sangue
sàngue s. m. [lat. sanguis -ĭnis e sanguĕn -ĭnis; accus. sanguĭnem e anche sanguem]. – 1. a. Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso (rosso vivo il sangue arterioso, rosso scuro il venoso) [...] circola nell’apparato cardiovascolare (cuore, arterie, capillari, vene), distribuendosi in tutti i distretti s., espressione con cui si indica comunem. l’iperemia dei vasi superficiali dell’occhio, soprattutto in quanto sia conseguente a uno stato ...
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teleangiectasia
teleangiectaṡìa (o teleangioectaṡìa; anche telangiectaṡìa o telangioectaṡìa) s. f. [comp. del gr. τέλε(ος) «ultimo, terminale» (v. telo-) e angi(o)ectasia]. – In medicina, dilatazione [...] dei piccoli vasi sanguigni capillari del derma; si presenta come un complesso di fini striature, ramificate o reticolate, lineari o sinuose, di colorito rosso o bluastro, che scompaiono temporaneamente sotto compressione, e può essere ereditaria o ...
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ombelicale
(meno com. ombellicale, umbilicale) agg. [der. di ombelico]. – 1. a. In anatomia, dell’ombelico, relativo all’ombelico: cordone (o funicolo) o., il cordone che durante lo sviluppo fetale dei [...] mammiferi placentali collega l’embrione alla placenta, e al cui interno passano vasi sanguigni che si connettono ai capillari della placenta e, attraverso questi, alla circolazione materna, assicurando l’apporto di ossigeno e sostanze nutritive all’ ...
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copparosa
copparòṡa s. f. [dal fr. couperose, ritenuto un adattam. del lat. mediev. cupri rosa «rosa del rame»], ant. o disus. – 1. In chimica, nome dato in passato a varî solfati. 2. a. In medicina, [...] termine disusato per indicare l’acne rosacea. b. Insieme di macchie cutanee rossastre che compaiono sulla zona degli zigomi e sul naso, dovute a dilatazione o rottura dei vasi superficiali capillari, più comunem. chiamato con la forma fr. couperose. ...
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livedo
‹livèdo› s. f., lat. scient. [dal lat. tardo livedo -dĭnis «lividore, lividura», der. di livere «essere livido»]. – Nel linguaggio medico, colorazione livida di una zona circoscritta della cute, [...] a osservarsi nella stagione fredda, spec. negli arti, in soggetti, di sesso per lo più femminile, con alterato tono dei piccoli vasi: si presenta con una marezzatura bluastra a disposizione reticolare, ed è dovuta a stasi sanguigna a livello dei ...
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microcircolazione
microcircolazióne s. f. (o microcìrcolo s. m.) [comp. di micro- e circolazione (o circolo)]. – Nel linguaggio medico, la circolazione sanguigna (per estens. anche quella linfatica) [...] che si svolge a livello dei vasi minori (precapillari, capillari, venule) e che assicura gli scambî nutritivi tra sangue e liquido interstiziale. ...
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moyamoya
s. giapp. (propr. «nebuloso»), usato in ital. al femm., invar. – In medicina, rara alterazione dei vasi cerebrali da causa sconosciuta, consistente in una progressiva riduzione di calibro delle [...] arterie, soprattutto dei distretti carotidei, fino alla loro occlusione, che si accompagna allo sviluppo di circoli capillari i quali, all’esame angiografico, dànno una caratteristica immagine simile a quella di una nube di fumo; anche con uso ...
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capillaritacapillarità s. f. [der. di capillare]. – 1. Complesso di fenomeni che si verificano, in apparente contrasto con le ordinarie leggi della statica dei liquidi, nei tubi capillari, nei quali [...] convessa a seconda della natura del liquido e delle pareti del tubo; inoltre, se il tubo capillare è in comunicazione con altro vaso non vale la legge dei vasi comunicanti. 2. In senso fig., sottigliezza, minuziosità: c. d’analisi, d’indagine, e sim. ...
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In anatomia umana, canale o vaso di calibro ridottissimo.
C. sanguiferi Costituiscono una fitta rete intercalata tra le terminazioni delle arteriole e le radici delle venule. Hanno calibro assai esile: il diametro oscilla tra i 5-8 μm (retina...
Tumore costituito da vasi capillari, istologicamente ben differenziato: può essere semplice, manifestandosi come una chiazza o una tumefazione di colore purpureo, a localizzazione solitamente cutanea, più raramente nello spessore degli organi...