battitore
battitóre s. m. [der. di battere]. – 1. (f. -trice) a. Chi batte, in senso generico. b. Chi, nelle partite di caccia, è addetto a scovare la selvaggina battendo i cespugli. c. Nel baseball, [...] , analogo al precedente, il quale opera il distacco delle cariossidi dai tutoli. 5. ant. B. di strada, o assol. b., esploratore, soldato che veniva mandato a esplorare il nemico o a riconoscere le strade. 6. ant. Battente per picchiare all’uscio. ...
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stanga
s. f. [dal germ. *stanga (ted. Stange)]. – 1. a. Lungo pezzo di legno o di metallo, per lo più squadrato a sezione rettangolare (ma talvolta anche a sezione circolare). In partic., la spranga [...] gli estremi in cavità aperte negli stipiti della porta o del muro: don Abbondio ordinò a Perpetua di metter la s. all’uscio (Manzoni). b. Nelle stalle tradizionali, asse di legno che, a una certa altezza dal suolo, separa i cavalli o i bovini l ...
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morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un [...] chi ha un’agonia travagliata; vedere la m. in viso, trovarsi in faccia alla m., correr serio pericolo di morire; avere la m. all’uscio, esser lì lì per morire; la m. viene quando meno ci si aspetta; prov., la m. non guarda in faccia a nessuno, non fa ...
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bottega
bottéga s. f. [lat. apothēca, dal gr. ἀποϑήκη «ripostiglio, magazzino»]. – 1. a. In origine, luogo destinato a riporvi oggetti di ogni sorta; quindi locale, generalmente a pianterreno sulla pubblica [...] . c. Locuzioni: andare a b., aprire, chiudere la b.; stare di b., avere la bottega in un determinato luogo; essere a uscio e b., avere l’abitazione vicino alla bottega; essere tutto casa e b., non concedersi distrazioni, vivere solo della famiglia e ...
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schiodare
v. tr. [der. di chiodo, col pref. s- (nel sign. 4)] (io schiòdo, ecc.). – Privare dei chiodi, togliere i chiodi: s. un asse, una tavoletta; aprire levando i chiodi: s. il coperchio della cassa; [...] s. una cassa; s. l’uscio; staccare liberando dai chiodi: s. una tavola dal muro; s. una tela dalla cornice. Come intr. pron., schiodarsi, perdere i chiodi, aprirsi per lo staccarsi o allentarsi dei chiodi: la cassa si è schiodata; un tacco dello ...
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martello
martèllo s. m. [lat. tardo martellus, affine a malleus «maglio»]. – 1. a. Utensile che serve per battere, costituito da un blocchetto di acciaio (o talvolta di materiali meno duri, come rame, [...] che, pur avendo forma diversa da un martello, ha funzione analoga a questo, servendo da percussore; in partic., il m. dell’uscio, del portone, il battente o picchiotto: bussare con due colpi di martello; m. della campana, il battaglio, e spec. quello ...
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riparata
s. f. [der. di riparare1]. – Il fatto, l’operazione di riparare alla meglio una cosa rotta, sciupata, logora: dare una r. al tavolo, all’uscio, al tetto. ◆ Dim. riparatina. ...
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suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). [...] (e in riferimento al passato, s. a fuoco, s. a parlamento, ecc.); mi sembra che abbia suonato il campanello dell’uscio (anche assol., riferendosi al campanello: ho sentito suonare, vado a vedere chi è); appena suonò la sveglia, saltò giù dal letto ...
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ripercuotere
ripercuòtere (pop. o poet. ripercòtere) v. tr. [dal lat. repercutĕre, comp. di re- e percutĕre «percuotere»] (coniug. come percuotere). – 1. Percuotere di nuovo, più volte: Li remi, pria [...] , Tutti si posan al sonar d’un fischio (Dante); più com. in unione con percuotere: percossero e ripercossero l’uscio senza riuscire a sfondarlo. In parallelismo con percuotere può assumere il sign. di percuotere di rimando, rispondere alle percosse ...
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orciolo
orciòlo (letter. orciuòlo) s. m. [lat. urceŏlus, dim. di urceus «orcio»]. – 1. Piccolo orcio, di varie forme, per contenere e versare liquidi; brocca, boccale. 2. Recipiente di creta che si colloca [...] sul fondo marino per la pesca dei polpi. ◆ Dim. orciolino, orciolétto: Cisti fornaio ... si faceva davanti all’uscio suo recare ... un picciolo orcioletto bolognese nuovo del suo buon vin bianco (Boccaccio). ...
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USCIO (A. T., 24-25-26)
Claudia MERLO
Comune della Liguria, in provincia di Genova. Comprende una serie di piccoli centri e aggregati, di cui il principale è Chiesa (361 m. s. m.), sede del comune, sparsi nella boscosa valle del Torrente Recco,...
uscio [plur. uscia, nel Fiore]
Guido Favati
Delle non molte occorrenze del termine (s'incontra usato solo nella Commedia e nel Fiore) quella che ricorre nel contesto più drammatico s'incontra certo in If XXXIII 46, dove il conte Ugolino esprime...