra
via maestra
Citazione
VARCHI Voi favellate benissimo. Ma che differenza credete voi che sia da nomi a verbi?
TULLIA Di cotesto bisogna che voi domandiate un maestro di scuola, ché io, per me, non fo professione di grammatica ...
Leggi Tutto
persona
1. MAPPA Una PERSONA è un individuo che appartiene alla specie umana, senza distinzione di sesso, età o condizione sociale, considerato sia come elemento a sé, sia come membro di una collettività [...] ognuno nella propria individualità (le tre persone della Trinità). 5. In grammatica, infine, la persona è una categoria che, nei verbi e nei pronomi personali, serve a distinguere chi parla o scrive (prima p.), chi ascolta o legge (seconda p.) e l ...
Leggi Tutto
passo2
passo2 s. m. [lat. passus -us, der. di pandĕre «aprire, stendere», part. pass. passus; in origine, quindi, «apertura delle gambe nel camminare; spazio compreso in questa apertura», da cui «passo» [...] fare passi di, o da, gigante, procedere molto rapidamente nell’azione, in un’attività, fare notevolissimi progressi. Oltre che dal verbo fare (cercò di fare un p.; fatti pochi passi, si voltò indietro), può dipendere da muovere, spec. in frasi iperb ...
Leggi Tutto
medio
mèdio agg. e s. m. [dal lat. medius, da cui anche mezzo1]. – 1. a. Di mezzo, che occupa il posto di mezzo fra due estremi o in genere fra due elementi terminali, in senso spaziale, temporale, quantitativo, [...] tempo agente e paziente, ovvero partecipa intensamente all’azione che compie; valore m. (o mediale) del verbo, il valore di quei verbi, appartenenti anche alle lingue moderne, i quali, pur avendo perduto ogni caratterizzazione di coniugazione media ...
Leggi Tutto
troppo
tròppo avv., agg. e s. m. [ant. adattamento del fr. trop, voce di origine germanica che significò dapprima «molto, quantità»; cfr. truppa]. – 1. avv. a. In misura eccessiva, più del giusto o di [...] quanto è necessario, opportuno, conveniente. Con verbi: ho mangiato t.; tu parli t.; non ti strapazzare t.; ti fidi t. di lui; mi pare che costi troppo. Con altri avverbî o locuz. avverbiali: cerca di non fare t. tardi; ti lasci incantare t. ...
Leggi Tutto
tirare
v. tr. e intr. [lat. *tirare, di etimo incerto]. – 1. tr. a. Applicare una forza a un oggetto per metterlo in movimento o per spostarlo, per modificarne la forma, ecc.: t. su, giù (v. anche oltre, [...] che esercita la forza quando essa si consideri ferma (un movimento in senso contrario s’indicherebbe col verbo spingere; e in questo senso vanno intesi i due verbi tirare, spingere che sono talora segnati sui due lati di alcune porte d’ingresso); più ...
Leggi Tutto
es-
– Prefisso di molte parole derivate dal latino, che rappresenta l’ex- originario. Ha valore ora negativo-detrattivo (come in esautorare), ora intensivo (come in esclamare, esaudire); in molti verbi, [...] e loro derivati, ha il sign. proprio di «fuori» (escludere, esporre, espellere). Corrisponde a s- (v.) delle parole ereditarie (cfr. spandere - espandere, sterminare - esterminare, ecc.). Anticam., davanti ...
Leggi Tutto
vento
vènto s. m. [lat. vĕntus; le accezioni del sign. 4 dallo spagn. viento]. – 1. a. In meteorologia, movimento di masse d’aria atmosferica che avviene orizzontalmente, da una zona di alta pressione [...] ., il mare, l’oceano: Felice te che il regno ampio de’ venti, Ippolito, a’ tuoi verdi anni correvi! (Foscolo). Locuz. più frequenti con verbi: s’è alzato il v.; il v. spira, soffia, tira, fischia, sibila (e analogam. il fischio, il sibilo del v.); lo ...
Leggi Tutto
preposizione
prepoṡizióne s. f. [dal lat. praepositio -onis (der. di praeponĕre «preporre», part. pass. praeposĭtus), che traduce il gr. πρόϑεσις]. – 1. Il fatto di preporre, di essere preposto a un [...] vai avanti: io verrò dopo) e non ammettono le forme articolate. La preposizione usata come primo elemento nella formazione di nomi e verbi composti assume la funzione e il nome di prefisso o prefissoide e di preverbio (v. queste voci). ◆ Si dicono p ...
Leggi Tutto
sano
agg. [lat. sanus]. – 1. a. Di persona, o di animale, che è in buone condizioni di salute, che non ha malattie organiche, lesioni, alterazioni o disturbi funzionali (contrapp. in genere a malato): [...] (Giusti). Con sign. particolare la locuz. avv., di sana pianta, interamente, da cima a fondo, soprattutto in unione con i verbi rifare, cambiare, inventare e sim.: ha dovuto rifare il lavoro di s. pianta; ho strappato il manoscritto e ho riscritto l ...
Leggi Tutto
Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: mentre infatti nelle lingue questa o...
I verbi sintagmatici sono verbi polirematici (cioè composti da più elementi; ➔ polirematiche, parole) come andare giù, tirare su, venire fuori, mettere sotto, ecc., che hanno la struttura verbo + particella. Il verbo è di solito un verbo di...