truciolabilita
truciolabilità s. f. [der. di truciolabile]. – In tecnologia meccanica, attitudine di un materiale metallico a essere lavorato per asportazione di trucioli, mediante un adeguato utensile [...] tagliente ...
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foraterra
foratèrra s. m. [comp. di forare e terra], invar. – Utensile da giardiniere (in genere un cavicchio) per fare buchi nel terreno. ...
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forbice
fòrbice s. f. [lat. fŏrfex -fĭcis]. – 1. a. Per lo più al plur., le forbici, un paio di forbici (ant. e region. al sing.), utensile d’acciaio per tagliare, costituito da due lame terminanti a [...] punta a un estremo, incrociate e collegate da un perno; ciascuna lama agisce come una leva di primo genere, e il perno funge da fulcro; per facilitarne l’uso, sono provviste, all’altro estremo, di anelli ...
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punzone
punzóne s. m. [lat. punctio -ōnis «puntura», der. di pungĕre «pungere», part. pass. punctus]. – 1. tosc. e letter. Forte colpo dato col pugno o con la mano aperta: fattoglisi incontro, gli diè [...] operante nella estrusione inversa, e l’elemento attivo nelle lavorazioni di imbutitura e di stampaggio. 4. estens. a. Utensile usato per effettuare la sbavatura di pezzi fucinati. b. Attrezzo che serve per eseguire fori su masselli mediante mazze o ...
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forchetta
forchétta s. f. [dim. di forca]. – 1. In genere, sinon. di forcella, in varî suoi sign. 2. Utensile da tavola e da cucina, che serve per infilzare la carne o altri cibi solidi, tenerli fermi [...] mentre si tagliano, e portarli alla bocca; è formato da un manico terminante a un estremo con 2, 3, 4 denti o rebbî (sempre 4 nel suo uso come posata), disposti a pettine: forchette di acciaio inossidabile, ...
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avvitatrice
s. f. [der. di avvitare1]. – Macchina utènsile portatile per avvitare viti da legno e da ferro, e per stringere dadi di bulloni. ...
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avvitatura
s. f. [der. di avvitare1]. – 1. Operazione d’introdurre e serrare una vite dentro il corrispondente foro filettato, o anche semplicem. (come nelle viti da legno) di farla penetrare con utensìle [...] adatto. 2. Accoppiamento di due pezzi dei quali uno è foggiato a vite e l’altro a madrevite ...
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capretta
caprétta s. f. [dim. di capra]. – 1. Piccola capra, capra giovane. 2. Utensile in uso per l’incisione in legno, detto anche ferro a vela. ...
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patera1
pàtera1 s. f. [dal lat. patĕra]. – 1. Presso gli antichi Romani, utensile usato nei sacrifici, consistente in una specie di scodella molto bassa, di metallo, spesso d’argento o d’oro, o anche [...] d’argilla, talvolta verniciata di nero o con rilievi imitanti gli sbalzi metallici, per lo più fornita al centro di un rialzo ombelicato, cavo nel lato opposto, per meglio afferrarla nel versare il vino. ...
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brunitoio
brunitóio s. m. [der. di brunire]. – 1. Speciale utensile, in varie forme, per lo più d’acciaio o d’agata, con cui si esegue la lucidatura (brunitura) di una superficie metallica. 2. Ruota [...] di legno, unta di olio, usata dagli arrotini per lucidare le lame dopo l’affilatura ...
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In botteghe artigiane, laboratori, officine, ogni attrezzo semplice, atto alla lavorazione dei metalli, del legno o della pietra; per es., il martello, lo scalpello, le tenaglie, le pinze, le forbici, la sega, la lima, il trapano, il punteruolo...
utensile
utènsile [agg. Der. del lat. utensilis, da uti "usare"] [LSF] Propr., che serve a un uso pratico; soltanto nella locuz. macchine u., macchine operatrici che forniscono a un attrezzo, appositamente realizzato, l'energia necessaria...