q, Q
(cu o qu) s. f. o m. – Sedicesima lettera dell’alfabeto latino. Nell’alfabeto fenicio e poi in quelli semitici indicava la consonante enfatica traslitterata nel presente Vocabolario come q (da altri [...] qu seguito da vocale diversa da u, nesso in cui la q ha l’identico valore del c duro 〈k〉 e la u è semiconsonante 〈u̯〉; sola eccezione è «questore», e della congiunzione que «e» nella sigla S. P. Q. R. (= Senatus PopulusQue Romanus). Senza punto, Q ...
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passato
agg. e s. m. [part. pass. di passare]. – 1. agg. a. Che è trascorso nel tempo, anteriore rispetto al momento attuale, al presente: il tempo p.; i secoli p.; nei giorni p. il tempo è stato bellissimo. [...] superato un determinato punto di riferimento, detto spec. di fluidi scorrenti: acqua p. (soprattutto in senso fig., con riferimento a cose ormai trascorse, che non hanno più valore o importanza, che non sono più efficaci e sim.: tutto questo è ormai ...
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ecosolidarieta
ecosolidarietà s. f. Atteggiamento, posizione che valorizza la tutela dell’ambiente e i princìpi di solidarietà umana. ♦ Insomma, si concretizza l'accordo con le regioni e già oggi partono [...] mette le mani avanti. (Eleonora Bertolotto, Repubblica, 8 aprile 2004, Napoli, p. 7) • Et voilà, il gioco è fatto! Se davvero volete cimentarvi viventi, animali e piante compresi, un valore proprio irriducibile al valore d'uso. Quanto alla terra, non ...
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preparazione
preparazióne s. f. [dal lat. praeparatio -onis]. – 1. a. In generale, il preparare, il prepararsi, nei varî sign. del verbo: O è preparazion che ne l’abisso Del tuo consiglio fai per alcun [...] in fase di preparazione). 2. a. non com. Preparativo: e a quest’effetto [di conquistare la Luna] fecero molte p. (Leopardi). b. Con valore concr., preparato (s. m.), sia in senso generico (sostanza, vivanda, ecc. che è stata manipolata e resa pronta ...
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plurale
agg. e s. m. [dal lat. pluralis, der. di plus pluris «più»]. – Che si riferisce a più persone o cose, che indica o esprime il concetto della molteplicità. È termine usato esclusivam. in linguistica [...] «io», o quando si vogliano considerare ascoltatori o lettori come partecipi del proprio ragionare. c. P. ellittico: l’estendere, al plurale, il valore semantico di una parola, comprendendovi anche una nozione affine, spesso di genere diverso (il ...
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patetico
patètico agg. [dal lat. tardo pathetĭcus, gr. παϑητικός, der. di πάϑος «sofferenza»] (pl. m. -ci). – 1. a. Di opera, situazione, episodio, atteggiamento e sim. che suscitano un sentimento di [...] , così da suscitare commiserazione; anche come sost., spec. nella locuz. fare il p.: smettila di fare il patetico!, o la patetica! b. Sostantivato con valore neutro, qualsiasi elemento o complesso di elementi che commuova o tenda a provocare ...
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presentare
preṡentare v. tr. [dal lat. tardo praesentare, der. di praesens -entis: v. presente1)] (io presènto, ecc.). – In genere, portare alla vista d’altri, mostrare. 1. Con compl. oggetto di cosa: [...] in modo che siano veduti da altri, offrire all’altrui vista: p. le armi, di militare che esegue il presentatarm (v.); la altra persona: permetta che mi presenti, sono ... b. Con valore di intr. pron., comparire, apparire per la prima volta: guarda ...
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purgazione
purgazióne s. f. [dal lat. purgatio -onis, der. di purgare «purgare»]. – 1. L’atto del purgare, del liberare, o anche del liberarsi, da impurità; il termine, raro o ant. in senso materiale, [...] come sinon. di purga o purgante): il medico ... mi diede una p. preparata con antimonio (Giannone); o per indicare, al sing. o somma pari al prezzo di acquisto del bene, o pari al valore dello stesso se l’acquisto è avvenuto a titolo gratuito); l’ ...
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pauroso
pauróso agg. [der. di paura]. – 1. Che ha paura, soprattutto come sentimento costante e abituale e per lo più irragionevole (contrario quindi di coraggioso, audace, e sim.): un bambino p.; non [...] e degli slavi (Giusti). 2. Con valore attivo, che mette, che incute paura: un mostro dall’aspetto p.; un p. precipizio; la parete del monte scendeva con un p. strapiombo; era una notte p.; fu assalito da immagini p.; anche di cose o fatti che destino ...
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pausa
pàuṡa s. f. [dal lat. pausa, connesso col gr. παῦσις «cessazione» o formato sull’imperat. aoristo παῦσαι «férmati» di παύω «cessare, far cessare»]. – 1. In genere, arresto, sosta, fermata: il bastardo [...] d’una minima, d’un quarto, d’un ottavo; i violini hanno una p. di due battute; segni di p. (o anche assol. pause), i segni che nella scrittura musicale indicano il valore delle pause da farsi. c. Nel linguaggio medico, pause del cuore, gli intervalli ...
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p-value
p-value o valore p, in statistica, valore sotto il quale i dati ricavati da un test statistico conducono al rifiuto dell’→ ipotesi nulla. Nella pratica, anziché fissare in anticipo il livello di significatività α, che corrisponde alla...