emina1
emina1 s. f. [dal lat. hemina, gr. ἡμίνα, der. di ἡμι- «mezzo1»]. – 1. Antica unità di misura italica e romana di capacità, pari a litri 0,273, e cioè a ½ sestario (donde il nome). 2. Unità di [...] misura piemontese di capacità per aridi, oggi non più in uso, con valori varî, tra 29 litri circa e 7,30 litri, da luogo a luogo. ...
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estrapolazione
estrapolazióne (o extrapolazióne) s. f. [tratto da interpolazione con sostituzione del pref. estra- (o extra-) a inter-]. – 1. Estensione, per analogia, di concetti o problemi da un campo [...] parte estrapolata); in filologia è usato in contrapp. a interpolazione. 3. In matematica, procedimento che permette di estendere i valori di una funzione data al di là dei limiti nei quali è conosciuta: è applicato spec. in statistica per determinare ...
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sublimare
(ant. soblimare) v. tr. [dal lat. tardo sublimare, der. di sublimis «sublime»; il sign. chimico viene dal lat. mediev. degli alchimisti]. – 1. a. ant. o raro. Elevare, innalzare a grandi onori, [...] che subisce tale processo: a temperatura ambiente la canfora sublima facilmente. ◆ Part. pass. sublimato, anche come agg.: valori, sentimenti sublimati; pulsioni sublimate, in psicanalisi; sostanze sublimate, in fisica e in chimica. Per l’uso come s ...
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u, U
s. f. o m. (radd. sint.). – Ventesima lettera dell’alfabeto latino, che ha con la lettera V la stessa origine dall’alfabeto fenicio, e anche una storia comune fino a tempi molto vicini ai nostri. [...] e seguita da vocale; anche in tale posizione, però, si danno alcuni casi in cui u può avere l’uno o l’altro valore secondo le parole, e altri in cui u è sempre vocale o sempre semiconsonante. È sempre semiconsonante in principio di parola davanti a ...
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neopaganesimo
neopaganéṡimo s. m. [comp. di neo- e paganesimo]. – Termine usato polemicamente dopo la prima guerra mondiale per designare tendenze caratteristiche della società contemporanea (soprattutto [...] dei principî etico-religiosi cristiani, aspetti peculiari del mondo pagano: per es., l’esaltazione eccessiva dei valori naturali (nelle relazioni sessuali, nel matrimonio, nella famiglia, nei rapporti economici, nell’arte, ecc.), la concezione ...
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estremo
estrèmo (ant. strèmo, letter. ant. extrèmo) agg. e s. m. [dal lat. extremus, superl. di exter o extĕrus «che sta fuori»]. – 1. agg. a. Che è o rappresenta il termine ultimo, in senso locale o [...] di essa (mentre il secondo e il terzo sono detti medî). In una funzione, è detto e. superiore o e. inferiore quel numero reale rispetto al quale tutti i valori della funzione sono, rispettivam., inferiori o superiori. ◆ Avv. estremaménte (v.). ...
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fiche
〈fiš〉 s. f., fr. [propr. «piolo, perno, spina», «rondella o pezzetto di metallo, gettone, schedina»; der. di ficher che è il lat. *figicare (v. ficcare)]. – 1. Nel gioco delle carte e della roulette, [...] gettone. 2. Scheda, in genere. 3. Nel linguaggio banc., distinta dei titoli o valori contrattati, che si scambiano gli agenti di cambio durante la seduta di borsa a prova dell’operazione di compravendita conclusa. Anche, l’analogo foglietto redatto ...
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mesoconchia
meṡoconchìa s. f. [comp. di meso- e gr. κόγχη «nicchia»]. – In antropologia fisica, carattere morfometrico, largamente rappresentato in tutte le razze umane, dato dal rapporto tra l’altezza [...] e la larghezza dell’orbita oculare (compreso tra i valori di 76,0 e 84,9). ...
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oltranzista
s. m. e f. e agg. [der. della locuz. avv. a oltranza] (pl. m. -i). – Chi si comporta con oltranzismo, chi è sostenitore, spec. in politica, di posizioni intransigenti, radicali, estremiste: [...] un o., una o.; un gruppo di oltranzisti. Come agg.: posizioni, soluzioni o.; gruppi o.; un conservatore oltranzista. Il termine è usato anche come sinon. di estremista, o, talora, con i valori del fr. ultra (v. ultra2). ...
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volonta
volontà (ant. volontade e volontate) s. f. [lat. voluntas -atis, dal tema vol- delle forme volo, volui di velle; v. volere2]. – 1. La facoltà e la capacità di volere, di scegliere e realizzare [...] (l’espressione appartiene anche al linguaggio com., nel quale è per lo più adoperata e intesa nel suo sign. più ovvio). f. Con valore più concr., ciò che si vuole o è voluto da altri: sia fatta la v. di Dio; se ... non mi assente Premio miglior ...
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Valori
Loredana Sciolla
Il concetto di valore
Il termine 'valore' è usato abitualmente nel linguaggio ordinario in due significati diversi, ma interscambiabili. In un primo significato qualsiasi cosa sia ritenuta oggettivamente importante...
valori
Margherita Zizi
Gli ideali che orientano le nostre scelte morali
Valori sono i princìpi che i singoli individui o una collettività considerano superiori o preferibili. Essi vengono utilizzati come criterio per giudicare o valutare...