primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello [...] punto di vista etnologico risulta oggi priva di effettivo valore) a manifestazioni, costumi e modi di vita di popoli in Francia nel periodo romantico nell’ambito della rivalutazione del medioevo tipica del gusto dell’epoca, alludeva a quanto di puro ...
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carico2
càrico2 (poet. carco) s. m. [der. di caricare] (pl. -chi). – 1. Atto, operazione di caricare: durante il c. del vagone; manovali adibiti al c. delle merci; fare il c., caricare; portello di carico, [...] specifica. 5. In biologia, c. genetico, il numero medio di geni letali allo stato eterozigote presenti negli individui di . 7. Nel gioco della briscola, ciascuna delle due carte di maggior valore, cioè l’asso e il tre (rispettivamente 11 e 10 punti). ...
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modulo
mòdulo s. m. [dal lat. modŭlus, dim. di modus «misura»]. – In genere, misura, forma, esemplare, che si assume come modello a cui attenersi, o come elemento fondamentale secondo il quale determinare [...] nella costante quantità di 100 litri al secondo. b. Particolare tipo di modellatore (v. la voce, nel sign. 2). c. La media dei valori annui della portata in una sezione di un corso d’acqua. 7. Termine usato in varî settori tecnici per indicare certe ...
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ricavo1
ricavo1 s. m. [der. di ricavare]. – 1. raro. L’operazione, il lavoro di ricavare, cioè di cavare fuori, estrarre o trarre: luogo di r. (di terra, pietre, ecc.). 2. Somma di denaro che si ricava [...] per la loro produzione (r. lordo), o il valore della ricchezza acquisita depurato di tutte le spese sostenute e prezzo unitario moltiplicato per la quantità venduta) dal r. medio (risultante dalla divisione del precedente per il numero delle unità ...
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meritare
(poet. mertare) v. tr. [dal lat. meritare, der. di merĭtus, part. pass. di merere «meritare, acquistare, guadagnare»] (io mèrito, ecc.). – 1. a. Essere degno di avere, di ottenere, e sim. In [...] di» conferma). In altri casi ha significato «medio», ossia «neutro», e il complemento è allora costituito Nell’uso fam., ha talvolta il sign. di «valere», con riferimento al valore intrinseco di un oggetto in rapporto al prezzo: m’ha chiesto 800 euro ...
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c, C
(ci, ant. o region. ce ‹čé›) s. f. o m. – Terza lettera dell’alfabeto latino, derivata dal Γ (gamma) greco. Inizialmente rappresentò la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› d’accordo con l’uso [...] da ch davanti alle vocali e, i (poche, pochi). Gli altri valori di c sono diversi da lingua a lingua. L’italiano ha accanto al doppio: ecco, acclamo), e, in altre posizioni, il grado medio (arco, scrigno). In alcune parlate italiane il c duro tende ...
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raggio
ràggio s. m. [lat. radius, in origine «bacchetta appuntita», poi «raggio luminoso; raggio d’una ruota (perché irradia dal centro come i raggi dalla sorgente di luce); raggio d’una circonferenza», [...] forma plur. rai (v. la voce). b. Con valore più astratto e metaforico, ogni manifestazione spirituale o affettiva che si risulta ancora sensibile (e quindi si parla di forze a corto r., a medio r., a lungo r.); in partic., r. d’azione (o di attività ...
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dito
s. m. [lat. dĭgĭtus] (plur. f. le dita; plur. m. i diti, se considerati separatamente). – 1. Ciascuno dei segmenti terminali della mano e del piede: nell’uomo sono in numero di cinque per ciascun [...] o più comunem., nella mano, con i nomi di pollice, indice, medio, anulare e mignolo, mentre nel piede solo il I dito ha un , ed esattamente a 1/24 di cubito, quindi variabile con il valore di quest’ultimo: per es., nell’antica Roma, dove il cubito ...
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valvola
vàlvola (ant. vàlvula) s. f. [dal lat. valvŭlae -arum («i gusci di un baccello»), dim. di valvae: v. valva]. – 1. a. Nella tecnica, organo di chiusura o di regolazione posto sul percorso di una [...] intervengono automaticamente quando una data grandezza ha raggiunto un valore prestabilito: tali sono le v. di sicurezza, , olio, gas), alla pressione di esercizio (v. per alta, media, bassa pressione, ecc.), alla funzione (v. di regolazione, di ...
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rifiuto
s. m. [der. di rifiutare2]. – 1. L’azione, il fatto di rifiutare: fare un r., e, più com., opporre un r., rispondere con un r.; colui Che fece per viltade il gran r. (Dante), allusione al papa [...] i colpi diventi inapprezzabile; r. di un palo infisso, l’affondamento medio del palo per una serie di 10 colpi. 2. L’azione di , ecc., dal luogo di produzione a quello di scarico. Con valore concr., cassetta, cestino dei r., per mettervi ciò che non ...
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valore medio di una derivata, teorema del
valore medio di una derivata, teorema del → Lagrange, teorema di (per una derivata). Per la sua generalizzazione si veda → Cauchy, teorema di o teorema degli incrementi finiti.