sequenza
sequènza (ant. o pop. seguènza) s. f. [dal lat. tardo sequentia, der. di sequens -entis, part. pres. di sequi «seguire»; in alcuni sign., come il 2 e il 3, ricalca il fr. séquence]. – Genericam., [...] tre correnti del sistema; ove sia prefissato l’ordine 1 – 2 – 3 delle tre grandezze considerate, si parla di s. diretta se i valori massimi si susseguono secondo il suddetto ordine, mentre si parla di s. inversa se la successione è 1 – 3 – 2; le tre ...
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stare
v. intr. [lat. stare, da una radice indoeuropea] (pres. indic. sto 〈stò〉 [radd. sint.], stai, sta [radd. sint.], stiamo, state, stanno; pres. cong. stia [poet. ant. stèa], stia [poet. ant. stie], [...] sta che ...), sta di fatto che ..., espressioni molto efficaci con cui si cita un fatto reale, e s’insiste sul suo sostanziale valore, in appoggio o in contrasto a un’opinione, a un’affermazione generica: dite quel che volete, ma il fatto sta che le ...
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permutabile
permutàbile agg. [der. di permutare]. – Che si può permutare, che può essere oggetto di scambio: cose, beni p.; valori non permutabili. In matematica, due elementi a, b di un insieme dotato [...] di struttura algebrica si dicono permutabili se a· b = b· a; se tale circostanza si verifica per tutte le coppie di elementi, l’operazione è detta commutativa. Analogam., due sostituzioni o due trasformazioni ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare [...] in fuggo, aggredire); in ogni altra posizione è possibile solo una g di grado medio (es. in fungo, trasgredire). L’altro valore della lettera, la g dolce, è rappresentato nella scrittura dalla semplice g davanti a e, i (gelo, vagito), dal digramma gi ...
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permutare
v. tr. [dal lat. permutare, comp. di per-1 e mutare «cambiare»] (io pèrmuto, ant. permùto, ecc.). – 1. a. Fare una permuta, fare oggetto di scambio, barattare: p. un oggetto con un altro; p. [...] merci, valori, beni. In partic., nell’uso ant., mutare l’intestazione di una partita, per es. eseguendo una voltura catastale; anche, comprare e vendere titoli di debito pubblico, per lucrare differenze di prezzo. b. Non com. con sign. più generico, ...
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neoclericalismo
(neo-clericalismo), s. m. Nuova spinta alla presenza della Chiesa cattolica nella società civile e nella politica. ◆ «c’è una maggiore sintonia tra il centrodestra e le sollecitazioni [...] della Conferenza episcopale. Abbiamo dimostrato che alcuni valori da noi trovano posto. Ed è inutile che gli altri ci taccino di neoclericalismo. Quando, ad esempio, parliamo della legge sull’aborto, non vogliamo certo aprire una guerra di religione» ...
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neogiacobinismo
(neo-giacobinismo), s. m. Radicalismo risoluto, che ripropone mentalità e modi di stampo giacobino. ◆ Mentre le riforme su immigrazione e devoluzione vanno avanti, il «senatur» annuncia [...] una legge sulla famiglia «grande come un tuono», per tornare a quei valori sui quali arringa la platea. Cita «Il tramonto dell’Occidente» di Oswald Spengler, parla come un [Luca] Casarini di «glocal local» contro chi vuole brevettare il granturco o ...
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illuminismo
s. m. [der. di illuminare, per calco del ted. Aufklärung «rischiaramento»]. – Movimento filosofico, spirituale e politico, che improntò l’età della storia d’Europa compresa fra la conclusione [...] della ragione e dell’autosufficienza del metodo empirico nella scienza, da una vivace polemica nei confronti delle autorità, dei valori e delle dottrine tradizionali, da una tendenza verso l’individualismo e da una fede entusiastica nell’universale e ...
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resistenza
resistènza s. f. [dal lat. tardo resistentia, der. di resistere «resistere»; il sign. 3 è un calco del fr. résistance]. – 1. L’azione e il fatto di resistere, il modo e i mezzi stessi con [...] al moto di un solido in un mezzo fluido quando la velocità del solido è, rispettivam., inferiore o superiore a un determinato valore (per es., nell’aria e nell’acqua, circa 2 m/s): nel primo caso è proporzionale alla velocità, nel secondo al quadrato ...
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cavezzo
cavézzo s. m. [lat. capĭtium; v. capezzo e cavezza], settentr. – 1. Scampolo di una pezza di stoffa. 2. Unità di misura di lunghezza usata in Lombardia, con valori variabili, di poco inferiori [...] ai 3 metri ...
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Valori
Loredana Sciolla
Il concetto di valore
Il termine 'valore' è usato abitualmente nel linguaggio ordinario in due significati diversi, ma interscambiabili. In un primo significato qualsiasi cosa sia ritenuta oggettivamente importante...
valori
Margherita Zizi
Gli ideali che orientano le nostre scelte morali
Valori sono i princìpi che i singoli individui o una collettività considerano superiori o preferibili. Essi vengono utilizzati come criterio per giudicare o valutare...