vassallo
s. m. e agg. [dal lat. mediev. vassallus o vasallus, voce di origine celtica]. – 1. Nella società feudale, uomo libero che si assoggettava a un signore promettendogli fedeltà in cambio di protezione. [...] ); il Lusso Oggi sol puote dal ferace corno Versar su l’arti a lui vassalle applausi (Parini). b. ant. Sguattero, garzone, aiutante: Non altrimenti i cuoci a’ lor vassalli Fanno attuffare in mezzo la caldaia La carne con li uncin (Dante). c. roman ...
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valvassore
valvassóre (ant. varvassóre, valvassòro, varvassòro) s. m. [dal provenz. valvassor, che è dal lat. mediev. vassus vassorum «vassallo dei vassalli»; cfr. barbassoro]. – Nel sistema politico [...] del re, cioè del conte. Più tardi i valvassori furono chiamati capitani, e poi conti (e allora il vassallo del re prese il titolo di duca o marchese). Entrarono in questa categoria anche coloro che, senza essere titolari di alcun ufficio, avevano ...
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vassallesco
vassallésco agg. [der. di vassallo] (pl. m. -chi). – Da vassallo, pertinente a vassallo, o in genere a un sottoposto: quando una parte, con un omaggio v., era andata a rimettere in lui un [...] affare qualunque, ... (Manzoni) ...
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ligio
lìgio agg. [dal fr. ant. lige, che è il lat. mediev. *leticus, der. di letus o litus «vassallo»; voce di origine franca, cfr. ted. ledig «libero»] (pl. f. -gie o -ge). – Nel diritto feudale, di [...] vassallo che aveva giurato fedeltà assoluta al suo signore: a chieder pace, a farsi uom l. altrui Già non ardia di consigliarlo aperto (T. Tasso). Di qui, nell’uso com., fedelissimo, strettamente sottomesso o legato ad altri per servilità o devozione ...
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suzerainete
suzeraineté 〈sü∫renté〉 s. f., fr. [der. di suzerain (v. la voce prec.)]. – 1. In senso storico, nel diritto feudale, la primazia del signore sul vassallo, e quindi il complesso dei poteri [...] pubblico e internazionale moderno, la posizione nella quale uno stato (suzerain) si trova rispetto a un altro stato (vassallo): si fonda su un atto o patto di diritto pubblico interno, ma anche internazionalmente rilevante per il riconoscimento che ...
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vassallaggio
vassallàggio s. m. [der. di vassallo]. – 1. Nel rapporto feudale (v. feudalesimo), è l’atto mediante il quale un uomo libero (detto in lat. mediev. vassus) si assoggetta a un altro (detto [...] sussiste tra un ente superiore (stato «sovrano» o, con termine francese, suzerain) e un ente subordinato al primo (stato «vassallo»), verso il quale è sottoposto a obblighi di varia natura: il lungo v. della Serbia (e della Romania, della Bulgaria ...
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vassallatico
vassallàtico agg. e s. m. [der. di vassallo] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di vassallo, relativo al vassallaggio: tributi vassallatici. 2. s. m., ant. Vassallaggio. ...
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vasso
s. m. [dal lat. mediev. vassus, affine a vassallo]. – Sinon. ant. di vassallo (ma nelle fonti barbariche usato anche, talvolta, nel sign. di schiavo). Nell’età merovingica, sinon. di leudo1. ...
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impendere
impèndere v. tr. [dal lat. tardo impendĕre «sacrificare, mettere a morte», incrociato per il sign. con appendere] (coniug. come appendere), letter. ant. – Impiccare: Federigo imperadore fece [...] impendere un giorno un grande gentile uomo per certo misfatto (Novellino); fu impeso e fatto morire (G. Villani); I0 voglio questo ladro tuo vassallo Con le mie mani impender per la gola (Ariosto). ...
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Nella società feudale, uomo libero che si assoggettava (dando vita al cd. rapporto di vassallaggio) a un signore, a un ente religioso o a una città promettendo fedeltà e aiuto militare in cambio di protezione e benefici (per es. un feudo). Il...
vassallo
Uomo libero che si sottomette in un rapporto di , promettendo cioè fedeltà e aiuto militare, in cambio di protezione e benefici economici, a un signore, a un ente ecclesiastico, a un comune o a un sovrano.