vivere
vìvere v. intr. [lat. vīvĕre] (pass. rem. vissi [ant. vivètti o vivéi], vivésti, ecc.; fut. vivrò [ant. viverò], ecc.; condiz. vivrèi [ant. viverèi], ecc.; part. pass. vissuto [ant. visso e vivuto]; [...] relative al tempo in cui si vive: il commediografo latino P. Terenzio visse nel 2° sec. a. C.; gli scrittori quale Vivesi qui ma non sen vien satollo (Dante). e. Con valore non diverso da essere o stare, in espressioni come: vivi tranquillo, ...
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polpettone
polpettóne s. m. [accr. di polpetta]. – 1. Vivanda a base di carne tritata (raram. di pesce), impastata con ingredienti varî, fritta oppure cotta in umido o anche lessa; le si dà la forma [...] , disorganici, non ben amalgamati tra loro, e quindi pesante, noioso, di scarsissimo valore: non andare a vedere quel film: è un p.!; non riesco a finire di leggere questo p. di romanzo. 3. fig., tosc. Sgridata, severo rimprovero (v. polpetta, n. 3 ...
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picca1
picca1 s. f. [da una radice *pikk- «punta», di origine onomatopeica, da cui anche picco1 e picco2]. – 1. a. Arma bianca dell’antica fanteria, costituita da una robusta asta di legno, lunga da [...] delle compagnie di picchieri, distinte in p. armate e p. secche a seconda che i picchieri indossassero b. Misura di lunghezza, in uso spec. nei sec. 16° e 17°, di valore variabile da luogo a luogo, compreso in genere tra i 5 e gli 8 metri: ...
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pensante
agg. [part. pres. di pensare]. – Che pensa, che ha l’uso del pensiero, che ha la facoltà di pensare: l’uomo è un essere p.; nel linguaggio filos., il soggetto p. (o, con valore di sost., il [...] facoltà di pensiero in modo particolarmente attivo e originale: la gioventù p. di tutta Italia (Mazzini); testa p., uomo di pensiero, ricco di idee: è una delle teste p. del partito, uno dei rappresentanti intellettualmente e culturalmente più validi ...
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piccolo2
pìccolo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – Nome (anche pìcciolo) dato al denaro ridotto di peso e di valore, quando nel medioevo furono coniati i primi denari grossi; al nome generico [...] spesso unito quello del luogo di emissione (p. di Malta; p. napoletano, perugino, siciliano, ecc.) o dei principi che lo facevano battere (p. malatestiano), o designazioni varie derivate dalla lega (p. bianco) o da altre circostanze dell’emissione ...
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dieresi
dïèreṡi s. f. [dal lat. tardo diaerĕsis, gr. διαίρεσις, propr. «divisione, separazione», der. di διαιρέω «disgiungere»]. – 1. a. In fonetica, la divisione di un gruppo vocalico nel corpo di una [...] v.), e nelle trascrizioni fonetiche di questo Vocabolario, dove ha valori diversi da vocale a vocale (ä, ë, ï, (es. echiina 〈eki-ìna〉); 2) se la i è preceduta da qu o da uno dei gruppi p, b, t, d, c, g, f, v + l, r, oppure è preceduta da una ...
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sacrificare
(ant. o region. sagrificare) v. tr. [dal lat. sacrificare, comp. di sacrum «rito sacro» e -ficare, dal tema di facĕre «fare»] (io sacrìfico, tu sacrìfichi, ecc.). – 1. a. Nelle religioni [...] di Cristo: sacrificò dunque la mattina appresso Fra Baldassare (P. S. Pallavicino). c. Per estens., assol., dimostrare apertamente, e anche ostentatamente, devozione e ammirazione per un valore ideale, o attaccamento e dedizione a un proposito: s ...
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perfezionare
v. tr. [der. di perfezione] (io perfezióno, ecc.). – 1. a. Condurre a compimento, portare o avvicinare allo stato di perfezione: p. un lavoro; p. un contratto (v. perfezione). b. Apportare [...] migliorarla, di affinarla: p. una macchina, un motore, uno strumento; p. un metodo, una tecnica; devi ancora p. il tuo stile. : perfezionarsi nell’esercizio del bene, della virtù. Con valore intr.: negli ultimi anni la tecnologia dei computer si è ...
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portanza
s. f. [der. di portare]. – 1. In genere, capacità massima di carico. Nella tecnica delle costruzioni, p. di una struttura di fondazione, e in partic. p. di un palo o di una palificata di fondazione, [...] è il massimo valore del carico (peso delle strutture sovrastanti) che il palo o la palificata è in grado di nell’involucro, data dal prodotto del volume dell’involucro per la p. statica specifica del gas sostentatore (pari alla differenza tra il ...
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prosatore
proṡatóre s. m. (f. -trice) [der. di prosare]. – Scrittore di opere in prosa: un valente, un elegante p.; i migliori p. moderni; un p. modesto, di scarso valore; i p. dell’Ottocento; Boccaccio [...] p. (contrapp. a Boccaccio poeta), per indicare la sua produzione in prosa. ...
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p-value
p-value o valore p, in statistica, valore sotto il quale i dati ricavati da un test statistico conducono al rifiuto dell’→ ipotesi nulla. Nella pratica, anziché fissare in anticipo il livello di significatività α, che corrisponde alla...