porco
pòrco s. m. [lat. pŏrcŭs] (pl. m. -ci). – 1. a. (f. -a) Nome pop. del maiale domestico (v. maiale): allevare, ingrassare il p.; un branco di porci; il p. grufola nel trogolo; fig., gettare le perle [...] a chi non le merita o non ne sa apprezzare il valore (reminiscenza evangelica, da Matteo 7, 6: neque mittatis margaritas vestras b. La carne del maiale macellato: un chilo di p.; il grasso del p.; p. salato, insaccato (più com., in questo senso, ...
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onda
ónda s. f. [lat. ŭnda]. – 1. a. Massa d’acqua che si solleva e si abbassa alternativamente sul livello di quiete (del mare, di un lago, ecc.), per effetto del vento o per altra causa (maree, ecc.), [...] del periodo, ampiezza dell’o. la differenza tra il valore massimo e il valore minimo della grandezza che oscilla (in senso fig., essere fenomeno, per lo più meccanico o elettrico; per es.: onde P, Q, R, S, T dell’elettrocardiogramma; onda dicrota ...
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porre
pórre (ant. pónere) v. tr. [lat. pōnĕre] (io póngo, tu póni, egli póne, noi poniamo [ant. pogn(i)amo], voi ponéte, essi póngono; pass. rem. pósi, ponésti, póse [ant. puòse], ponémmo, ponéste, pósero [...] una premessa; p. un mondo ideale oltre le apparenze sensibili; secondo gli idealisti, l’io pone l’oggetto. Analogam., in matematica, ammettere come dato, assumere, e, in partic., attribuire un valore a una variabile: il caso che si ottiene ponendo a ...
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marca1
marca1 s. f. [dal germ. marka «segno»]. – 1. a. Segno variamente impresso o applicato (mediante un timbro a secco o a inchiostro, oppure inciso, dipinto, stampato) su un oggetto per indicarne [...] validità a un atto: m. da bollo, carta valore di piccola dimensione, emessa dallo stato come strumento di imposizione così, in fonologia, la bilabiale sonora ‹b› di banca rispetto alla sorda ‹p› di panca, o, in morfologia, la -e e la -s che oppongono ...
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proprieta
proprietà (pop. propietà) s. f. [dal lat. propriĕtas -atis, der. di proprius «proprio»]. – 1. a. Qualità propria e particolare che un essere, un corpo, una sostanza (o anche una specie) ha [...] non dal proprietario ma dall’usufruttuario: per es., ipoteca su una nuda p.); in matematica finanziaria, nuda p. di un’obbligazione è il suo valore attuale. P. commerciale, diritto del commerciante che ha in locazione un immobile per l’esercizio ...
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portare
v. tr. [lat. pŏrtare, affine a porta «porta1» e a portŏs -us «porto3»] (io pòrto, ecc.). – 1. a. Reggere, sostenere su di sé un oggetto (o un peso qualsiasi), di solito mentre si compie un movimento, [...] 5 persone al massimo. In partic., e per lo più con valore estens., di parti del vestiario o d’altre cose che si si affianca in qualche caso anche quello di mostrare), in determinati casi: p. un nome celebre, illustre; l’opera porta il nome di tutti ...
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paradiso2
paradiṡo2 s. m. [dal lat. paradisus (che solo nel lat. tardo, della Chiesa, acquista le accezioni rimaste poi tradizionali), e questo dal gr. παράδεισος «giardino, parco», voce d’origine iranica: [...] del p. (spesso fig., cercare disperatamente ogni mezzo di aiuto, di protezione). Anche, talora, con valore collettivo, ambiente dove non si è graditi; avere qualche santo in p., godere della protezione di persona molto influente. d. Con riferimento ...
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paragone
paragóne s. m. [der. di paragonare]. – 1. Antico nome di una varietà di diaspro nero (oggi detta più spesso pietra di p., e scientificamente lidite) adoperata per saggiare l’oro, per determinarne [...] per giudicare delle loro somiglianze o diversità o per riconoscere quale sia il valore dell’una rispetto all’altra (sinon. quindi, in genere, di confronto, comparazione): se fai un p. tra le due offerte, vedrai che la mia è più vantaggiosa; mettere a ...
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posta1
pòsta1 s. f. [lat. pŏsĭta, part. pass. femm. di ponĕre «porre»; cfr. posto part. pass. e s. m.]. – 1. a. ant. Posto assegnato o stabilito per fermarsi temporaneamente o per stare definitivamente: [...] il servizio postale: levare, ritirare, timbrare la p.; distribuire la p.; p. in partenza, in arrivo. Con valore generico, corrispondenza, o anche singola lettera: c’è p. per me?; è molto che non ricevo p. da lui; riceviamo ogni giorno molta posta ...
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personalismo
s. m. [der. di personale1]. – 1. Termine filosofico designante, in generale, ogni concezione che affermi il valore primario della persona nella costituzione della realtà e nella formulazione [...] Ch.-B. Renouvier (1815-1903) che intendeva difendere il valore e la dignità della persona umana contro il panlogismo hegeliano e interessi più generali: peccare di p.; spesso al plur.: sciocchi, inutili, inopportuni p.; bisogna smetterla con i ...
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p-value
p-value o valore p, in statistica, valore sotto il quale i dati ricavati da un test statistico conducono al rifiuto dell’→ ipotesi nulla. Nella pratica, anziché fissare in anticipo il livello di significatività α, che corrisponde alla...