profumo
s. m. [der. di fumo, di formazione non ben chiara; in origine, la parola indicò prob. il suffumigio con sostanze odorose]. – 1. a. Esalazione odorosa gradevole, da sostanze naturali o preparate [...] adatto per uomo, per donna); un p. dozzinale. ◆ Dim. profumino, scherz., profumo gradevole di cibi e sim. (uhm, che profumino!; l’arrosto manda un profumino che risveglia proprio l’appetito); con valore antifrastico, alludendo a cattivi odori (senti ...
Leggi Tutto
piede
piède s. m. [lat. pes pĕdis, voce di origine indoeuropea]. – 1. a. Nell’anatomia dei vertebrati, l’ultimo segmento dell’arto posteriore dei tetrapodi (detto più propriam., in anatomia comparata, [...] articolo scritto coi piedi. 3. Preceduto da preposizioni, in locuz. che hanno talvolta valore avverbiale: a. A piedi, camminando: andare a p., fare un pezzo di strada a p.; restare a piedi, non riuscire a prendere un mezzo di trasporto (e, fig., non ...
Leggi Tutto
pregio
prègio s. m. [lat. prĕtium, da cui anche prezzo]. – 1. ant. Prezzo: dando ... per iscritto tutta la mercatantia e il p. di quella (Boccaccio); Ivi menzogne a vil p. si mercono (Poliziano). 2. [...] di vanto, che conferiscono valore: un oggetto di gran p.; un libro, un film, uno spettacolo di p.; p. letterarî, artistici; è una persona alla quale riconosco molti p.; ha sempre avuto il p. della sincerità, della modestia; il p. dell’appartamento è ...
Leggi Tutto
prole
pròle s. f. [dal lat. proles, comp. di pro-1 «avanti» e alĕre «alimentare, nutrire»]. – 1. a. L’insieme dei figli facenti parte di una famiglia: avere una p. numerosa; essere sposato con, senza [...] ; legittimazione della prole. Talora ha un senso più astratto, e non necessariamente collettivo: p. maschile, femminile; p. unica; altre volte invece assume valore concr. e determinato, in frasi scherz., di tono enfatico: purtroppo hanno accettato l ...
Leggi Tutto
pieno1
pièno1 agg. [lat. plēnus (della stessa radice di implere, complere, che è anche nel gr. πλέως «pieno», πίμπλημι «riempire», ecc.)]. – 1. a. Che contiene tutto quello che può contenere: un sacco [...] gran quantità (assol., fare il p., bere troppo). d. Il massimo importo che un assicuratore s’impone di non superare per ciascuna assicurazione di una determinata categoria di rischi; anche, il limite massimo di valore che un assicuratore è disposto a ...
Leggi Tutto
popolo1
pòpolo1 (ant. pòpulo) s. m. [lat. pŏpŭlus]. – 1. a. Il complesso degli individui di uno stesso paese che, avendo origine, lingua, tradizioni religiose e culturali, istituti, leggi e ordinamenti [...] voce di Dio (v. vox populi vox dei). 5. a. Sempre con valore generico, quantità di gente, moltitudine, folla: strade piene di p.; passare tra due ali di p.; un accorrere di p.; un gran concorso di popolo. Anticam., in molte locuz. nelle quali oggi si ...
Leggi Tutto
perdere
pèrdere v. tr. [lat. perdĕre, comp. di per-1, indicante deviazione, e dare «dare»] (pass. rem. pèrsi o perdètti [meno com. perdéi], perdésti, pèrse o perdètte [meno com. perdé], perdémmo, perdéste, [...] la compagnia, e sim., di una persona, in seguito a cause varie: p. un amico, perché è morto, o si è allontanato, o anche perché ), seguito dalla prep. di, con valore tra partitivo e di limitazione, scemare, diminuire: p. d’autorità, di prestigio, di ...
Leggi Tutto
porco
pòrco s. m. [lat. pŏrcŭs] (pl. m. -ci). – 1. a. (f. -a) Nome pop. del maiale domestico (v. maiale): allevare, ingrassare il p.; un branco di porci; il p. grufola nel trogolo; fig., gettare le perle [...] a chi non le merita o non ne sa apprezzare il valore (reminiscenza evangelica, da Matteo 7, 6: neque mittatis margaritas vestras b. La carne del maiale macellato: un chilo di p.; il grasso del p.; p. salato, insaccato (più com., in questo senso, ...
Leggi Tutto
onda
ónda s. f. [lat. ŭnda]. – 1. a. Massa d’acqua che si solleva e si abbassa alternativamente sul livello di quiete (del mare, di un lago, ecc.), per effetto del vento o per altra causa (maree, ecc.), [...] del periodo, ampiezza dell’o. la differenza tra il valore massimo e il valore minimo della grandezza che oscilla (in senso fig., essere fenomeno, per lo più meccanico o elettrico; per es.: onde P, Q, R, S, T dell’elettrocardiogramma; onda dicrota ...
Leggi Tutto
porre
pórre (ant. pónere) v. tr. [lat. pōnĕre] (io póngo, tu póni, egli póne, noi poniamo [ant. pogn(i)amo], voi ponéte, essi póngono; pass. rem. pósi, ponésti, póse [ant. puòse], ponémmo, ponéste, pósero [...] una premessa; p. un mondo ideale oltre le apparenze sensibili; secondo gli idealisti, l’io pone l’oggetto. Analogam., in matematica, ammettere come dato, assumere, e, in partic., attribuire un valore a una variabile: il caso che si ottiene ponendo a ...
Leggi Tutto
p-value
p-value o valore p, in statistica, valore sotto il quale i dati ricavati da un test statistico conducono al rifiuto dell’→ ipotesi nulla. Nella pratica, anziché fissare in anticipo il livello di significatività α, che corrisponde alla...