sentimento
sentiménto s. m. [der. di sentire]. – 1. a. La facoltà e l’atto del sentire, di avvertire impressioni esterne o interne; affine quindi a senso nel suo sign. più generale; anticam. si usò anche [...] s. di schifo, di ribrezzo, di nausea, di disgusto, ecc. (cfr. il più com. senso). b. Nella stessa accezione, ma con valore più ampio: s. naturali; s. innati, inveterati nell’uomo; un bruto incapace di s. umani; farsi interprete dei s. del popolo, del ...
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posizione
poṡizióne s. f. [dal lat. positio -onis, der. di ponĕre «porre», part. pass. posĭtus]. – 1. a. Il luogo, o il punto di un luogo in cui una cosa è posta o si trova, considerato e determinato [...] un aeromobile o di un veicolo in un dato posto (per il triangolo di p., in astronomia nautica, v. triangolo, n. 2 o). Con valore più generico, il posto in cui viene collocata una cosa o si pone una persona: in quella p. il quadro riceve poca luce; la ...
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-eo
-èo [dal lat. -aeus, gr. -αῖος]. – Suffisso derivativo che conserva ancora l’originaria funzione di formare aggettivi e nomi di abitanti: etneo, raguseo (frequente fra quelli biblici: ebreo, giudeo, [...] macabeo, zebedeo). Di qui si sono sviluppati diversi valori: da romeo «pellegrino che andava a Roma» allo spregiativo babbeo. Da antroponimi sono derivati aggettivi come augusteo, euclideo, visconteo. Forma anche aggettivi relativi a parti del corpo: ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, [...] , di norma sotterraneo, con pareti e soffitto di forte spessore e porta blindata, nel quale le banche custodiscono i valori proprî o affidati loro dai clienti (cassettisti) e le riserve di metalli preziosi (è detta anche, nel linguaggio corrente ...
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occhettiano
s. m. e agg. Seguace e sostenitore della linea politica di Achille Occhetto, già segretario del Partito comunista italiano e fondatore del Partito democratico della sinistra; relativo a Achille [...] che avanza, il riformismo che si coniuga con la radicalità e la radicalità che si congiunge con il riformismo, i valori e le carovane, fino alle recenti disquisizioni sulla fusione fredda che dovrebbe essere calda e l’acqua calda che dovrebbe essere ...
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possesso2
possèsso2 s. m. [dal lat. tardo possessus -us, der. di possidere «possedere», part. pass. possessus]. – 1. a. Nel linguaggio giur., potere di fatto che si esercita su una cosa, su un bene, [...] esclusive, ecc.); quest’accezione generica del termine è presente anche in diritto penale in espressioni quali p. ingiustificato di valori, p. ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli, p. abusivo di armi da fuoco, ecc.; nell’uso corrente: è ...
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occidentalcentrismo
s. m. Considerazione del mondo occidentale come centro degli interessi e degli equilibri internazionali. ◆ Dobbiamo riflettere sul senso dei nostri prodotti culturali e l’impatto [...] che essi hanno su quanti non condividono i nostri valori, ecco tutto. Rompere con l’«occidentalcentrismo», che ci fa prendere per norme universali di condotta il nostro comportamento «liberato». (Marina Valensise, Foglio, 21 dicembre 2007, p. 2).
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computabile
computàbile agg. [dal lat. computabĭlis]. – Che si può computare; di cui si può o si deve tener conto: periodo di servizio militare c. ai fini della pensione. In logica matematica e in informatica [...] naturali) che si può calcolare effettivamente, cioè per la quale esiste un procedimento che permette di determinarne i valori; con sign. più concreto si dicono computabili quelle funzioni che, in linea di principio, possono essere calcolate con ...
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decile1
decile1 s. m. [der. del lat. decem «dieci»]. – In statistica, ciascuno dei 9 valori che, in una distribuzione di dati disposti in ordine crescente o decrescente, dividono la distribuzione stessa [...] in 10 parti di frequenza uguale ...
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standard
stàndard s. m. [dall’ingl. standard 〈stä′ndëd〉, che è dal fr. ant. estendart «stendardo»]. – 1. Livello, grado, tenore normale: lo s. di vita di un paese, di una famiglia; s. culturale, professionale [...] quadratico medio della media), errore che permette di valutare di quanto può essere errata una media di misure rispetto al valore reale; la deviazione s. (v. deviazione, n. 2 d), o deviazione tipica, permette invece di valutare la variabilità di una ...
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Valori
Loredana Sciolla
Il concetto di valore
Il termine 'valore' è usato abitualmente nel linguaggio ordinario in due significati diversi, ma interscambiabili. In un primo significato qualsiasi cosa sia ritenuta oggettivamente importante...
valori
Margherita Zizi
Gli ideali che orientano le nostre scelte morali
Valori sono i princìpi che i singoli individui o una collettività considerano superiori o preferibili. Essi vengono utilizzati come criterio per giudicare o valutare...