additare
v. tr. [der. di dito]. – Mostrare col dito o a dito, indicare: lo additavano tutti al suo passaggio; gli additò l’uscio ingiungendogli di andarsene immediatamente; la patria ... te molesta incìta [...] Di poner fine al «Giorno» Per cui cercato a lo stranier ti addita (Parini); fig.: a. la via del dovere; a. una meta, un obiettivo; indicare pubblicamente: a. al pubblico disprezzo. Estens., mostrare, dichiarare: ...
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trafugare
v. tr. [prob. der. di fugare] (io trafugo, tu trafughi, ecc.). – Portare via, sottrarre, trasferire nascostamente cosa o persona: riuscirono a t. un buon numero di oggetti d’arte; trafugarono [...] trafugarsi, sottrarsi, fuggire nascostamente o cercando di non farsi vedere: trafugato senza alcun compagno Nella caverna, che dal fonte ha nome, Io m’era (Alfieri); l’ombra saltò giù, e si trafugò in un baleno per l’uscio della saletta (M. Pratesi). ...
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limitare1
limitare1 s. m. [dal lat. limitaris, agg. di limes -mĭtis «limite, confine», confuso con liminaris, agg. di limen -mĭnis «soglia»]. – Soglia dell’uscio: chi spiar s’affanna Qual piede a questo [...] limitar si volga? (Manzoni); se lasci il piccol muro Della tua casa e il patrio l. (Prati); estens., ingresso, inizio: il l. degli studî; sul l. della vita; giungere al l. della vecchiezza; l’illusïon ...
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rio2
rio2 s. m. [lat. rīvus: v. rivo]. – 1. poet. Rivo, ruscello: un rio ... con sue picciole onde Piegava l’erba che ’n sua ripa uscìo (Dante); Narcisso al rio si specchia come suole (Poliziano). Fuori [...] dell’uso poetico, il termine è vivo in alcune regioni per indicare un corso d’acqua di secondaria importanza; è frequente inoltre nella toponomastica, in composizione con altri elementi: Riofreddo, Riotorto, ...
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ralla1
ralla1 s. f. [lat. tardo ralla (per il class. rallum) «ferro per raschiare», der. di radĕre «raschiare»; non è certo che il n. 3 abbia lo stesso etimo]. – 1. Supporto destinato a sostenere la [...] di una motrice marina. 3. La morchia che si forma intorno ai mozzi delle ruote, nei carri e in altri veicoli. ◆ Dim. rallino m., usato, spec. in Toscana, per indicare il dado con incavo in cui posa e gira il perno di un uscio o cancello a bilico. ...
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spranga
s. f. [dal longob. spanga (cfr. ted. mod. Spange), con inserzione di -r- per motivi onomatopeici o per sovrapposizione di sbarra]. – Sbarra di ferro o di legno, a sezione circolare o rettangolare, [...] ferro; durante la manifestazione, si prese un colpo di s. in testa; il padre ... metteva tanto di spranga all’uscio e non permetteva che il figlio andasse fuori (Capuana). In legatoria, decorazione a spranghe, con elementi orizzontali che occupano il ...
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sprangare1
sprangare1 v. tr. [der. di spranga] (io sprango, tu spranghi, ecc.). – 1. Chiudere fermando con una o più spranghe: s. la porta di casa, s. le imposte; anche, rinforzare con spranghe: hanno [...] insieme i pezzi stessi e fissandoli l’uno all’altro con spranghette o punti di filo di ferro: s. un orcio, una conca. ◆ Part. pass. sprangato, anche come agg., chiuso, sbarrato: trovare l’uscio di casa sprangato, venir chiuso fuori di casa. ...
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dietro
diètro (ant. drièto) prep. e avv. [lat. de rĕtro]. – 1. prep. a. Nella parte posteriore; di là da un oggetto, da un luogo; dopo (in senso locativo). Si congiunge al nome direttamente o, meno spesso, [...] con la prep. a: d. l’uscio, d. il tavolo, d. all’orizzonte; tenere le mani d. la schiena; nascondersi d. il paravento; camminare uno d. l’altro; anticam. anche con la prep. da: Sovra le spalle, d. da la coppa (Dante). Quando il complemento è ...
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sugo
s. m. [lat. sūcus; v. succo] (pl. -ghi). – 1. a. Il liquido contenuto nella polpa di frutti o altri elementi vegetali acquosi (sinon. più com., ma con usi più limitati o più specifici, di succo): [...] senza s.; gran discorsoni ma senza nessun s.; la sera, per non sentire quelle chiacchiere senza s., si metteva sull’uscio colle spalle al muro (Verga); fam., una barzelletta, una storiella, e anche, con riferimento a persone, un uomo, una donna ...
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boce
bóce s. f. – Variante ant. e pop. tosc. di voce: la fanciulla diserrò l’uscio e chiamollo sotto boce (Novellino); uno che dentro dalla casa era ... si fece alle finestre e con una boce grossa, orribile [...] e fiera disse (Boccaccio); il popol tutto Cominciava a gridare a una boce (Pulci) ...
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USCIO (A. T., 24-25-26)
Claudia MERLO
Comune della Liguria, in provincia di Genova. Comprende una serie di piccoli centri e aggregati, di cui il principale è Chiesa (361 m. s. m.), sede del comune, sparsi nella boscosa valle del Torrente Recco,...
uscio [plur. uscia, nel Fiore]
Guido Favati
Delle non molte occorrenze del termine (s'incontra usato solo nella Commedia e nel Fiore) quella che ricorre nel contesto più drammatico s'incontra certo in If XXXIII 46, dove il conte Ugolino esprime...