anti-chiesa
(anti-Chiesa, Antichiesa), s. f. Comunità ecclesiastica che si contrappone alla Chiesa universalmente riconosciuta. ◆ «le Chiese, con i loro messaggi in pietra scolpita e i loro affreschi, [...] non l’ha compreso ancora del tutto. Noi siamo oggi davanti alla lotta finale tra la Chiesa e l’anti-chiesa, tra il Vangelo e l’anti-evangelo». (Mimmo Muolo, Mattino, 9 dicembre 2007, p.6, Primo piano).
Derivato dal s. f. chiesa con l’aggiunta del ...
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sorgere
sórgere (ant. o poet. sùrgere) v. intr. [lat. sŭrgěre, sincope di subrĭgĕre, comp. di sub «sotto» e regĕre «reggere»; il sign. 1 c si specifica nel linguaggio marin. catalano, diffondendosi anche [...] Di persone, levarsi da sedere o da giacere, alzarsi su: s. dal letto; sorgi e cammina!, parole con cui Gesù, nel Vangelo, risuscita Lazzaro; sorse a parlare il delegato francese; Allor surse a la vista scoperchiata Un’ombra (Dante); Con insano clamor ...
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antievangelicita
antievangelicità s. f. inv. Mancata adesione ai princìpi del vangelo, che ispirano la vita cristiana. ◆ Nel mondo cristiano, nonostante il silenzio imbarazzante del vescovo [di Vicenza], [...] il dibattito è quantomai vivo sull’«antievangelicità» del nuovo insediamento di guerra [l’ampliamento della base «Dal Molin»]. (Checchino Antonini, Liberazione, 2 gennaio 2008, p. 8, Politica e Società).
Derivato ...
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antievangelizzazione
(anti-evangelizzazione), s. f. Mancata diffusione dei princìpi del vangelo, che ispirano la vita cristiana. ◆ È vero che poi, con una dichiarazione all’Ansa, l’arcivescovo [Tarcisio [...] Bertone] ha un po’ frenato su quei giudizi così perentori, così ex cathedra, subordinandoli alle frasi riportate dai giornali che si sono occupati del caso e cioè noi di «Repubblica» e «Il Corriere Mercantile». ...
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beato
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. beatus, propr. part. pass. di beare]. – 1. Che gode o si suppone e si spera che goda la visione di Dio in paradiso: le anime b.; gli angeli b.; E vederai color che [...] volutamente erronea della beatitudine evangelica (Matteo 5,3), come «beati gli sciocchi», e che nello spirito del Vangelo esalta invece coloro che rinunciano spontaneamente alle ricchezze o accettano rassegnatamente la povertà per amore di Dio (la ...
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galata
gàlata agg. e s. m. e f. (pl. m. -i). – Relativo o appartenente ai Galati (gr. Γαλάται, lat. Galătae), denominazione con cui venivano designati dai Greci i Galli, e dai Romani i Celti migrati [...] C.), ove si stanziarono nella regione che dal loro nome fu chiamata Galazia. Lettera ai Galati, una delle quattro «epistole maggiori» di san Paolo, in cui egli rivendica la propria qualità di apostolo e il diritto di predicare il Vangelo ai gentili. ...
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anti-Pacs
(anti-pacs, anti pacs), s. m. e agg. inv. Chi o che è contrario al Pacs, Pacte civil de solidarité, Patto civile di solidarietà, legge francese per il riconoscimento delle unioni di fatto. [...] Gallo] non è affatto d’accordo con i «no» senza appello a coppie di fatto e unioni gay, «io parlo del mio Vangelo di liberazione, senza ipocrisie, con buona pace di quei paladini anti pacs che sono tutti conviventi o meglio concubini, come dice la ...
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zucca
s. f. [lat. tardo cucutia: v. cocuzza]. – 1. a. Nome di varie specie di piante appartenenti al genere cucurbita, tra cui Cucurbita pepo, C. maxima, C. moschata, tutte erbacee, annue, a fusto rampicante [...] nell’imparare a nuotare: Se tu fossi in uno gran pelago, e fossi per affogare, qual vorresti innanzi avere addosso, o ’l vangelo di Santo Giovanni, o la z. da notare? (Sacchetti). f. estens., non com. Cocomero o popone insipido: è una z.; di altri ...
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sermone1
sermóne1 (letter. ant. sèrmo) s. m. [dal lat. sermo -onis «lingua, parlata; conversazione, discorso», der. di serĕre «intrecciare, legare insieme (parole)»]. – 1. ant. Lingua, linguaggio (cfr. [...] le beatitudini (v. montagna, n. 1 a); in partic., nella liturgia della messa, il discorso con cui il celebrante illustra il Vangelo del giorno: i s. di sant’Agostino. c. scherz. e iron. Lungo rimprovero, predica, paternale: gli ho fatto tanti s. a ...
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testimoniare
v. tr. e intr. [der. di testimonio] (io testimònio, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Fare testimonianza, attestare o affermare come testimone, per propria diretta conoscenza: t. il vero, [...] distruzioni testimonieranno ai nostri figli la barbarie nemica; t. la propria fede, e t. il cristianesimo, Cristo o Il Vangelo, vivendo secondo il loro insegnamento. Come intr.: Enea venne di Troia in Italia, che fu origine de la cittade romana ...
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vangelo Nome comune ai quattro primi libri del Nuovo Testamento (V. di Matteo, V. di Marco, V. di Luca, V. di Giovanni; ➔ Bibbia) e, secondariamente, ad altre composizioni antiche che hanno per contenuto qualche analogia con i quattro V. canonici,...
Barnaba, Vangelo di
Angelo Penna
Fra i molti scritti apocrifi che pullularono nei primi secoli è ricordato anche un vangelo attribuito a B., uno dei primi convertiti dall'ebraismo e personaggio di primo piano nella Chiesa (cfr. Ad. Ap. 4,...