reatino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Reatinus, der. di Reate, nome lat. di Rieti]. – Di Rièti, città e provincia del Lazio: il territorio r., e come s. m. il Reatino; la popolazione r., e come sost., [...] R., denominazione con cui è a volte indicato lo scrittore latino Marco Terenzio Varrone, nato a Rieti, per distinguerlo dallo zio, il poeta Publio Terenzio Varrone, detto Atacino perché nato ad Atax nella Gallia Narbonese; Monti R., catena montuosa ...
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varroniano
agg. – Di M. Terenzio Varrone (116-27 a. C.), detto Reatino perché nativo di Rieti (lat. Marcus Terentius Varro Reatinus), erudito, scrittore e uomo politico romano dell’ultima età repubblicana, [...] lingua Latina), storiche ed enciclopediche (Antiquitates rerum humanarum et divinarum, ecc.); in partic. etimologie v., quelle che Varrone proponeva come esemplificazione nella sua opera sulla lingua latina, del tipo lucus a non lucendo (v.), rimaste ...
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satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, [...] e con la tendenza a introdurre nella riflessione morale elementi fantastici e parodie ironiche, inaugurata a Roma da Terenzio Varrone e alla quale sono ricondotte opere come l’Apokolokyntosis di Seneca il giovane e il Satyricon di Petronio. Si ...
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etimologia
etimologìa s. f. [dal lat. etymologĭa, gr. ἐτυμολογία, comp. di ἔτυμον (v. etimo) e -λογία «-logia»]. – 1. Scienza che studia la storia delle parole, indagandone l’origine e l’evoluzione fonetica, [...] lat. repellĕre «respingere», è stato inteso come derivato del verbo ital. pulire, donde le locuz. fare un repulisti e sim. «far piazza pulita». Ugualmente arbitrarie erano le etimologie dello scrittore latino M. Terenzio Varrone (v. varroniano). ...
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varroa
varròa s. f. [lat. scient. varroa (nome di genere), der. del nome dello scrittore lat. Terenzio Varrone (v. varroniano)]. – Nome comune di un piccolo acaro, proveniente dal sud-est asiatico, che [...] infesta le arnie compromettendo la vita delle api: la femmina ha corpo più o meno ovale, largo 1,6 mm e lungo 1,1 mm, scutiforme, sclerificato e rossiccio, zampe terminanti con ventose e apparato boccale ...
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lupus in fabula
‹lùpus in fàbula› locuz. lat. (propr. «il lupo nel discorso»). – Modo proverbiale, che si usa ripetere al sopraggiungere di persona di cui si stava appunto parlando, o a cui si alludeva. [...] trova in Terenzio (Adelphoe IV, 1, 21), e in forma poco diversa in Plauto, poi in Cicerone (ad Att. XIII, 33: de Varrone loquebamur: lupus in fabula venit enim ad me) per indicare il fatto che il sopraggiungere di una persona tronca il discorso che ...
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aborigeno
aborìgeno s. m. (f. -a) e agg. (più com. il plur. aborìgeni, ant. aborìgini) [dal lat. Aborigĭnes, plur.]. – 1. s. m. Primitivo abitatore di un paese, originario del luogo: lotta degli a. contro [...] centr., forse provenienti dall’Acaia, regione greca del Peloponneso (secondo Catone), o oriundi della Sabina (secondo Varrone): gli antichissimi popoli dell’Italia detti «aborigini» si dissero αὑτόχϑονες che tanto suona quanto «figliuoli della terra ...
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torma
tórma s. f. [lat. tŭrma, di etimo incerto]. – 1. L’unità tattica dell’antica cavalleria romana, così detta, secondo un’infondata etimologia di Varrone, perché contava 30 cavalieri, originariamente [...] 10 per ognuna delle 3 tribù (terna) divisa perciò in 3 decurie. 2. estens., letter. Schiera di combattenti: Tal tra le Perse t. infuriava L’ira de’ greci petti e la virtude (Leopardi); più genericam. massa ...
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ab Urbe condita
‹... kòndita› (lat. «dalla fondazione dell’Urbe»). – Formula con cui è denominata dagli antichi storici ed eruditi romani l’era che muove dall’anno di fondazione di Roma, anno che, da [...] Varrone in poi (e cioè dalla prima metà del 1° sec. a. C.), fu fissato nel 754-753 a. C. Nei testi letterarî ed epigrafici, la formula è comunem. abbreviata in a. U. c.; in contesti italiani, è per lo più tradotta «dalla fondazione di Roma». ...
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nasturzio
nastùrzio s. m. [dal lat. nasturtium, interpretato, secondo un’etimologia pop. accolta da Varrone e poi da Plinio (Nat. hist. XIX, 155: «nomen accepit a narium tormento»), come comp. di nasus [...] «naso» e tortus, part. pass. di torquēre «torcere», per l’odore piccante del crescione]. – 1. In botanica, genere di piante erbacee delle crocifere comprendente alcune specie originarie dell’Europa, dell’Asia ...
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VARRONE (Marcus Terentius Varro)
S. Ferri
Fecondissimo scrittore latino, originario di Rieti (116-27 a. C.). aveva già compiuto 490 libri, come ci dice Gellio, quando arrivò all'età di 78 anni; le sue opere costituivano per tutti gli scrittori...
Poeta latino (n. Atax, nella provincia narbonese, 82 a. C. - m. tra il 40 e il 35 a. C.); autore di varie opere, alcune nelle forme tradizionali enniane, altre secondo la maniera dei poetae novi e di Catullo. Se ne hanno scarsi frammenti.