cerosina
ceroṡina s. f. [der. del gr. κηρός «cera»]. – Cera vegetale che si ricava dalla canna da zucchero; si presenta in masse dure, polverizzabili, di colore variabile dal giallo al verde bruno, e [...] viene usata come isolante nell’industria elettrica e in sostituzione della cera carnauba e montana ...
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ippodromo
ippòdromo (meno corretto ippodròmo) s. m. [dal lat. hippodrŏmus, gr. ἱππόδρομος, comp. di ἵππος «cavallo» e δρόμος «luogo dove si corre» (v. -dromo)]. – 1. Impianto in cui si svolgono le gare [...] e amministrazione, ecc. 2. Unità di misura di lunghezza delle corse dei cavalli nelle antiche festività greche: indicava il percorso da superare, variabile a seconda delle località, che le quadrighe dovevano ripetere, sembra, per dodici volte. ...
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numerico
numèrico agg. [der. di numero] (pl. m. -ci). – 1. a. Di numero, di numeri, costituito da numeri: segni n., i numeri stessi; caratteri n., i caratteri tipografici che rappresentano numeri, e, [...] numeri, più comunem. detta numerale. b. In partic., in matematica, funzione n. (o aritmetica), ogni funzione di variabile intera positiva, ossia ogni funzione definita per ogni numero intero positivo. Calcolo n., ramo delle matematiche che ha lo ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), [...] ); l’Azione è Verbo di Dio: il pensiero inerte non n’è che l’ombra (Mazzini). 3. Nella grammatica tradizionale, parte variabile del discorso che indica azione, stato, o divenire (in contrapp. al nome, che – inteso nel sign. più ampio che ha nomen ...
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numeroso
numeróso agg. [dal lat. numerosus, der. di numĕrus nei due sign. di «numero» e «ritmo, metro»]. – 1. a. Che consta di molti elementi, riferito per lo più a nomi collettivi: una famiglia, una [...] . c. Nella botanica descrittiva, lo stesso che indefinito, per indicare le parti, di solito di un fiore, quando sono in numero variabile e, di norma, superiore a 20. 2. letter. Armonioso, ben ritmato, detto, in senso lato, di prosa letteraria che ...
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anno
s. m. [lat. annus]. – 1. Unità di misura del tempo che corrisponde sostanzialmente al periodo di rivoluzione della Terra intorno al Sole; tale periodo ha la durata media, per gli usi pratici (a. [...] e infine ogni venticinque; a. sabbatico, a. climaterico (v. i singoli agg.). 3. a. Spazio di dodici mesi in genere, con inizio variabile o indeterminato: ho fatto il contratto per un a.; garanzia valida per cinque a.; è più d’un a. che non mi scrive ...
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generatore
generatóre agg. e s. m. (f. -trice) [dal lat. generator -oris]. – 1. agg. Che genera, cioè produce, dà origine: principio, elemento g.; cause g.; virtù, funzione generatrice. Raro e letter. [...] e secondarî, i riproduttori elettroacustici, capaci di generare suoni, ma soltanto se eccitati da una corrente elettrica variabile a frequenza acustica (per es., le cuffie telefoniche, gli altoparlanti, ecc.). G. elettrico, denominazione generica di ...
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certo1
cèrto1 agg., agg. e pron. indef., s. m. [lat. certus]. – 1. agg. Riferito a persona: a. Sicuro, fermamente persuaso: sono c. di quanto affermo; era certissimo di giungere in tempo; far c., rendere [...] . 6. Nel linguaggio comm.: dare il c., quotare il c. o al c., quotare il cambio indicando la quantità variabile di monete estere corrispondente a una quantità costante, sottintesa, di monete nazionali (è tipico dell’Inghilterra); a c. tempo vista ...
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taraspite
s. f. [dal nome della località di rinvenimento, Tarasp, nel cantone dei Grigioni in Svizzera]. – In petrografia, roccia dolomitica compatta, con chiazze di colore variabile, usata come pietra [...] ornamentale ...
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titolo
tìtolo s. m. [dal lat. titŭlus]. – 1. Con riferimento all’antichità romana (per la quale è di uso frequente, anche oggi, la forma lat. titulus), iscrizione apposta alle immagini degli antenati; [...] , t. pubblici o privati, emessi cioè dallo stato e dagli altri enti pubblici o da aziende private, e t. a reddito fisso o variabile, t. unitarî o multipli (emessi cioè in un solo taglio o in più tagli multipli di quello base). Per i t. atipici, v ...
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Astronomia
Stella v. o, semplicemente v., è ogni stella il cui splendore non rimane costante nel tempo. Vengono considerate v. soltanto le stelle soggette a variazioni di luminosità intrinseche: non rientrano pertanto nella categoria le binarie...
VARIABILE
. In matematica si contrappone a "costante" (v.) e si usa, come aggettivo sostantivato, a designare ogni quantità suscettibile di assumere, indifferentemente, più valori diversi. V. anche funzione.