uvomorulina
s. f. [comp. di uva (con allusione alla configurazione) e morula]. – In biologia cellulare, proteina di peso molecolare 120.000, presente negli embrioni precoci e nelle cellule epiteliali [...] dell’adulto, disposta all’interno del doppio strato fosfolipidico della membrana cellulare: collega tra loro le membrane plasmatiche delle cellule adiacenti in corrispondenza dei desmosomi ...
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zana
(o żana) s. f. [dal longob. *zaina; v. zaino2], tosc. – 1. a. Cesta di forma leggermente ovale, poco profonda e fatta di sottili stecche d’ontano o d’altro legno intrecciate (poco diversa quindi [...] dalla paniera, che però è fatta di vimini). b. La roba contenuta in una zana: una z. di pane, d’uva; tre z. di frutta. 2. Culla, usata dai contadini, formata da una zana che poggia su due supporti di legno convessi, sui quali può esser fatta ...
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nobile
nòbile agg. e s. m. e f. [dal lat. nobĭlis, propr. «noto, che deve esser noto», der. di noscĕre «conoscere»]. – 1. agg. a. Di persona o famiglia che per nascita o per investitura sovrana appartiene [...] esser perfetta (Dante). Con accezioni partic. e specifiche, nell’uso mod.: fermentazione n., la caratteristica fermentazione subìta dall’uva infavata (v. infavato); gas nobili (o rari o inerti), gli elementi elio, neon, argon, cripton, xenon e radon ...
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moscatella
moscatèlla (ant. o tosc. moscadèlla) s. f. [da moscatello; nel sign. 2, der. di moscato2, con allusione all’aroma]. – 1. non com. L’uva del vitigno moscatello. 2. Nome tosc. dell’erba Salvia [...] sclarea, comunem. detta sclarea ...
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serbo2
sèrbo2 s. m. [der. di serbare]. – L’azione del serbare; si usa quasi esclusivam. nelle espressioni mettere, tenere, avere in serbo, conservare mettendo e tenendo da parte; dare in serbo una cosa, [...] darla ad altri perché la conservi; non com., pomodori, uva da serbo, che si conservano per qualche tempo, in genere allo stato naturale. ...
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lora
lòra s. f. [dal lat. lora o lorea, di etimo incerto]. – Nell’antica Roma, vino di qualità inferiore, ottenuto versando acqua sull’uva pressata dopo averne estratto il vino migliore; veniva dato [...] da bere agli schiavi, agli operai addetti a lavori agricoli, e nell’età più antica alle donne, cui era interdetto l’uso del vino puro ...
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panpepato
(o pampepato; anche 'pan pepato') s. m. [comp. di pane1 e pepato]. – Dolce a forma di ciambella o di focaccia, a base di farina di frumento, zucchero, spezie, bucce di arancio e di cedro candite, [...] uva sultanina, miele, con aggiunta più o meno abbondante di pepe (da cui il nome) e, in alcune regioni, di cacao. ...
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marzemino
marżemino (o marżamino) s. m. [etimo incerto]. – Nome dato, soprattutto in passato, a diversi vitigni dell’Italia settentr. (alcuni noti con forme varianti: barzamino, barzemino e sim.), oggi [...] ristretto soprattutto alla varietà coltivata nel Trentino (Isera e comuni limitrofi, Val Lagarina), che dà un’uva, detta marzemina o marzamina, a grappoli allungati, con acini di grandezza media, di colore blu-nero e succo leggermente colorato, ...
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mostacciolo
mostacciòlo (letter. mostacciuòlo) s. m. [dim. del lat. mustaceus o mustaceum, specie di dolce, der. di mustum «mosto»]. – 1. Dolce a base di uva sultanina, cedro candito, fichi secchi, mandorle [...] pestate, zucchero e poca farina, spesso glassato o ricoperto di cioccolato, di forme varie, ma per lo più romboidale, tradizionale in varie regioni d’Italia, soprattutto nel periodo natalizio. 2. estens., ...
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mostimetrico
mostimètrico agg. [der. di mostimetro] (pl. m. -ci). – Relativo al mostimetro, e più in generale alla misurazione della percentuale di zuccheri contenuta nel mosto d’uva: dati m.; tabelle [...] mostimetriche ...
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Il frutto della vite, costituito da un’infruttescenza (grappolo composto di cime), comprendente un certo numero di bacche (acini o chicchi) di vario colore, dal verde al giallo-dorato, al rosso, al bluastro, al nero-violaceo, portate da un complesso...