nichilismo
(non com. nihilismo) s. m. [dal fr. nihilisme, der. del lat. nihil «niente»]. – In filosofia, termine introdotto, nella forma ted. Nihilismus, negli ultimi decennî del sec. 18° all’interno [...] cultura occidentale greco-cristiana, e insieme la denuncia di questa decadenza e la distruzione teorica e pratica dei valori della tradizione. Per estens., e al di fuori di contesti filosofici, il termine definisce in tono polemico atteggiamenti ...
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corazzato
agg. [part. pass. di corazzare]. – Armato di corazza, munito di corazza o di altro elemento protettivo: guerrieri c.; mezzi c., carri armati e altri mezzi bellici blindati; truppe c., unità, [...] parti della nave: ponte c.); camera c., o blindata, la camera di sicurezza degli istituti di credito, per la custodia dei valori (v. camera, n. 2); porta c., porta munita di specifiche corazzature contro i varî mezzi di effrazione meccanica e termica ...
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portavalori
portavalóri s. m. e f. e agg. [comp. di portare e valore]. – 1. s. m. e f. Persona che, presso banche, agenzie di credito o altri enti, ha il compito di trasportare valori, cioè denaro contante, [...] assegni, titoli di credito, ecc. 2. agg. Di contenitore, o di veicolo, destinato al trasporto di valori: borsa, furgone portavalori. ...
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margine
màrgine s. m. (ant. f.) [lat. margo -gĭnis, m. e f.]. – 1. a. La parte estrema ai due lati, o tutto intorno, di una superficie qualsiasi: i m. della vallata, della foresta, di un lago; arrivare [...] . M. di garanzia, il deposito supplementare in denaro o in titoli che gli operatori a termine in merci o in valori mobiliari sono chiamati a effettuare in caso di variazioni sfavorevoli di prezzo, per integrare il deposito di garanzia costituito a ...
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decade
dècade s. f. [dal lat. tardo decas -ădis, gr. δεκάς -άδος]. – 1. Complesso di dieci cose (v. anche deca), raram. di dieci persone. In partic.: a. In elettrotecnica e in elettronica, d. di resistori, [...] decade. d. Spazio di dieci anni, decennio: nell’ultima d. del secolo scorso. 3. Nel linguaggio scient. e tecn., intervallo di valori numerici i cui estremi stiano tra loro nel rapporto di 1 a 10; il termine è particolarm. usato in elettronica e nella ...
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staio
stàio (ant. staro) s. m. [lat. sextarius: v. sestario] (pl. gli stai, le stàia, ant. le stàiora, da cui si è avuto anche un sing. retroformato stàioro). – 1. a. Unità di misura di capacità per [...] due opere tanto egregie fu donato dal publico dua staiora di terra per ciascuno (Machiavelli). 3. Anticam., misura di superficie con valori variabili da luogo a luogo: ad Alessandria valeva 392,99 m2 (s. piccolo) e 589,49 m2 (s. grande); a Novara ...
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sicurezza
sicurézza s. f. [der. di sicuro]. – 1. a. Il fatto di essere sicuro, come condizione che rende e fa sentire di essere esente da pericoli, o che dà la possibilità di prevenire, eliminare o rendere [...] di s., data in locazione da banche o altri istituti, per conservarvi valori (v. cassetta, n. 1 b); chiusura di s., con speciale circuito quando l’intensità di corrente supera un determinato valore (sempre in elettrotecnica, sono detti di s. numerosi ...
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polidromo
polìdromo agg. [comp. di poli- e -dromo]. – In matematica, di ogni funzione (in partic., di variabile complessa) che, per una scelta generica della o delle variabili indipendenti, assume più [...] in genere, funzioni polidrome; è invece di uso frequente in fisica, per qualificare il potenziale scalare, a infiniti valori, dei campi non conservativi, in contrapp. al potenziale a valore ben definito (potenziale monodromo) dei campi conservativi. ...
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positivo
poṡitivo agg. [dal lat. tardo positivus, propr. «che viene posto» (usato soprattutto nel sign. grammaticale), der. di ponĕre «porre», part. pass. posĭtus]. – 1. In generale, che è posto come [...] , su una prova, un’opera, un lavoro fatto, un’iniziativa o un progetto, ecc.); una critica p., che afferma il valore, il pregio di qualcuno o di qualche cosa, che ne riconosce obiettivamente i meriti. c. Vantaggioso, utile a un determinato scopo ...
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temperatura
s. f. [dal lat. temperatura «mescolanza in giusta misura (di caldo e freddo, umido e secco)», der. di temperare (v. temperare); nei sign. ant. del n. 2 è tratto direttamente da temperare]. [...] rilevata la mattina, al risveglio e a digiuno, in condizioni di neutralità termica (ossia senza avvertire caldo né freddo); con valore assol., nell’uso fam., febbre leggera: ha un po’ di t., qualche linea di temperatura. c. In chimica biologica: t ...
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Valori
Loredana Sciolla
Il concetto di valore
Il termine 'valore' è usato abitualmente nel linguaggio ordinario in due significati diversi, ma interscambiabili. In un primo significato qualsiasi cosa sia ritenuta oggettivamente importante...
valori
Margherita Zizi
Gli ideali che orientano le nostre scelte morali
Valori sono i princìpi che i singoli individui o una collettività considerano superiori o preferibili. Essi vengono utilizzati come criterio per giudicare o valutare...