potenziale
agg. e s. m. [dal lat. tardo potentialis, der. di potentia «potenza»]. – 1. agg. a. Nel linguaggio filos., che concerne la potenza, che è in potenza (nel senso partic. per cui potenza si contrappone [...] costanti. 3. s. m. a. In fisica, grandezza introdotta inizialmente per i campi vettoriali conservativi, nei quali essa ha un valore univoco per ogni punto del campo (p. monodromo) e, per campi di forza, rappresenta l’energia potenziale (donde il nome ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente [...] com. sommo, tranne che nelle locuz., che ricalcano le corrispondenti latine, Giove Ottimo M., pontefice massimo. 2. Sostantivato, con valore neutro, la cosa, la parte, la quantità più grande possibile: è il m. che possa fare, che mi possa chiedere ...
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umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con [...] e a Sesto Empirico; i grandi matematici, dossografi e geografi greci; fra gli scrittori latini, Lucrezio e Vitruvio); nuovo valore assumono anche i Padri della Chiesa e lo studio filologico delle versioni greca e latina del Nuovo Testamento, spesso ...
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nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente [...] fisico e matematico, si dicono di ugual nome (o omonime), con riferimento a una grandezza suscettibile di assumere valori positivi e negativi, o comunque proprietà opposte, due determinazioni che abbiano lo stesso segno o, in generale, proprietà ...
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eccesso
eccèsso s. m. [dal lat. excessus -us, der. di excedĕre «eccedere»; propr. «l’oltrepassare»]. – 1. L’eccedere, l’andare oltre il limite, il passare la giusta misura; con sign. concr., la parte [...] è meglio peccare per e. che per difetto; approssimazione per e., in calcoli e misurazioni che danno valori superiori al valore reale per una quantità numericamente trascurabile. 4. Locuz. avv. all’eccesso, smoderatamente, esageratamente: è un ragazzo ...
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pseudosimmetria
pseudosimmetrìa s. f. [comp. di pseudo- e simmetria]. – In cristallografia, fenomeno per cui alcune sostanze si presentano in cristalli che, per i valori angolari, mostrano di appartenere [...] a sistemi a simmetria superiore a quella effettiva: per es., la pirite, di simmetria diacisdodecaedrica, che cristallizza spesso in cubi, le cui facce sono però striate nelle tre diverse direzioni dello ...
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lasta
s. f. (o lasto s. m.) [dall’oland. last «carico2»; cfr. ted. Last s. f., e fr. last o laste s. m.]. – Unità di misura di capacità, usata nell’Europa settentr. per gli aridi, con valori variabili, [...] per lo più oscillanti intorno a 30 hl. Anche, unità di misura di massa, usata spec. per carichi di navi, con valore di circa 20 quintali. ...
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pari1
pari1 (ant. pare) agg. [lat. par paris]. – 1. a. Uguale ad altra persona o cosa nella qualità determinata dal complemento, o uguale in genere: siamo p. d’età, di statura, di forza; le due colonne [...] che è una risposta da par tuo; ha scritto un articolo da par suo, quale ci si doveva aspettare conoscendo il suo valore. In giudizî laudativi, non aver p., essere senza p., non avere chi eguagli, chi possa competere, e quindi eccellere su tutti gli ...
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sotto-
– È la prep. (e avv.) sotto, usata come prefisso per la formazione di molti composti nominali e verbali, in alcuni dei quali conserva il sign. e anche la funzione di preposizione (come negli avv. [...] registrare tutte le possibilità. Per quanto riguarda i sign. più com. del prefisso, si possono fare le seguenti distinzioni: a. Con valore locale (che è il più frequente) indica e denomina un oggetto, un elemento, un ambiente, ecc. che sta sotto a un ...
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sotto
sótto prep. e avv. [lat. sŭbtus, avv., der. di sŭb «sotto»]. – È l’opposto di sopra e, come questo, ha soprattutto valore locale, indicando che un oggetto è, rispetto a un altro, in luogo più basso, [...] , s. la vendemmia. Ant., s. il dì 24 di luglio del 1370, nel tale giorno, in tale data. g. Col suo valore proprio, o con valori particolari e usi fig., forma locuz. avverbiali, come s. banco, s. braccio, s. gamba, s. mano, s. traccia, s. voce, sott ...
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Valori
Loredana Sciolla
Il concetto di valore
Il termine 'valore' è usato abitualmente nel linguaggio ordinario in due significati diversi, ma interscambiabili. In un primo significato qualsiasi cosa sia ritenuta oggettivamente importante...
valori
Margherita Zizi
Gli ideali che orientano le nostre scelte morali
Valori sono i princìpi che i singoli individui o una collettività considerano superiori o preferibili. Essi vengono utilizzati come criterio per giudicare o valutare...