marginale
agg. [der. di margine]. – 1. Del margine, che è al margine, che costituisce un margine: zona, area, spazio marginale. In partic.: a. Che è segnato sul margine di una pagina stampata o manoscritta: [...] vivendo in simbiosi con le popolazioni locali, preferiscono lo stanziamento temporaneo. 3. In economia, relativo a variazioni infinitesime, che s’ispira al principio marginalistico: analisi m., metodo d’indagine teorica dei fenomeni economici basato ...
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cinesi
cinèṡi s. f. [dal gr. κίνησις «movimento»]. – In etologia, termine generico con cui si designa una classe di reazioni motorie cui possono essere soggetti organismi non sessili (animali, vegetali [...] classe di reazioni: quelle che si verificano quando l’animale si arresta e muta improvvisamente direzione di fronte a una brusca variazione dell’intensità dello stimolo, cioè quando incontra un ostacolo, un confine chimico o termico o d’altra natura. ...
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variazionale
agg. [der. di variazione]. – Nel linguaggio scient., relativo a una variazione o a variazioni. Per es., in fisica, induzione v., l’induzione elettromagnetica prodotta da variazioni di un [...] principio o equazione che esprime una condizione (in genere una condizione di minimo o di massimo), con riferimento alla variazione che una certa grandezza subisce quando se ne facciano variare i parametri che la determinano. In partic., principî v ...
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variometro
variòmetro s. m. [comp. di vari(are) e -metro]. – 1. Denominazione di strumenti atti alla misurazione delle variazioni di determinate grandezze: v. magnetico, strumento che misura le variazioni, [...] per la misurazione della componente verticale della velocità di un aeromobile: indica le variazioni di quota mediante la misurazione della variazione della pressione atmosferica. 3. In elettromagnetismo, induttore variabile costituito da due bobine d ...
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tampone
tampóne s. m. [dal fr. tampon, forma nasalizzata di tapon, affine all’ital. tappo]. – 1. In medicina e igiene, nome dato a varie confezioni o preparazioni in materiale assorbente (cotone idrofilo, [...] (costituita in genere di un acido o una base debole e di un loro sale) che, presente in una soluzione, si oppone alle variazioni di pH dovute all’aggiunta di acido o alcali. Si dice che la miscela possiede e presenta azione t., e la sua soluzione si ...
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pletismografo
pletismògrafo s. m. [comp. del gr. πληϑυσμός «accrescimento» e -grafo]. – In medicina, apparecchio con il quale si misurano le variazioni di volume di un organo o di un arto, dipendenti [...] stato di contrazione dei vasi sia dalla sistole e dalla diastole cardiaca; p. corporeo totale, con il quale si misurano le variazioni di volume del soggetto in esame (p. a pressione costante) o di pressione dell’aria contenuta in un recipiente rigido ...
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medimareografo
medimareògrafo s. m. [comp. di medio e mareografo]. – Speciale mareografo a galleggiante, impiegato per registrare il livello medio del mare e le sue variazioni stagionali, in cui, allo [...] scopo di annullare le variazioni di livello dovute alle maree e ai moti ondosi, la comunicazione fra il tubo contenente il galeggiante e il mare è realizzata mediante un condotto munito di opportune strozzature, così che l’equilibrio fra il livello ...
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accelerazione
accelerazióne s. f. [dal lat. acceleratio -onis, der. di accelerare «accelerare»]. – 1. L’accelerare, il rendere più celere un movimento, un’operazione, un fenomeno: a. dei processi produttivi [...] effetti dell’a. sull’organismo umano nella navigazione spaziale. 2. Con accezioni specifiche: a. In meccanica, rapporto tra la variazione che subisce la velocità in un certo intervallo di tempo e la durata dell’intervallo medesimo (ossia, la derivata ...
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tiro2
tiro2 s. m. [der. di tirare]. – 1. a. L’azione di tirare, cioè di applicare una forza a un oggetto, per muoverlo: in questo senso si usa soltanto per indicare l’esercizio ginnico-sportivo del tiro [...] , dovuti alla derivazione (v. derivazione2) e al vento cui è soggetto il proietto stesso durante la traiettoria nonché alle variazioni di moto del bersaglio, e, rispettivamente, degli spostamenti verticali dell’angolo di elevazione causati dalle ...
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mutamento
mutaménto s. m. [der. di mutare]. – L’azione e l’effetto del mutare o del mutarsi: Un’aura dolce, sanza mutamento Avere in sé, mi ferìa per la fronte (Dante), non soggetta a variazioni o alterazioni; [...] sociologico, m. sociale, o anche socioculturale, espressioni con cui si indica, in generale, il complesso delle variazioni e alterazioni, non temporanee, che avvengono nelle componenti strutturali, o nei maggiori sistemi sociali, di una determinata ...
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Variazioni climatiche
Costante De Simone
Le ricerche sulle v. c. vengono sistematicamente raccolte dall'IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), che è stato costituito sin dal 1988 da due agenzie dell'ONU, ossia la WMO (World Meteorological...
VARIAZIONI, CALCOLO DELLE.
Leonida Tonelli
- È quel ramo dell'analisi matematica che studia i problemi di massimo e minimo (v. massimi e minimi) relativi a quantità variabili, che si presentano sotto la forma di integrali definiti o di soluzioni...