virus
vìrus s. m. [dal lat. virus «veleno»], invar. – 1. In biologia, termine con cui si designa un gruppo di organismi, di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche, incapaci di un metabolismo [...] autonomo e perciò caratterizzati dalla vita parassitaria endocellulare obbligata, costituiti da un acido nucleico (genoma) rivestito da un involucro proteico (capside). Quando un virus riesce a penetrare ...
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sassafrasso
(o sassofrasso) s. m. [dal fr. sassafras, spagn. sasafrás, di etimo incerto]. – 1. In botanica, genere di piante lauracee (lat. scient. Sassafras), con poche specie, di cui una della Cina [...] preparazioni farmaceutiche; per le sue proprietà diuretiche e diaforetiche, è stato usato come contravveleno della nicotina, del giusquiamo, del veleno d’api, ecc. b. S. d’Australia, albero del genere aterosperma, dalla cui scorza e dal cui legno si ...
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letalita
letalità s. f. [der. di letale]. – Sinon., meno com., di mortalità, come capacità di provocare la morte (l. di una malattia, di un’epidemia, di un veleno) o, più spesso, come numero di decessi; [...] in statistica, quoziente di l., il rapporto tra il numero di morti per una data malattia e il numero delle persone affette dalla stessa, relativamente a una data popolazione e a un dato intervallo di tempo. ...
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coda
códa s. f. [lat. volg. cōda, class. cauda]. – 1. a. Parte assottigliata del corpo dei vertebrati opposta al capo, costituita da un asse scheletrico (regione caudale della colonna vertebrale), da [...] Frasi prov.: la c. è la più dura a scorticare, l’ultima parte d’un lavoro è la più difficile; nella c. sta il veleno, traduzione del prov. lat. in cauda venenum. c. Come termine di cucina, la coda dell’animale macellato, soprattutto dei bovini, e le ...
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podofillotossina
s. f. [comp. di podofillo1 e tossina]. – Composto organico, principio attivo contenuto come glicoside nei rizomi di podofillo; è una sostanza cristallina dotata di proprietà purgative [...] e citotossiche, agendo come veleno del fuso mitotico; i suoi derivati sono attualmente impiegati nella chemioterapia antineoplastica. ...
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scorzonera
scorzonéra s. f. [dal catal. escurçonera, der. di escurçó «vipera» (v. scorzone1)]. – Nome attribuito dapprima a una specie di piante composite tubuliflore attualmente inclusa nel genere Scorzonera [...] denominazione di Scorzonera hispanica, nota anche come s. viperina perché le sue radici erano ritenute un antidoto contro il veleno delle vipere, oggi usata come apprezzato ortaggio. Il genere comprende circa 150 specie originarie dell’Europa e dell ...
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ofiossilina
s. f. [dal nome del genere Ophioxylon, comp. di ophio- «ofio-» e gr. ξύλον «legno», perché qualche specie di queste piante è usata contro il veleno dei serpenti]. – Glicoside estratto dalle [...] radici di una pianta della famiglia apocinacee (Rauwolfia serpentina, sinon. Ophioxylon serpentinum): si presenta come una sostanza cristallina, di colore giallo, dotata di azione antielmintica ...
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antiarina
s. f. [dal fr. antiarine, der. del lat. scient. Antiaris «antiaride»]. – Composto organico, glicoside presente nel latice dell’antiaride, e in partic. dell’upas (Antiaris toxicaria), costituente [...] attivo di un veleno usato per le frecce da tribù asiatiche. ...
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mitridatismo
s. m. [dal nome del re Mitridate (v. la voce prec.) che, secondo la leggenda, sarebbe divenuto refrattario all’azione dei veleni ingerendone dosi progressivamente crescenti]. – In medicina, [...] a dosi dapprima minime e poi progressivamente crescenti: è fenomeno che si verifica quasi esclusivamente quando il veleno viene somministrato per via orale, grazie a un meccanismo individuabile essenzialmente in un diminuito assorbimento intestinale ...
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bungarotossina
s. f. [comp. di bungaro e tossina]. – In chimica organica, polipeptide estratto dal veleno di un serpente degli elapidi (Bungarus multicinetus), che si lega irreversibilmente ad alcuni [...] siti del sistema nervoso, e particolarmente ai recettori nicotinici ...
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veleno Qualsiasi sostanza che per le sue proprietà è capace di provocare un danno biologico, lesioni strutturali, diffuse o circoscritte, reversibili o permanenti, a insorgenza rapida o lenta. Il concetto di velenosità è sempre da rapportare...
veleno
Alessandro Niccoli
Compare solo in poesia e, a differenza dell'aggettivo ‛ venenoso ', che è usato anche in senso proprio, è sempre riferito a sentimenti, stati d'animo, comportamenti che fanno soffrire o danneggiano una persona.
In...