pipare
(ant. pippare) v. intr. [der. di pipa1] (aus. avere). – Fumare la pipa: Seduto su un uscio un vecchietto sonnecchia Pipando (D’Annunzio). Con uso trans.: p. un tabacco orientale, p. un trinciato [...] a taglio grosso. Non com., piparsi di qualcuno, piparsela, per impiparsi, infischiarsi ...
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urtata
s. f. [der. di urtare]. – Il fatto di urtare una sola volta: passando mi ha dato un’u.; dette un’u. all’uscio e lo aprì. ◆ Dim. urtatina, urtata leggera. ...
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toppa
tòppa s. f. [etimo incerto]. – 1. Serratura, e in partic., in passato, un tipo di serratura di ferro: Quandunque l’una d’este chiavi falla, Che non si volga dritta per la toppa ..., non s’apre [...] spec. nelle locuz. mettere, girare, volgere la chiave nella t., s’intende soltanto il foro praticato nella serratura e nell’uscio per introdurvi la chiave che aziona il chiavistello: mise in fretta nella t. la chiave, che già teneva in mano (Manzoni ...
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stampiglia
stampìglia s. f. [dallo spagn. estampilla, der. di estampa «stampa», estampar «stampare»]. – 1. ant. o raro. Foglio volante per avvisi e annunci, spec. con stampate poche parole e in grandi [...] a mano, usato per bollette doganali, polizze, ecc.; la striscia di carta o la tavoletta su cui si pubblicavano settimanalmente sull’uscio dei botteghini del lotto i cinque numeri usciti in singole ruote, e poi il foglio con i numeri usciti per tutte ...
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usciale
s. m. [der. di uscio]. – 1. non com. Grande porta d’ingresso o divisoria tra due stanze o ambienti, solitamente a vetri: si vedeva, al di là dell’ingresso con l’impiantito lustro alla veneziana, [...] l’u. tutto grande coi vetri colorati (B. Cicognani); un vetro rotto della finestra a usciale che dava su una specie di ballatojo (Pirandello). 2. ant. Apertura della fornace, nel lato opposto alla bocca, ...
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usciere1
uscière1 (raro uscère) s. m. (f. -a, non com.) [der. di uscio]. – 1. ant. Portiere, addetto alla pulizia e alla vigilanza negli stabili adibiti ad abitazione. 2. a. Impiegato d’ordine che negli [...] uffici sta nell’anticamera o nel corridoio per indirizzare e accompagnare il pubblico e annunciarlo ai funzionarî, e svolge inoltre funzioni d’inserviente: nel pubblico impiego è una delle qualifiche della ...
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usciere2
uscière2 s. m. [dal lat. mediev. (navis) usseria o huisseria, propr. «(nave) fornita di una porta»; cfr. il fr. (ant.) huissier, con lo stesso sign., der. di uis (poi scritto huis), che è il [...] lat. tardo ūstium: v. uscio]. – Nella costruzione navale del tardo medioevo, nave destinata al trasporto di cavalli, dotata di una grande porta per l’imbarco e lo sbarco dei quadrupedi, porta che veniva chiusa e calafatata durante la navigazione. ...
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uscire
(ant. escire) v. intr. [lat. exīre, comp. di ex «fuori» e ire «andare», raccostato a uscio] (nella coniugazione, si ha il tema usc- quando l’accento cade sulla desinenza, èsc- quando cade sul [...] locuz. particolari: u. dalla vista o dalla visuale, non essere più visibile; u. di mano, sfuggire dalla mano, cadere (la bottiglia mi uscì di mano e si ruppe), o anche di opera già finita dall’artefice o dall’autore: quando m’esce di mano un lavoro ...
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applicare
v. tr. [dal lat. applicare, comp. di ad- e plicare «piegare», quindi propr. «inclinare, accostare»] (io àpplico, tu àpplichi, ecc.). – 1. a. Mettere sopra facendo aderire: a. il francobollo [...] in opera, adattare, collocare a suo luogo: a. le tende alle finestre; a. gli infissi. b. Accostare: applicò l’orecchio all’uscio. 2. a. Dare, attribuire: a. un soprannome, un titolo ingiurioso a qualcuno. b. Infliggere, imporre, fare pagare: a. un ...
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battitoio
battitóio s. m. [der. di battere]. – 1. a. Parte dell’imposta di un uscio o finestra che batte e combacia, nel chiudere, con lo stipite, la soglia e l’architrave, o con l’altra imposta. b. [...] Parte dello stipite, della soglia o dell’architrave contro cui batte, nel chiudere, l’imposta. c. Parte della cornice in cui s’incastra il quadro, il vetro, lo specchio. d. Sporto del cornicione di un ...
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USCIO (A. T., 24-25-26)
Claudia MERLO
Comune della Liguria, in provincia di Genova. Comprende una serie di piccoli centri e aggregati, di cui il principale è Chiesa (361 m. s. m.), sede del comune, sparsi nella boscosa valle del Torrente Recco,...
uscio [plur. uscia, nel Fiore]
Guido Favati
Delle non molte occorrenze del termine (s'incontra usato solo nella Commedia e nel Fiore) quella che ricorre nel contesto più drammatico s'incontra certo in If XXXIII 46, dove il conte Ugolino esprime...