sequenza
sequènza (ant. o pop. seguènza) s. f. [dal lat. tardo sequentia, der. di sequens -entis, part. pres. di sequi «seguire»; in alcuni sign., come il 2 e il 3, ricalca il fr. séquence]. – Genericam., [...] periodica degli elementi tali che abbiano lo stesso numero di elettroni: è caratterizzata dall’avere spettri simili per quanto riguarda l’energia e l’intensità delle singole righe, con variazioni regolari man mano che si procede nella sequenza. ...
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tre
〈tré〉 agg. num. card. [lat. trēs], invar. (radd. sint.). – 1. a. Il numero intero che, nella successione dei numeri naturali, segue immediatamente al due, e il segno che lo rappresenta (in cifre [...] tre a una delle figure obbligatorie di scuola, che segue un tracciato somigliante a un 3 e può essere eseguita con cinque variazioni. In partic., in matematica, regola del t. semplice, regola del t. composto, regole che consentono, date due grandezze ...
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piroelettricita
piroelettricità s. f. [dall’ingl. pyroelectricity, comp. di pyro- «piro-» e electricity «elettricità»]. – In fisica, fenomeno (detto anche effetto piroelettrico) per cui certi cristalli [...] elettricamente isolanti, come per es. la tormalina, in conseguenza di variazioni di temperatura, si polarizzano elettricamente, con posizione dei poli invertita a seconda che si tratti di un innalzamento o di un abbassamento di temperatura. ...
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reazione
reazióne s. f. [der. di reagire, secondo il modello del rapporto agire-azione]. – Azione che si oppone ad altra azione. Da questo sign. centrale e generale si articolano i varî sign. che la [...] con una serie di iniziative e di ideologie, che più spesso vanno sotto il nome di restaurazione. 2. In chimica, ogni variazione o trasformazione della natura chimica di una o più sostanze, che si rappresenta mediante un tipo particolare di equazione ...
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sorgente
sorgènte (letter. ant. surgènte) s. f. [femm. sostantivato del part. pres. di sorgere]. – 1. Il punto e il luogo in cui scaturisce, per defluire, una vena d’acqua sotterranea; anche, lo specchio [...] suo livello si innalza al di sopra della superficie limite di equilibrio idrostatico. In relazione alla continuità e alle variazioni di portata: s. perenne; s. semiperenne, che si estingue in periodi di siccità; s. temporanea, detta intermittente se ...
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ampolla
ampólla s. f. [lat. ampŭlla, dim. di amphŏra «anfora» (nella pronuncia pop. ampŏra)]. – 1. Piccolo recipiente di vetro, di cristallo, o anche, meno spesso, di argilla o di metallo, a collo sottile [...] organi di senso della cute dei pesci cartilaginei, situati nel capo, che hanno la funzione di far avvertire all’animale le variazioni di temperatura e forse anche quelle di pressione. 4. ant. Bolla d’aria prodotta dalla pioggia che cade sull’acqua, e ...
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concentrazione
concentrazióne s. f. [der. di concentrare]. – 1. a. L’azione di radunare, di far affluire o convergere in un punto o in una zona ristretta più persone o più cose o elementi della stessa [...] per es., la glicemia è la concentrazione, cioè il contenuto di glicosio nel sangue in condizioni normali, e le sue variazioni in più o in meno danno rispettivam. luogo a iperglicemia e a ipoglicemia). La concentrazione si suole esprimere in unità di ...
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udito
s. m. [dal lat. auditus -us, der. di audire, rifatto secondo udire]. – Funzione sensoriale specifica preposta alla percezione degli stimoli uditivi, cioè dei suoni: l’u. è uno dei cinque sensi; [...] con uso fig., non voler dare ascolto a qualcuno). È uno dei sensi specifici degli animali, che permette di percepire variazioni dell’ambiente esterno, costituite da vibrazioni sonore di un corpo propagate fino all’organo uditivo, orecchio nel caso di ...
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serbatoio
serbatóio s. m. [der. di serbare]. – 1. Qualsiasi recipiente o cavità (anche naturale) destinati a contenere acqua o altri liquidi, e in taluni casi gas o anche materiali incoerenti: il s. [...] serbatoi d’acqua, utilizzati negli impianti di approvvigionamento e distribuzione con funzioni di compenso (per sopperire cioè alle variazioni di richiesta della rete) o di riserva; s. aperti, in muratura o cemento armato, formati da diverse vasche ...
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parastrappi
s. m. [comp. di para-1 e strappo]. – In meccanica applicata, nome con cui sono anche chiamati i giunti elastici quando questi servono più che altro a eliminare o attenuare le sollecitazioni [...] dinamiche e gli urti fra elementi successivi della catena cinematica, causati da eventuali variazioni brusche della velocità o della coppia trasmessa. ...
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Variazioni climatiche
Costante De Simone
Le ricerche sulle v. c. vengono sistematicamente raccolte dall'IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), che è stato costituito sin dal 1988 da due agenzie dell'ONU, ossia la WMO (World Meteorological...
VARIAZIONI, CALCOLO DELLE.
Leonida Tonelli
- È quel ramo dell'analisi matematica che studia i problemi di massimo e minimo (v. massimi e minimi) relativi a quantità variabili, che si presentano sotto la forma di integrali definiti o di soluzioni...