variazionevariazióne s. f. [dal lat. variatio -onis, der. di variare «variare»]. – 1. Con riferimento al valore trans. del v. variare: a. Il fatto di variare, di portare o di subire qualche cambiamento [...] stabilito; fino al 31 maggio l’orario dei treni non subirà variazioni; la nuova confezione è posta in vendita senza v. di prezzo dei ministri. b. Nella composizione musicale, modificazione di un pensiero musicale in sé compiuto ottenuta intervenendo ...
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produzione
produzióne s. f. [der. di produrre (il lat. productio -onis aveva soltanto il sign. di «allungamento, prolungamento»)]. – 1. a. Il fatto di produrre, di prodursi o di esser prodotto: terreno [...] tale che ogni variazione della struttura tecnico-produttiva comporta una variazione delle forme giuridiche e in campo letterario, artistico, musicale e sim.: la p. letteraria, poetica, pittorica, scientifica, musicale, drammatica, cinematografica, di ...
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sensibilita
sensibilità s. f. [dal lat. tardo sensibilĭtas -atis, der. di sensibĭlis «sensibile»]. – 1. Capacità, attitudine a ricevere impressioni attraverso i sensi. In partic.: a. In psicologia, la [...] estens., di opera che riveli tale delicatezza: poesia, dipinto, pagina musicale di squisita s.); lettore di scarsa s.; non ho nessuna s. rapporto tra la risposta dello strumento (ossia la variazione della grandezza che viene osservata da chi legge lo ...
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modulazione
modulazióne s. f. [dal lat. modulatio -onis]. – 1. a. In musica, passaggio della voce o del suono da una tonalità a un’altra: può essere stabile o passeggera, secondo che nella nuova tonalità [...] m. agili, dolci, stentate. c. ant. Composizione musicale. 2. In architettura, proporzionamento degli elementi architettonici di un’altra radioonda. b. In ottica, il termine indica la variazione nel tempo o nello spazio, secondo una data legge, dell’ ...
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riduzione
riduzióne (ant. reduzióne) s. f. [dal lat. reductio -onis «il ricondurre», der. di reducĕre: v. ridurre]. – 1. L’azione, l’operazione di ricondurre, di ricollocare o far tornare al luogo o [...] . Nella tecnica dello spettacolo, adattamento di un’opera letteraria, teatrale e musicale, a un diverso uso o tipo e mezzo di realizzazione e di , diminuzione del metallo fino in essa contenuto senza variazione del valore legale. In diritto, r. degli ...
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intonazione
intonazióne s. f. [der. di intonare1]. – 1. a. L’atto, l’operazione d’intonare uno strumento registrandolo, o registrando e accordando tra loro le varie parti (corde, canne, ecc.), nel giusto [...] più partic., in linguistica, i. sillabica, la variazione dell’altezza di voce nell’articolazione degli elementi sonori di Inizio di un canto, dell’esecuzione di una melodia o di un pezzo musicale in genere: i. di un inno, di un canto della montagna. ...
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nota
nòta s. f. [dal lat. nŏta «segno, contrassegno, marchio, ecc.», di etimo oscuro, non essendo possibile, per la brevità della ŏ, una connessione con nōsco «conoscere» e nōmen «nome»]. – 1. a. Segno [...] adottata o dalla sua motivazione; n. di variazione, proposta di variazione del bilancio dello stato già trasmesso al Parlamento (tonica, dominante, sensibile, ecc.). b. Dal linguaggio musicale hanno origine molte espressioni fig. di uso com.: una n ...
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tema1
tèma1 s. m. [dal lat. thema («argomento»; «posizione degli astri», e nel lat. tardo anche «tema d’una parola»), che è dal gr. ϑέμα -ατος, propr. «ciò che si pone», der. del tema di τίϑημι «porre, [...] t. picassiano della pace. d. In musica, l’idea musicale, formata da peculiari elementi melodici, ritmici e armonici, destinata, musica beethoveniana. Per tema con variazioni e per le variazioni su un tema di ..., v. variazione. e. Per estens., nell’ ...
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whistler
〈u̯ìslë〉 s. ingl. [der. di (to) wistle «fischiare»] (pl. whistlers 〈u̯ìslë∫〉), usato in ital. al masch. – In geofisica, termine con cui si indicano internazionalmente, per lo più al plurale, [...] ed eccezionalmente sino a 10-15 KHz) e da un’abbastanza rapida variazione di questa in senso discendente (tipicamente, da 6-8 kHz a ’impianto, come fischi o sibili di tono musicale discendente, in ciò differendo dai segnali cosiddetti atmosferici ...
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vivo
agg. e s. m. [lat. vīvus, corradicale di vīvĕre «vivere»]. – 1. agg. Che vive, dotato di vita, che ha le funzioni caratteristiche della vita proprie degli organismi viventi sia animali e umani sia [...] stile v. ed efficace; una v. esecuzione di un pezzo musicale (e vivo, in musica, didascalia d’esecuzione analoga a vivace dinamica che dimostra che in un sistema meccanico la variazione di energia cinetica è uguale al lavoro meccanico effettuato da ...
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Poeta inglese, nato a Field Place, Horsham, nel Sussex, il 4 agosto 1792, annegato nel Golfo della Versilia l'8 luglio 1822. Era di famiglia antica e facoltosa: suo nonno, Bysshe Sh., era stato fatto baronetto nel 1806, il padre, Timothy Sh.,...
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La grande innovazione della poesia religiosa bizantina è senza dubbio la poesia di tipo innico, che utilizza una metrica accentuativa e strutture...