toccare
v. tr. e intr. [voce di origine onomatopeica] (io tócco, tu tócchi, ecc.). – 1. tr. a. Avvicinare la mano (o anche altra parte del corpo) a una persona o a una qualsiasi cosa e tenerla a contatto [...] toccò con un gomito nel fianco) per avvertirlo; toccò l’acqua con un dito per sentire se era già calda; toccò l’uscio col piede per accertarsi se cedeva, ecc. In partic., t. con mano, accertarsi di persona della consistenza, della realtà di qualche ...
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rutellismo
s. m. La linea politica di Francesco Rutelli. ◆ Domenica di due settimane fa, è Francesco Rutelli a ricevere gli ospiti sull’uscio della sua bella casa dell’Eur. Riunione importante, quella [...] convocata dal leader nazionale di «Democrazia è libertà», che chiama i maggiorenti del partito per discutere di strategia politica, programma e candidature alle Regionali. Ci sono le teste d’uovo del «rutellismo», ...
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tocco2
tócco2 s. m. [der. di toccare] (pl. -chi). – 1. a. L’atto di toccare, il fatto di venire toccato: basta il minimo t. perché tutto il castello di carte precipiti; con un t. della bacchetta magica [...] più tecnica, tocco in penna, disegno eseguito a penna. 3. estens. Colpo dato o battuto su qualche cosa: si sentirono due t. all’uscio di casa; in senso fig., nell’uso tosc. (come sinon. non com. di colpo), insulto apoplettico: gli è venuto un t., o ...
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putente
putènte agg. [part. pres. di putire, dal lat. putens -entis, part. pres. di putere (v. putire)], ant. o letter. – Maleodorante, puzzolente, fetido: essendo egli entrato dentro così p., fu l’uscio [...] riserrato (Boccaccio); prima che giungesse la morte e che lo sfasciume p. del nostro corpo fosse finalmente purificato dal fuoco (Papini). In senso fig., turpe, abietto: la stomachevole compagnia di p. ...
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bilanciare
v. tr. [der. di bilancia] (io bilàncio, ecc.). – 1. a. Pesare con la bilancia, per lo più in senso fig., valutare, esaminare più cose mettendole a confronto: nel mentre che bilanciavano i [...] partiti, si sentì un picchietto all’uscio (Manzoni); b. le ragioni di due avversarî; b. le probabilità di riuscita; b. il pro e il contro. b. In contabilità, pareggiare un conto a sezioni divise ponendo il saldo nella sezione il cui ammontare è ...
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ostiario
ostiàrio s. m. [dal lat. ostiarius, propr. «portinaio», der. di ostium «uscio»]. – 1. ant. Custode delle porte di un palazzo. 2. Nella Chiesa cattolica preconciliare, il chierico che aveva ricevuto [...] l’ostiariato, ed era investito di compiti quali quello di aprire e chiudere la porta della chiesa, custodirla, impedirne l’accesso agli indegni e suonare le campane (compiti oggi passati di fatto ai sagrestani) ...
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croccare
v. intr. [voce onomatopeica; cfr. il fr. croquer «sgranocchiare, scricchiolare»] (io cròcco, tu cròcchi, ecc.; aus. avere), ant. – Scricchiolare, cigolare: biscotti che croccano sotto i denti; [...] Un picciol uscio intanto stride e crocca (Ariosto). ...
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verso2
vèrso2 (tronc. poet. vèr o vèr’) prep. [lat. vĕrsus o vĕrsum]. – Si unisce direttamente al sostantivo o pronome (v. il monte, v. tutti), ma ha per lo più dopo di sé la prep. di davanti a pronome [...] v. il fiume, incamminarsi v. casa, tornare v. il paese; veniva v. di noi; il vento soffia v. levante; guardava v. l’uscio; con gli occhi volti v. il cielo; la finestra guarda v. il lago; di movimenti compiuti con propositi ostili: marciare v. il ...
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articolo
artìcolo s. m. [dal lat. articŭlus, dim. di artus -us «articolazione, arto, membro»]. – 1. Parte variabile del discorso che si premette al sostantivo o a parti del discorso sostantivate, precisando [...] e di lo mentre davanti a vocale si usa un, sempre senz’apostrofo (un libro, un cristallo; uno spigolo, uno gnomo; un amico, un uscio); per il femm., una, che davanti a vocale di regola si elide (una casa, una spazzola, un’isola, un’amica). Davanti a ...
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irrompere
irrómpere v. intr. [dal lat. irrumpĕre, comp. di in-1 e rumpĕre «rompere»] (pass. rem. irruppi, irrompésti, ecc.; non è usato il part. pass. e quindi neppure i tempi composti). – Entrare con [...] stadio; le acque del fiume in piena irrompono nella campagna. Anche, meno com., di persona singola: spalancato l’uscio, irruppe nella stanza gridando come un ossesso. Fig.: lo spirito di rivolta irrompeva dilagando in tutto il territorio nazionale ...
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USCIO (A. T., 24-25-26)
Claudia MERLO
Comune della Liguria, in provincia di Genova. Comprende una serie di piccoli centri e aggregati, di cui il principale è Chiesa (361 m. s. m.), sede del comune, sparsi nella boscosa valle del Torrente Recco,...
uscio [plur. uscia, nel Fiore]
Guido Favati
Delle non molte occorrenze del termine (s'incontra usato solo nella Commedia e nel Fiore) quella che ricorre nel contesto più drammatico s'incontra certo in If XXXIII 46, dove il conte Ugolino esprime...