consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) [...] , si dànno due casi: o tutt’e due conservano il loro pieno valore (per es. u e i nell’ital. suino ‹su-ìno›), o in paglia, aglio), m, n, n’ (scritta gn come in gnocco, pegno), p, r, s sorda (di sano, sportello, casa), ∫ (cioè s sonora, non distinta ...
Leggi Tutto
scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o [...] ordine crescente o decrescente di altezza e, per estens., di età, di valore, ecc.: mettere, disporre a s.; ha quattro figli, tutti a s diverse città commercianti, da noi dette le s. del Levante (P. Verri); fare scala, lo stesso che fare scalo, ossia ...
Leggi Tutto
premiare
v. tr. [dal lat. tardo praemiare, der. di praemium «premio»] (io prèmio, ecc.). – Concedere (e in qualche caso anche conferire, consegnare) un premio, come riconoscimento di un particolare merito; [...] opere, i quadri) che hanno vinto il concorso; p. un film per la sceneggiatura, per la regia, ecc.; p. il cavallo vincente; p. il valore, il coraggio di qualcuno (o p. qualcuno per il suo valore, per il coraggio dimostrato). Più genericam., compensare ...
Leggi Tutto
v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante [...] (per es., provare, lat. probare), e in alcune voci anche di p latina tra vocali o tra vocale e r (per es., ricevere, lat. v oppure M̅ il vettore stesso; in logica matematica, V indica il valore di verità vero (contrapp. a F che sta per falso). Nel ...
Leggi Tutto
poziore
pozióre agg. [dal lat. potior -oris, compar. di potis «che può, potente»]. – 1. Propr., migliore, preferibile; si usa spec. nel linguaggio giur.: titolo p., preferenziale; credito p., che ha [...] precedenza su altri, che dev’essere soddisfatto prima di altri. 2. In statistica, data una seriazione, si dice valorep. un valore, cioè un elemento della seriazione, che, moltiplicato per il numero di volte che compare nella seriazione stessa, dà ...
Leggi Tutto
plasticita
plasticità s. f. [der. di plastico1]. – In genere, l’essere plastico; qualità, caratteristica di ciò che è plastico. 1. Nel linguaggio tecn., la proprietà di un materiale solido di deformarsi [...] acqua presenti nel terreno stesso, oltre che dalla sua struttura); limite di p., uno dei tre indici di Atterberg (v. limite, n. 2 a numero di provini del terreno, ed è espresso dal valore del corrispondente contenuto percentuale in acqua. 2. In ...
Leggi Tutto
peggiorativo
agg. [der. di peggiorare]. – Che è atto a far peggiorare, che introduce peggioramenti: emendamenti p. del testo di legge; provvedimenti p. della situazione politica. In linguistica, alterazione [...] riferimento non alla forma di una parola ma all’uso che se ne fa e al valore che può acquistare in determinati contesti. In enigmistica, falso p., gioco della serie dei falsi derivati, consistente nel trovare una parola che sia soltanto in apparenza ...
Leggi Tutto
vuoto
vuòto (ant. o pop. vòto) agg. [lat. volg. *vocĭtus, da vacĭtus, part. pass. di un verbo *vacēre «vuotare», con la stessa radice di vacuus «vacuo, vuoto»]. – 1. a. Privo di contenuto, che non contiene [...] con un compl. che determina: parole vuote di senso; Vòto d’ogni valor, pien d’ogni orgoglio (Petrarca); vota d’affanno Visse l’umana stirpe ( elettrodinamica quantistica, secondo la teoria del fisico inglese P.A.M. Dirac (1902-1984), lo spazio vuoto ...
Leggi Tutto
portato
agg. e s. m. [part. pass. di portare]. – 1. agg. Ha in genere le varie accezioni del verbo, e conserva anche, in unione con l’ausiliare essere, la sua funzione verbale. Ha più propriam. valore [...] ., ai frutti della terra e delle piante. b. Con valore neutro, ciò che costituisce l’effetto, la conseguenza di qualche cosa: è questo, purtroppo, il p. dei tempi; il seicentismo fu l’ultimo p. d’una cultura e sapienza letterarie spinte al parossismo ...
Leggi Tutto
pero
però cong. [lat. per hoc «per questo»]. – 1. Cong. avversativa con valore analogo a ma, di cui è d’uso meno frequente avendo senso più decisamente avversativo: sarà faticoso, p. è bello; è un film [...] non bella p.; può darsi che non sia un genio, non vorrai negare p. che sia un gran lavoratore; aspettami a casa: se p. non sarò poi così male!; non è mica scemo, però! Talora con valore più prossimo a tuttavia, nondimeno (o con quello restrittivo di ...
Leggi Tutto
p-value
p-value o valore p, in statistica, valore sotto il quale i dati ricavati da un test statistico conducono al rifiuto dell’→ ipotesi nulla. Nella pratica, anziché fissare in anticipo il livello di significatività α, che corrisponde alla...