borsa2
bórsa2 s. f. [prob. da una piazza della città belga di Bruges, ritrovo di commercianti, nella quale sorgeva un palazzo abitato fin dal sec. 14° dalla famiglia di mercanti veneti Della Borsa (in [...] oland. Van der Burse); il nome passò poi ad Anversa e di qui a Tolosa, Londra, ecc., e si generalizzò dopo la costruzione della «Bourse de Paris» nel 1719]. – 1. a. Riunione organizzata e periodica di ...
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fusetto
fusétto s. m. [der. di fuso s. m., per la forma], ant. – Specie di pugnale, portato dai bombardieri veneti nel 16° sec., sui lati della cui lama erano segnate 14 tacche che pare servissero a [...] misurare il diametro delle palle delle bombarde ...
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nonpartito
(non-partito), s. m. Movimento politico privo della struttura e dell’organizzazione di un partito tradizionale. ◆ «Parlando con un giovane studioso di Oxford, lui mi faceva il paragone fra [...] ’ha chiamato anche l’ex ministro del primo governo Berlusconi sul «Foglio», è la chiave della decisione presa dai due forzisti veneti. (Stefano Totoro, Libero, 22 giugno 2008, p. 12, Italia).
Derivato dal s. m. partito con l’aggiunta del prefisso non ...
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cottimo
còttimo s. m. [prob. dal lat. quotŭmus «quale?, di qual numero?»]. – 1. Forma di retribuzione per la quale il lavoratore è rimunerato in base al risultato ottenuto anziché in base alla durata [...] un lavoro a cottimo. Anche il lavoro retribuito con tale sistema. 2. Antico tributo a carattere di dazio che i consoli veneti in Levante, a Londra e a Bruges riscuotevano dai mercanti nazionali sul valore delle merci da questi inviate a Venezia e ...
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mula
s. f. [femm. di mulo]. – 1. La femmina del mulo: e donògli una delle miglior mule che mai si cavalcasse e la più bella (Boccaccio); la m. si rivolta al medico, frase prov. che si usa ripetere quando [...] un rimprovero è fatto da chi invece dovrebbe riceverlo. 2. In botanica, erba m. (o assol. mula), lo stesso che scolopendrio. 3. Nei dialetti veneti orientali, ragazza, o anche fidanzata, morosa (v. mulo). ◆ Dim. mulétta; accr. mulóna; pegg. mulàccia. ...
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tavernicolo
s. m. (scherz.) Assiduo frequentatore di taverne, osterie o luoghi di ritrovo. ◆ È una sorta di catalogo da Don Giovanni animalista il libro con cui [Marco] Paolini esordisce come raccontatore [...] un luogo pubblico, la tavernetta un tempio privato, anche se si officia il rito della sopressa e del prosecco. I veneti sono diventati un popolo di «tavernicoli», dice in un suo spettacolo Marco Paolini. (Francesco Erbani, Repubblica, 24 luglio 2002 ...
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muletto1
mulétto1 s. m. [dim. di mulo]. – 1. Piccolo mulo, e spec. il mulo giovane usato dalle truppe alpine come bestia da soma. 2. (f. -a) Nei dial. veneti orient., ragazzino e, al femm., ragazzina, [...] solitamente in espressioni affettive: un bel m., una m. un po’ birichina. 3. Nel linguaggio dell’automobilismo, vettura di riserva, usata in genere per prove e collaudi, che può essere ammessa a correre ...
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mulo
s. m. (f. -a) [lat. mūlus]. – 1. In zoologia, l’ibrido derivato dall’unione di un asino con una cavalla, simile per la sua conformazione all’asino, con testa pesante, orecchie grandi e grosse, criniera [...] sterile (anche vegetale). 3. Attraverso il sign. volgare e spreg. di bastardo (cfr. mulatto), il termine è divenuto, nei dialetti veneti orientali (Trieste, Istria e Dalmazia), sinon. di ragazzo e al femm. di ragazza, talora con sign. spreg. (un m ...
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capegno
capégno s. m. [der. di capa, forma veneta per cappa2]. – Strato formato da grande quantità di valve, prive di molluschi, che talvolta riveste il fondo di bacini lagunari veneti. ...
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fare lobby
loc. v.le Esercitare pressioni in modo organizzato. ◆ Per ora, comunque, questo presunto malcontento non pare essersi concretizzato in un plebiscito verso qualche nome. C’è stata, è vero, [...] la proposta degli imprenditori veneti, resa ufficiale ieri dal loro presidente Nicola Tognana, di candidare il napoletano [Antonio] D’Amato («Il candidato che con più determinazione intende avviare una fase di cambiamento del modo di Confindustria di ...
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(lat. Venĕti, gr. Οὐένετοι o Βένετοι) Popolo italico, detto anche Paleoveneto, stanziato in età preromana nella pianura veneta e nelle zone collinari prospicienti. Per la maggior parte degli autori classici, i V., originari dell’Asia Minore...
veneti Una delle fazioni («gli azzurri») di aurighi circensi a Roma e a Bisanzio; il nome deriva da quello dei Veneti che con vesti azzurre costituivano in origine una delle squadre circensi. Sono menzionati per la prima volta sotto Vitellio.