citta
città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis «condizione di civis» e «insieme di cives»; al sign. di «aggregato di abitazioni» la parola giunse per metonimia, sostituendo urbs]. – 1. a. Centro [...] l’uso destinando gli aumenti di valore delle aree alla realizzazione di servizî collettivi , che ha indicato dapprima il villaggio fondato a questo scopo nel Nebraska dal p. E. J. Flanagan, riconosciuto come municipio nel 1934). d. Per antonomasia ...
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terzizzare
v. tr. Rendere terzo, equidistante dai due schieramenti politici contrapposti. ◆ Quest’ultima ipotesi, in realtà, è quella ben più dotata di concretezza e di attualità politica: influenzare [...] «girotondina» sia, soprattutto, da ogni tentazione alternativa. Insomma, «terzizzandolo». E come non vedere, in questo quadro, il valore di un riferimento come quello del primo Cittadino della Repubblica? (Rina Gagliardi, Liberazione, 2 gennaio 2005 ...
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fenomenologizzarsi
v. intr. pron. Manifestarsi e realizzarsi nelle varie espressioni fenomeniche della realtà. ◆ Questo, che il filosofo Elio Franzini chiama «l’altra ragione», è qualcosa di diverso [...] delle stesse. Questa «altra ragione» ha un valore fondativo e paradigmatico, ma si fenomenologizza nelle diverse della vita». (Pierluigi Panza, Corriere della sera, 11 dicembre 2007, p.49).
Derivato dal s. f. fenomenologia con l’aggiunta del ...
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secco
sécco agg. e s. m. [lat. sĭccus] (pl. m. -chi). – 1. agg. a. Privo d’acqua, di umidità, di umore, spec. con riferimento a condizioni atmosferiche: aria s., vento s., tempo s., non piovoso, con [...] e il miagolio di una pallottola, qualche metro sopra alle nostre teste (P. Levi); l’albero si è abbattuto al suolo con uno schianto s.; corso all’atto della quotazione. 3. s. m. Con valore neutro: a. Stato secco dell’atmosfera, clima caldo e asciutto ...
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oscuro
agg. [dal lat. obscurus]. – 1. a. Privo o scarso di luce, non illuminato (è in genere il contrario di chiaro): un cielo o. e nuvoloso; vicoli o.; in un o. corridoio; una stanza molto o. (più com. [...] , difficile da capire: uno scrittore, un saggista o.; con valore avverbiale: parlare, scrivere oscuro. Anche, indeterminato, vago, misterioso: aveva anche, oscuramente, vergogna di se stesso (P. Levi); parlare, esprimersi oscuramente, in modo ...
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trino
agg. e s. m. [dal lat. trinus, der. di tres «tre»]. – 1. agg. a. Che consiste di tre persone o enti o elementi, triplice; nell’uso com., solo con riferimento al mistero teologico della Trinità: [...] e uno, Che nel mio seme se’ tanto cortese!» (Dante). b. In agraria, e in marina, lo stesso che trinato2. 2. s. m. In numismatica, moneta perugina del sec. 15° del valore di tre denari, che porta impressi il grifo, insegna della città, e una grande ...
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efficientamento
s. m. Nel linguaggio burocratico e aziendale, l'azione, il fatto di rendere efficiente. ◆ Non si fa del disfattismo viscerale dicendo che una parte consistente dell’opinione pubblica [...] delle spese per la bolletta energetica; incremento del valore dell'immobile; riduzione dei costi di esercizio; incremento 4 luglio 2014).
Derivato dal v. efficientare.
Già attestato nella Repubblica del 23 settembre 1990, p. 46, Settimana finanziaria. ...
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hate speech
loc. s.le m. Espressione di odio rivolta, in presenza o tramite mezzi di comunicazione, contro individui o intere fasce di popolazione (stranieri e immigrati, donne, persone di colore, omosessuali, [...] un fatto molto o abbastanza grave, ma uno su dieci (il valore sale nei giovani con bassa scolarità) lo ritiene normale. Il 73 discorso’).
Già attestato, nella forma hate-speech, nella Repubblica dell’8 gennaio 2007, p. 35, Cultura (Giancarlo Bosetti). ...
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petaloso
agg. Provvisto di petali; pieno di petali. ◆ «Petaloso». Mai sentita questa parola? Probabilmente no, a meno che non vi chiamiate Matteo, o non siate un suo compagno di classe o la sua maestra. [...] inventato da un bambino di terza elementare — ha assunto un valore molto speciale, visto che l’Accademia della Crusca l’ha del suffisso -oso.
Già attestato in Panorama, febbraio 1991, p. 117 (Michele Serra): «I fiori di Sanremo sono iperrealisti: ...
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restanza
(Restanza) s. f. 1. In senso proprio e figurato, ciò che resta e permane; anche, ciò che avanza o non si consuma. 2. Negli studi antropologici, con particolare riferimento alla condizione problematica [...] Pino Aprile, Giù al Sud. Perché i terroni salveranno l’Italia, 2011, p. 194) • [tit.] La “restanza” della fede [testo] Partendo da che regge all’urto del cambiamento. Il che non ha un valore minimale, ma esprime appunto la linea di forza su cui stare, ...
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p-value
p-value o valore p, in statistica, valore sotto il quale i dati ricavati da un test statistico conducono al rifiuto dell’→ ipotesi nulla. Nella pratica, anziché fissare in anticipo il livello di significatività α, che corrisponde alla...