lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano [...] . Nella scrittura musicale medievale, l. romaniche o romaniane, abbreviazioni che, poste sopra i segni dei neumi, indicavano variazioni di movimento, di colorito, di sonorità (v. romanico2). Nel computo del calendario, l. nundinale, l. domenicale o ...
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versione
versióne s. f. [dal lat. mediev. versio-onis, der. di vertĕre «volgere, mutare», part. pass. versus; il sign. 3 è un calco semantico del fr. version]. – 1. Rivolgimento. Con questo sign. etimologico [...] quella con cui è stata prodotta la v. originale. b. Nel linguaggio dell’industria e del commercio, complesso di variazioni e modificazioni apportate al modello originario di un prodotto industriale per adattarlo a funzioni o esigenze o gusti diversi ...
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turbolento
turbolènto agg. [dal lat. turbulentus, der. di turba «disordine, confusione» (v. turba1)]. – 1. a. non com. Torbido, non chiaro: acqua turbolenta. b. Riferito a persone, pronto ad agitarsi, [...] ; tempi, anni t., burrascosi, di turbamenti politici e sociali. 2. In fluidodinamica, del moto di un fluido in condizioni di turbolenza (v.). In meteorologia, vento, o flusso, t., vento che presenta variazioni continue di direzione e intensità. ...
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improvvisare
improvviṡare v. tr. [der. di improvviso1]. – 1. Dire, scrivere, comporre (versi, un discorso, ecc.) all’improvviso, seguendo l’ispirazione del momento, senza cioè preparazione o meditazione; [...] comporre musica mentalmente nell’atto stesso dell’eseguirla: i. un sonetto, una predica; i. delle variazioni sopra un motivo noto; anche usato assol.: sedette al piano e cominciò a improvvisare. 2. Con sign. più generico, organizzare, allestire in ...
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destagionalizzazione
destagionaliżżazióne s. f. [der. di destagionalizzare]. – In statistica e in economia, l’eliminazione di variazioni accidentali e ricorrenti in una serie temporale di lungo periodo [...] (v. destagionalizzare) ...
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viscosita
viscosità s. f. [der. di viscoso]. – La condizione, la caratteristica di essere viscoso. È la forma corrispondente, nell’uso scient., a vischiosità, che è propria dell’uso corrente e del linguaggio [...] , il fenomeno delle deformazioni viscose (v. viscoso); indice di v. degli olî lubrificanti, valore che definisce l’entità della variazione della viscosità di un dato olio in relazione con la temperatura. c. In biologia, v. relativa di un liquido ...
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viscoso
viscóso agg. [dal lat. tardo viscosus, der. di viscum «vischio»]. – Tenace e attaccaticcio come la polpa delle bacche di vischio e la pania che se ne ricava. È, come il der. viscosità, la forma [...] più o meno viscose) dei fluidi che presentano una spiccata viscosità, come i lubrificanti. b. Nella tecnologia, deformazioni v., variazioni permanenti di forma che si verificano in un corpo solido sotto l’azione di forze, dipendenti, oltre che dall ...
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impulso2
impulso2 s. m. [dal lat. impulsus -us, der. di impellĕre «spingere innanzi», part. pass. impulsus]. – 1. Spinta comunicata a un corpo; in partic., in meccanica, i. elementare di una forza, il [...] , relativo a un intervallo finito di tempo, l’integrale dell’impulso elementare calcolato su quell’intervallo: equivale alla variazione della quantità di moto del punto nell’intervallo in questione (teorema dell’impulso); con impulso si indica spesso ...
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fotocromia
fotocromìa s. f. [comp. di foto-1 e cromia]. – Fenomeno (detto anche fotocromismo) per il quale un sistema passa da uno stato a un altro per azione della luce e torna nello stato primitivo [...] al cessare dell’esposizione alla luce; si parla di doppia f. nel caso di trasformazioni che possono avvenire in entrambi i sensi; la fotocromia è legata a variazioni della composizione chimica. ...
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qualitativo
agg. [dal lat. tardo qualitativus, der. di qualĭtas -atis «qualità»]. – 1. Di qualità, che riguarda la qualità o le qualità (contrapp. di solito a quantitativo): la differenza non è solo [...] , analisi q., intesa a determinare la natura (e non la quantità) dei componenti presenti in una sostanza o in una miscela; variazioni q., quelle, per es., di un composto che si sostituisce a un altro, o di un liquido che passa allo stato gassoso ...
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Variazioni climatiche
Costante De Simone
Le ricerche sulle v. c. vengono sistematicamente raccolte dall'IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), che è stato costituito sin dal 1988 da due agenzie dell'ONU, ossia la WMO (World Meteorological...
VARIAZIONI, CALCOLO DELLE.
Leonida Tonelli
- È quel ramo dell'analisi matematica che studia i problemi di massimo e minimo (v. massimi e minimi) relativi a quantità variabili, che si presentano sotto la forma di integrali definiti o di soluzioni...