vanadiovanàdio s. m. [lat. scient. Vanadium, dal nome antico nordico della dea della bellezza, Vanadīs, identificata poi con la dea Freia]. – Elemento chimico di simbolo V, peso atomico 50,94, numero [...] un metallo grigio, resistente a molti agenti aggressivi, che si ricava da alcuni suoi minerali (per es., la roscoelite e la vanadite) o, come sottoprodotto, dalla lavorazione dei minerali di ferro, di titanio, di uranio e della bauxite, che spesso lo ...
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perossivanadico
perossivanàdico agg. [comp. di perossi- e vanadio]. – In chimica, acido p., composto, di formula HVO4, non ancora noto allo stato libero, ma presente nelle soluzioni ottenute aggiungendo [...] pentossido di vanadio a una soluzione di acqua ossigenata contenente acido solforico. ...
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vanadicovanàdico agg. [der. di vanadio] (pl. m. -ci). – In chimica, acido v., denominazione dei tre possibili acidi (orto-, meta- e piro-) del vanadio pentavalente, non noti allo stato libero ma nei [...] loro sali (vanadati), presenti in natura in diversi minerali. ...
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vanadinite
s. f. [der. di vanadio]. – Minerale esagonale, vanadato di piombo contenente cloro, in cristalli prismatici o aciculari con lucentezza adamantina e colore da giallo a bruno rossastro; viene [...] utilizzata per l’estrazione del vanadio. ...
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legato1
legato1 agg. [part. pass. di legare1]. – 1. a. Stretto, unito, tenuto insieme con una fune o altrimenti (per le accezioni partic., v. legare1): tenere il cane l.; una balla di merce saldamente [...] ., acciaio l., acciaio al quale sono stati aggiunti in quantità variabile elementi particolari (nichel, cromo, molibdeno, vanadio, tungsteno, silicio, ecc.) allo scopo di ottenere proprietà meccaniche, chimiche e tecnologiche, che non è possibile ...
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titanio2
titànio2 s. m. [lat. scient. Titanium, nome (tratto da quello dei Titani figli di Urano e di Gea) attribuitogli nel 1795 dal chimico ted. M. H. Klaproth che l’aveva scoperto nel 1789]. – 1. [...] rocce. Largo impiego, soprattutto nelle costruzioni aeronautiche, trovano alcune leghe di titanio (con alluminio e vanadio, con alluminio e molibdeno, ecc.) caratterizzate da eccellenti proprietà meccaniche anche alle elevate temperature, oltreché ...
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biogeno
bïògeno agg. [comp. di bio- e -geno]. – In biologia, di elemento chimico costituente della materia vivente. Gli elementi biogeni vengono di solito divisi in quattro gruppi: primarî plastici (carbonio, [...] sia vegetali; rari indispensabili (magnesio, ferro, rame, zinco, iodio, cobalto, manganese, silicio, fluoro), e rari speciali (vanadio, boro, litio, bario, stronzio), presenti nei viventi in quantità minime (dei secondi si sono trovate tracce solo in ...
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roscoelite
s. f. [comp. del nome del chimico ingl. H. E. Roscoe (1833-1915) che lo descrisse, e di -lite]. – Minerale, varietà di muscovite, contenente vanadio. ...
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acmonital
acmònital (o acmonitàl) s. m. [da ac (ciaio) mon (etario) ital (iano)]. – Lega speciale di acciaio inossidabile (col 18% di cromo, nichelio, molibdeno, vanadio), usata in Italia negli anni [...] 1939-42 per la coniazione di monete divisionali ...
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carnotite
s. f. [dal nome del chimico e mineralogista fr. M.-A. Carnot (1839-1920)]. – Minerale monoclino di colore giallo, vanadato idrato di potassio e uranio, che si rinviene in lamelle cristalline [...] o in masse polverulente; è molto ricercato per l’estrazione dell’uranio e del vanadio. ...
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vanadio Elemento chimico, di simbolo V, peso atomico 50,94, numero atomico 23, appartenente al gruppo VA del sistema periodico, di cui sono noti in natura due isotopi stabili, 5023V (0,25%) e 5123V (99,75%). Fu identificato per la prima volta...
Ossosale del vanadio pentavalente, MeVO3, dove Me è un metallo monovalente. Particolarmente importante è il m. di ammonio, NH4VO3, che forma cristalli insolubili in soluzione di cloruro d’ammonio (proprietà sfruttata nell’estrazione del vanadio...