tiro2
tiro2 s. m. [der. di tirare]. – 1. a. L’azione di tirare, cioè di applicare una forza a un oggetto, per muoverlo: in questo senso si usa soltanto per indicare l’esercizio ginnico-sportivo del tiro [...] gare: tiro alla targa (tiri a bersagli disposti a 90, 70, 60, 50 e 30 m), tiro di campagna (con bersagli disposti in modo variabile da 5 a 70 m), tiro alla targa indoor (con bersagli a 18 e 25 m); nell’attività sportiva moderna, l’arco può essere a ...
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minimissile
minimìssile s. m. [comp. di mini- e missile]. – Nella terminologia militare, particolare tipo di proiettile a guida finale indipendente (mediante sensori all’infrarosso, ecc.), classificato [...] tra le submunizioni: armato con carica convenzionale, costituisce, in numero variabile, il carico bellico secondario o frazionato di varî settori d’arma (missili multipli aria-superficie o superficie-superficie, particolari razzi e proiettili d’ ...
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pastorizzazione
pastoriżżazióne (o pasteuriżżazióne) s. f. [dal fr. pasteurisation, v. pastorizzare]. – Procedimento per la conservazione di alimenti liquidi o semiliquidi di varia natura (latte, birra, [...] a temperature comprese tra circa 60 °C (p. bassa o lenta) e circa 80 °C (p. alta o rapida) per tempi di durata variabile da circa 30 minuti a 15 secondi (tanto più brevi quanto più alta è la temperatura), al fine di distruggere tutti i microrganismi ...
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puntatore
puntatóre s. m. [der. di puntare1]. – Genericam., chi punta. In partic.: 1. (f. -trice) a. Chi scommette al gioco, chi fa la puntata: un forte p.; un p. spericolato. b. Nelle partite di bocce, [...] il congegno di puntamento, spec. se automatico o semiautomatico: p. elettronico asservito a un radar. 3. In informatica, variabile che contiene indicazioni relative a un altro dato, per es. una locazione di memoria in un computer, consentendo di ...
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puntatura1
puntatura1 s. f. [der. di punto2]. – In patologia vegetale, malattia caratterizzata dalla formazione di macchie bruno-scure, di grandezza assai variabile, causata dal fungo ifomicete Helmin-thosporium [...] sativum che si sviluppa su graminacee coltivate e spontanee; benché le piante ammalate completino il loro ciclo fenologico, le colture sono danneggiate perché si ha una scarsa produzione di cariossidi, ...
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musofagidi
muṡofàgidi s. m. pl. [lat. scient. Musophagidae, dal nome del genere Musophaga, comp. del nome del genere Musa «musa1» e -phagus «-fago»]. – Famiglia di uccelli africani dell’ordine cuculiformi, [...] di mole variabile tra quella di una ghiandaia e quella di un corvo: hanno corpo slanciato, collo breve, becco robusto, penne di colore per lo più verde in gradazioni varie (ma il vessillo interno delle remiganti è di color rosso vivo); si nutrono di ...
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elefante
s. m. [dal lat. elĕphas -antis, gr. ἐλέϕας -αντος]. – 1. (f. -éssa) Il più grande dei mammiferi viventi terrestri, dell’ordine ungulati proboscidati, che può superare i tre metri di altezza [...] zanne o difese, che sono denti incisivi a crescita continua; gli arti sono massicci, con cinque dita, e unghie in numero variabile da tre a cinque (esattamente cinque nell’arto anteriore e tre o quattro in quello posteriore). Gli elefanti vivono in ...
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grid-dip meter
‹ġrid dip mìitë› locuz. ingl. (propr.
«misuratore a caduta di griglia»), usata in ital. come s. m. – In radiotecnica, strumento, che consiste essenzialmente in un triodo oscillatore a [...] indicata da un brusco minimo della corrente di griglia quando la frequenza dell’oscillatore, variata agendo su un condensatore variabile, assume il valore di tale frequenza di risonanza. Attualmente si usano versioni di tale strumento realizzate con ...
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ossiazocomposto
ossiażocompósto s. m. [comp. di ossi-2, azo- e composto]. – Denominazione generica di composti chimici che contengono il gruppo −N=N− legato a radicali idrocarburici aromatici possedenti [...] idrossili; sono solidi cristallini di colore variabile dal giallo al rosso bruno, di carattere basico, usati come intermedî nella sintesi di coloranti organici. ...
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brughiera
brughièra s. f. [dal provenz. bruguiera, der. del lat. tardo brucus «erica»]. – 1. Terreno pianeggiante povero di sali solubili, spesso argilloso, sabbioso e con scarso humus, con vegetazione [...] . 2. Terra di b. (o terra di scopeto o terra di erica): terriccio molto soffice usato in floricoltura, di composizione variabile secondo le regioni; è costituito, di solito, per un quarto di sabbia silicea, per il resto di materie organiche più o ...
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Astronomia
Stella v. o, semplicemente v., è ogni stella il cui splendore non rimane costante nel tempo. Vengono considerate v. soltanto le stelle soggette a variazioni di luminosità intrinseche: non rientrano pertanto nella categoria le binarie...
VARIABILE
. In matematica si contrappone a "costante" (v.) e si usa, come aggettivo sostantivato, a designare ogni quantità suscettibile di assumere, indifferentemente, più valori diversi. V. anche funzione.