Fabio Rossi
pensare. Finestra di approfondimento
Modi di pensare - Vi sono vari modi di esercitare l’attività del pensiero. P. è il verbo più generico e ha una molteplicità di sign., il più com. dei quali [...] tutti gli usi di p., e questo è evidente, per es., nelle interrogative introdotte da che, dal valore quanto mai generico: che darmi una risposta. Ma anche in questo caso nessun sinon. può sostituire p. in tutti gli usi, per es. in un caso come il ...
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perché [grafia unita di per che]. - ■ cong. 1. [in prop. interr. dirette o indirette, per chiedere il motivo per cui si verifica un dato fatto, o anche lo scopo per cui si fa qualcosa: p. non siete venuti [...] momento che, (ant.) dappoiché, dato che, giacché, in quanto (che), per il fatto che. 3. [con valore causale, ma in funzione di pron. relativo: non c'era motivo p. se ne andasse così all'improvviso] ≈ per cui, per il quale. 4. [come cong. finale, per ...
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protestare [dal lat. tardo protestari "attestare, dichiarare pubblicamente", der. di testari "attestare", col pref. pro-¹] (io protèsto, ecc.). - ■ v. tr. 1. [esprimere apertamente e con fermezza una propria [...] e sim., seguito anche da prop. oggettiva implicita o esplicita: p. la propria innocenza; protestava di non saperne nulla, che non v. rifl. [affermare di essere, con valore copulativo: p. innocente; p. devoto ammiratore di qualcuno] ≈ ↓ dichiararsi, ...
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Fabio Rossi
volere. Finestra di approfondimento
Avere un desiderio - V. è un verbo dall’area semantica molto estesa, che va dall’avere un desiderio di qualcosa al formulare un ordine. Per questo ha numerosi [...] ch’io narri il mio sogno, sono pronto a servirli (P. Borsieri); egli persisteva ad agognare l’amore nelle forme del con un ordine o un divieto), mentre gli altri quattro sono di valore più attenuato e alludono a intenti futuri, benché di solito più ...
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prezzo /'prɛt:so/ s. m. [lat. prĕtium]. - 1. (econ.) [equivalente in unità monetarie di un bene, di un oggetto, di un servizio e sim.: p. di acquisto, di un divano] ≈ costo. ‖ valore. ● Espressioni: tirare [...] qualità intrinseche e, quindi, che ha generalm. un costo elevato: merce di p.] ≈ [→ PREZIOSO agg. (1. a)]. 2. (fig.) [qualsiasi per ottenere un risultato: la morte di molti soldati è stato il p. della vittoria] ≈ scotto (da pagare). ‖ pegno. ▲ Locuz. ...
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dire (ant. dicere /'ditʃere/) [lat. dicĕre] (pres. dico, dici [ant. o pop. di'], dice, diciamo, dite, dìcono; imperf. dicévo, ecc.; pass. rem. dissi, dicésti, ecc.; fut. dirò, ecc.; condiz. dirèi, ecc.; [...] e si trova infatti per lo più in contesti in cui il valore letterale delle parole è fondamentale (sentenze, atti e sim.) o : il cardinal del Monte con la propria voce pronunciò il decreto (P. Sarpi); – Non posso essere vostra mai! – e pronunciò queste ...
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volere² [dal lat. ✻volere, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo'], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, voléte, vògliono [...] ch’io narri il mio sogno, sono pronto a servirli (P. Borsieri); egli persisteva ad agognare l’amore nelle forme del con un ordine o un divieto), mentre gli altri quattro sono di valore più attenuato e alludono a intenti futuri, benché di solito più ...
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piuttosto /pju't:ɔsto/ (ant. più tosto) [grafia unita di più tosto]. - ■ avv. 1. [in misura maggiore: in questa regione piove p. d'estate che d'inverno] ≈ (di) più, più spesso. ‖ particolarmente. ↔ (di) [...] (fam.) assolutamente, per niente. 3. [con più piacere: "Vuoi una birra?" "Prendo p. un caffè"] ≈ di preferenza, meglio, più volentieri, preferibilmente. 4. [con valore avversativo-oppositivo rispetto a quanto detto in precedenza e sim.: non prendo la ...
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postumo /'pɔstumo/ [dal lat. postŭmus, der. dipost "dopo", con valore di superl. ("ultimo")]. - ■ agg. 1. [che si compie in ritardo: pentimento p.] ≈ (non com.) intempestivo, tardivo. ‖ inutile. ↔ immediato, [...] ., alterazione che permane a seguito di una malattia: soffrire i p. di una bronchite] ≈ conseguenza, effetto, reliquato, ripercussione, che permane a seguito di una situazione di disagio: i p. di una crisi economica] ≈ coda, conseguenza, eco, ...
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pregio /'prɛdʒo/ s. m. [lat. prĕtium, da cui anche prezzo]. - 1. [considerazione positiva di una persona] ≈ conto, credito, fama, prestigio, stima. ↔ discredito, disistima. ↑ disprezzo. ● Espressioni: [...] costituisce motivo di apprezzamento: p. letterari, artistici; a Gianni riconosco molti p.; il p. dell'appartamento è la vista sul mare] ≈ dote, merito, numero, preziosità, privilegio, punto di forza, qualità, valore, virtù. ↔ debolezza, difetto, neo ...
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p-value
p-value o valore p, in statistica, valore sotto il quale i dati ricavati da un test statistico conducono al rifiuto dell’→ ipotesi nulla. Nella pratica, anziché fissare in anticipo il livello di significatività α, che corrisponde alla...