parente
parènte s. m. o f. [lat. parens -ĕntis «genitore» e nel lat. tardo anche «parente»; in origine, part. pres. di parĕre «partorire, generare»]. – 1. Persona unita ad altra da vincolo di parentela [...] p.; un p. di mia moglie; una p. di mio cugino; io e lui siamo p.; Mario è un mio p. oppure mi è p.; p. di (o in) primo, secondo, terzo grado; p. stretti, vicini, prossimi, lontani; siamo p. alla lontana, siamo mezzi p.; pp.? (Petrarca); E tu i cari p ...
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potenziale
agg. e s. m. [dal lat. tardo potentialis, der. di potentia «potenza»]. – 1. agg. a. Nel linguaggio filos., che concerne la potenza, che è in potenza (nel senso partic. per cui potenza si contrappone [...] . In fisica, grandezza introdotta inizialmente per i campi vettoriali conservativi, nei quali essa ha un valore univoco per ogni punto del campo (p. monodromo) e, per campi di forza, rappresenta l’energia potenziale (donde il nome) dell’ente unitario ...
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pesante
agg. [propr., part. pres. di pesare]. – 1. Che ha peso relativamente grande, che fa notevolmente sentire il suo peso (si oppone a leggero in quasi tutti gli usi): portare una valigia, un pacco [...] struttura architettonica o decorativa, che dà un’impressione di pesantezza: un p. edificio; palazzo dalle linee pesanti. g. In economia, di moneta con elevato valore intrinseco: franco p., è stato detto il nuovo franco francese (1960), equivalente a ...
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bello
bèllo agg. [lat. bĕllus «carino, grazioso», da *due-
nŭlus, dim. di duenos, forma ant. di bonus] (sing. m. bèl, pl. m. bèi, davanti a consonante seguita da vocale, e davanti a f, p, t, c, v, b, [...] qualche modo, com’è (o com’è stato, come sarà) possibile: ci siamo arrangiati alla bell’e meglio. ◆ Si rafforza spesso, con valore superlativo, in gran bello: ha dei gran begli occhi, fu una gran bell’idea; questo sì che è davvero un gran bel regalo ...
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simbolico
simbòlico agg. [dal lat. tardo symbolĭcus, gr. συμβολικός, der. di σύμβολον «simbolo»] (pl. m. -ci). – 1. Che ha natura e valore di simbolo: numeri, segni s.; il linguaggio s. della matematica; [...] un gesto s.; in partic., azioni s., quelle che hanno valore di simbolo, spec. nel rituale giuridico (soprattutto in quello primitivo o di Steinmetz, dal nome dell’elettrotecnico ted. Ch. P. Steinmetz 〈stàinmets〉, 1865-1923, che lo perfezionò), metodo ...
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povero
pòvero agg. [lat. pop. pauper -a -um per il lat. class. pauper -ĕris, comp. di paucus «poco» e parĕre «procacciare, produrre»: propr. «che produce poco» (detto prob., in origine, della terra)]. [...] una ragazza p.; è gente p.; le famiglie più p. della città; in posizione predicativa: essere p.; sono molto poveri; diventare p.; è nato, è vissuto, è morto p.; mala cosa nascer povero, il mio caro Renzo (Manzoni); rafforzato con valore superl ...
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poverta
povertà s. f. [lat. paupertas -atis, der. di pauper -ĕris «povero»]. – 1. a. Genericam., la condizione di chi è povero, di chi cioè scarseggia delle cose necessarie per una normale sussistenza: [...] ; regione arida a causa della grande p. d’acqua. b. Scarso valore, esiguità, limitatezza: scusa la p. del dono, dell’offerta; la domanda rivela la p. della sua cultura; p. di stile, di idee, di linguaggio; p. lessicale; p. d’ingegno, d’intelletto, di ...
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pittografia
pittografìa (o pictografìa) s. f. [dall’ingl. pictography, comp. del lat. pictus, part. pass. di pingĕre «dipingere», e -graphy «-grafia»]. – 1. Forma primitiva di scrittura, costituita da [...] astratto, diversi dai geroglifici, in quanto privi di valore puramente fonetico, e tali perciò da consentire la comunicazione di bisonte, alce e cervo, raram. corteccia d’albero. 2. Con valore concr., scritto, testo realizzati mediante pittografia: le ...
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parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha [...] hanno litigato e non si parlano più. In usi fam. e region., p. a qualcuno o a qualcuna e nel rifl. recipr. parlarsi, amoreggiare : Con valore e tono partic.: proprio lui si mette a p. d’arte (volendo dire che non se ne intende); non venirmi a p. ...
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pessimo
pèssimo agg. [dal lat. pessĭmus, affine a peior «peggiore»]. – Superl. di cattivo, che si alterna nell’uso con la forma regolare cattivissimo, da cui si distingue per avere, in genere, accezione [...] in p. rapporti. ◆ Avv. pessimaménte, in modo pessimo, nel peggiore dei modi, malissimo: ho passato pessimamente l’estate; è una macchina che funziona pessimamente; anticam. anche come semplice avverbio negativo con valore intensivo: pessimamente ...
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p-value
p-value o valore p, in statistica, valore sotto il quale i dati ricavati da un test statistico conducono al rifiuto dell’→ ipotesi nulla. Nella pratica, anziché fissare in anticipo il livello di significatività α, che corrisponde alla...