arsenico1
arsènico1 s. m. [dal lat. tardo arsenĭcum, gr. ἀρσενικόν (al posto delle forme più ant. arrhenĭcum, ἀρρενικόν), che indicò propr. l’orpimento giallo]. – 1. Elemento chimico tri- e pentavalente, [...] pallini da caccia, in lega con rame e stagno per metallo da specchi, ecc. Fra i suoi derivati inorganici, tutti velenosi: a. bianco, altro nome dell’anidride arseniosa; a. rosso (bisolfuro di arsenico), e a. giallo (trisolfuro di arsenico), noti come ...
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antidoto
antìdoto s. m. [dal lat. tardo antidŏtum, gr. ἀντίδοτον (sottint. ϕάρμακον), propr. «dato contro»]. – 1. Medicamento che neutralizza l’azione di un veleno nell’organismo, sia agendo direttamente [...] e fisico-chimici, quali il latte, l’acqua albuminosa, ecc.) sia determinando una reazione fisiologica opposta a quella provocata dal veleno (a. farmacodinamici, detti anche antagonisti). 2. estens. e fig. Rimedio in genere: un bicchiere di vino è un ...
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velenifero
velenìfero (ant. venenìfero) agg. [dal lat. venenĭfer -ĕri, comp. di venenum «veleno» e -fer «-fero», rifatto su veleno]. – Che contiene veleno, o lo trasporta, o ne rende possibile l’inoculazione: [...] animali, insetti v.; dótti v.; denti v., dei serpenti; aculei o pungiglioni v., degli insetti imenotteri ...
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barra s. f. Nella musica rap, l’unità di misura che definisce la durata di una strofa; normalmente corrisponde a una battuta di quattro quarti. ♦ “Il clamore si crea anche quando non lo vogliamo”, prosegue [...] abbraccia tutta la nostra storia da quando eravamo ragazzini all'età adulta – sottolinea Grandi Numeri, all'anagrafe Giorgio Cinini, rapper dei Cor Veleno –. La musica è il nostro modo di essere e il fuoco sacro del rap ci ha spinti a fare cose cose ...
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vipera
vìpera s. f. [lat. vīpĕra, prob. da *vivipĕra = vivipăra (per la -ĕ- al posto di -ă-, cfr. puerpera) «che partorisce i nati vivi», secondo una credenza accolta anche da Plinio]. – 1. a. Genere [...] comune del serpente Bitis arietans, della famiglia viperidi, diffuso nelle savane africane, lungo circa 1 m, dotato di un veleno assai tossico, letale anche per l’uomo. b. Con riferimento metaforico a persona irascibile e maligna capace di reazioni ...
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viperidi
vipèridi s. m. pl. [lat. scient. Viperidae, der. del nome del genere Vipera: v. vipera]. – In zoologia, famiglia di ofidî squamati solenoglifi, una delle più evolute dell’ordine, con apparato [...] , che possono essere eretti, quando la bocca è aperta, grazie all’azione di muscoli volontarî; i denti del veleno vengono sostituiti periodicamente da nuovi denti che crescono dietro a quelli usurati. Hanno generalm. testa ben distinta dal corpo ...
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inoculazione
inoculazióne s. f. [dal lat. inoculatio -onis]. – 1. L’atto, l’operazione dell’inoculare, di introdurre cioè nell’organismo, per iniezione o per scarificazione, un medicamento, un veleno, [...] o altro materiale, a scopo terapeutico, preventivo, sperimentale o criminoso: i. di un farmaco, di un virus, ecc.; i. del veleno, anche da parte di animali, come per es. la vipera che lo inietta col morso. Per estens., in patologia sperimentale, la ...
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scorpione
scorpióne s. m. [lat. scorpio -onis, affine al gr. σκορπίος]. – 1. a. Nome comune delle diverse specie di aracnidi appartenenti all’ordine scorpioni (lat. scient. Scorpionida), che vivono per [...] rivestito da uno scudo dorsale su cui si trovano due occhi mediani, e un lungo addome terminante con l’apparato del veleno, formato dall’ultimo segmento e da un aculeo inoculatore; hanno grandi pedipalpi conformati a pinza per la cattura delle prede ...
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dissimilazione
dissimilazióne s. f. [der. di dissimilare2]. – 1. In linguistica, fenomeno di differenziazione tra suoni uguali o simili che si trovino vicini, ma non contigui, nella stessa parola, più [...] . pellegrino; e a un fenomeno di dissimilazione è dovuta l’alterazione del lat. armarium nell’ital. armadio, e di venenum in veleno. Come per l’assimilazione (che è il fenomeno opposto), si distingue una d. progressiva e una d. regressiva, a seconda ...
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subitaneo
subitàneo (poet. ant. subitano) agg. [dal lat. subitaneus, der. di subĭtus «improvviso»]. – Improvviso, repentino, che avviene o si manifesta d’un tratto o con grande rapidità: il suo s. apparire [...] : un atto s.; ebbe una reazione s., un s. moto di ribellione. ◆ Avv. subitaneaménte (poet. ant. subitanaménte), in modo subitaneo, repentino: un veleno che agisce subitaneamente; Amor m’assale subitaneamente, Sì che la vita quasi m’abbandona (Dante). ...
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veleno Qualsiasi sostanza che per le sue proprietà è capace di provocare un danno biologico, lesioni strutturali, diffuse o circoscritte, reversibili o permanenti, a insorgenza rapida o lenta. Il concetto di velenosità è sempre da rapportare...
veleno
Alessandro Niccoli
Compare solo in poesia e, a differenza dell'aggettivo ‛ venenoso ', che è usato anche in senso proprio, è sempre riferito a sentimenti, stati d'animo, comportamenti che fanno soffrire o danneggiano una persona.
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