pascere
pàscere v. tr. [dal lat. pascĕre «pascolare, nutrire» (e come deponente intr., pasci «essere al pascolo, nutrirsi»)] (io pasco, tu pasci, ecc.; pass. rem. pascètti [meno com. pascéi], pascésti, [...] e di Laerte al figlio Pascerete i cavalli (Foscolo). Frequente in senso fig., spec. in contesti evangelici o che al Vangelo si ispirano: pasci i miei agnelli..., pasci le mie pecore, parole con cui Gesù conferisce la missione a Pietro (Giovanni ...
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multi sunt vocati, pauci vero electi
(lat. «molti sono i chiamati, pochi gli eletti»). – Versetto con cui, nel Vangelo di Matteo (22, 14), si chiude la parabola del banchetto nuziale, con riferimento [...] alla ricompensa eterna. Si ripete nell’uso com., spesso in tono scherz., a proposito di ricompense, premî, successi di ordine materiale, e anche morale ...
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secolo
sècolo s. m. [dal lat. saecŭlum «generazione; lungo spazio di tempo; periodo di cent’anni», e nel lat. crist., sul modello del gr. αἰών, calco a sua volta dell’ebraico, «vita terrena; mondo», [...] consumazione dei s., sino alla fine del mondo (lat. in consummatione saeculi, ad consummationem saeculi, dove saeculum, sing., nel lat. del Vangelo [Matteo, 13,40; 13,49; 28,20] significa non «tempo» ma «mondo», come si vedrà al numero seg.). 2. a ...
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effeta
èffeta [dal lat. della Vulgata ephphetha, gr. ἐϕϕαϑά o ἐϕϕηϑά, adattam. di voce aramaica che significa «àpriti»]. – Parola che, nel vangelo di san Marco (7, 34), pronuncia Gesù nell’atto di guarire [...] un sordomuto, dopo avergli messo le dita negli orecchi e toccato la lingua con la propria saliva. Con riferimento a questo episodio evangelico, è anche la prima parola della formula con cui il sacerdote, ...
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salutazione
salutazióne s. f. [dal lat. salutatio -onis], letter. – Il salutare, il modo di salutare, e il saluto stesso, cioè la formula di saluto. In partic., s. angelica, le parole con cui (secondo [...] il Vangelo di Luca 1, 28) l’arcangelo Gabriele salutò Maria nell’annunciazione, e che costituiscono la prima frase (da Ave a mulieribus) dell’Ave Maria; per estens., la preghiera stessa dell’Ave Maria. ...
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lazzaro1
làżżaro1 (o làżżero) s. m., ant. – Lebbroso; è un uso antonomastico del nome di Lazzaro, il mendico coperto di piaghe di cui si parla nella parabola del ricco epulone nel Vangelo di s. Luca [...] (16, 19-31), considerato patrono degli ospizî per poveri e dei lazzaretti, non senza l’influenza del nome di Lazzaro di Betania, il risuscitato da Cristo. ◆ Con riferimento diretto al santo mendico, in ...
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passare
v. intr. e tr. [lat. *passare, der. di passus -us «passo»]. – I. intr. (aus. essere) 1. a. Andare da un punto a un altro attraversando uno spazio o percorrendolo nel senso della lunghezza: p. [...] presto; il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno, saranno eternamente valide (parole di Gesù nel Vangelo di Matteo 24, 35: «caelum et terra transibunt, verba vero mea non praeteribunt»); anche il freddo è passato; passato il ...
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novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto [...] o tristi n.; I fratelli hanno ucciso i fratelli: Questa orrenda n. vi do (Manzoni); per antonomasia, la buona n., il Vangelo, annuncio del regno di Dio (il gr. εὐαγγέλιον significa appunto «buona novella»). c. Nell’uso tosc. ant. (ma non del tutto ...
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vangelo Nome comune ai quattro primi libri del Nuovo Testamento (V. di Matteo, V. di Marco, V. di Luca, V. di Giovanni; ➔ Bibbia) e, secondariamente, ad altre composizioni antiche che hanno per contenuto qualche analogia con i quattro V. canonici,...
Barnaba, Vangelo di
Angelo Penna
Fra i molti scritti apocrifi che pullularono nei primi secoli è ricordato anche un vangelo attribuito a B., uno dei primi convertiti dall'ebraismo e personaggio di primo piano nella Chiesa (cfr. Ad. Ap. 4,...