frollo
fròllo agg. [etimo incerto]. – 1. a. Riferito alla carne di animale macellato, e alla selvaggina, che ha perso la tigliosità, e talora anche la freschezza, in seguito a stagionatura o per essere [...] energia: un individuo f.; una gioventù frolla. 2. estens. Pasta f. (o pastafrolla), pasta friabile, dolce e leggera, fatta di farina, uova, zucchero e burro, e cotta in forno sia in forma di biscotti e pasticcini varî, sia come fondo o guarnizione di ...
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calcididi
calcìdidi s. m. pl. [lat. scient. Chalcididae, dal nome del genere Chalcis: v. calcide2]. – Famiglia di insetti imenotteri terebranti, diffusi in tutto il mondo con parecchie migliaia di specie; [...] imaginale si nutrono di sostanze vegetali, di liquidi vitali di insetti, o anche non si cibano; allo stato preimaginale sono tutti parassiti, sia di piante, sia di animali, uova, larve, ecc. Vi appartiene la blastofaga, che produce la caprificazione. ...
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cibreo
cibrèo s. m. [prob. dal fr. ant. civé (mod. civet) «intingolo», der. di cive «cipolla», che è il lat. cēpa]. – 1. Piatto toscano fatto con rigaglie di pollo (talvolta con l’aggiunta delle creste), [...] uova, brodo, succo di limone, sale e pepe. 2. fig. Miscuglio di cose varie mal combinate; discorso sconclusionato. ◆ Dim. cibreino. ...
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oncia
óncia (region. ónza) s. f. [lat. ŭncia, propr. «dodicesima parte» di un’unità; der. di unus «uno»] (pl. -ce). – 1. Nel mondo antico, unità monetaria del sistema siculo-italiota e romano, corrispondente [...] prescritta come purgante); è tuttora in uso in Italia come unità di misura per il seme-bachi (= 30 g, pari a un numero di uova da 40.000 a 60.000). In senso fig., non com., quantità minima: non ha nemmeno un’o. di giudizio; a oncia a oncia ...
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bocconotto
bocconòtto s. m. [propr. accr. di boccone2]. – Al plur., bocconotti, pasticcini di pasta sfoglia o pasta frolla che in Emilia sono riempiti con rigaglie di pollo, animelle, e tartufi; a Roma [...] con ricotta incorporata a farina, uova, zucchero, cannella, bucce candite di cedro e d’arancio, rasura di limone e rum; in Puglia, con pasta di mandorle e marmellata. ...
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mantispidi
mantìspidi s. m. pl. [lat. scient. Mantispidae, dal nome del genere Mantispa (v.)]. – Famiglia di insetti neurotteri, che comprende anche specie italiane: hanno testa grossa, occhi composti [...] globosi, antenne brevi, protorace stretto, sottile, molto lungo, con zampe del primo paio trasformate in organi raptatorî; le loro larve penetrano nei sacchi ovigeri di alcuni ragni divorandone le uova e i giovani nati. ...
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barlaccio
barlàccio agg. [etimo incerto] (pl. f. -ce), tosc. – Andato a male, detto di uova. Fig., di persona, malaticcio o di membra deboli: chi abbia buone gambe in quindici minuti ci può arrivare [...] con quelle, e con qualche minuto di più ci può arrivare anche chi le abbia barlacce (Palazzeschi); meno frequente riferito a qualità morali ...
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pannicello
pannicèllo s. m. [dim. di panno]. – Piccolo pezzo di panno, o anche di tessuto, di tela, ecc., per varî usi; il termine, soprattutto al plur., indicava anticam. anche i pannolini adoperati [...] e malaticcio da fanciullo, i parenti avevano conchiuso che era un ragazzo di talento, e l’avevano tirato su a rossi d’uova e p. caldi (Verga); talvolta usato in senso fig., per indicare rimedî inadeguati e di scarsa efficacia: qui ci vuol altro che ...
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cicatricola
cicatrìcola s. f. [dal lat. tardo cicatricŭla]. – 1. In botanica, piccola cicatrice che resta sul seme al suo distacco dal funicolo; è sinon. di ilo. 2. In embriologia, piccolo dischetto [...] bianchiccio (detto anche disco germinativo) presente nelle uova di uccelli alla superficie del tuorlo, sotto la membrana vitellina, da cui si sviluppa l’embrione. ...
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endofago
endòfago agg. [comp. di endo- e -fago] (pl. m. -gi). – In biologia, appellativo di quegli insetti le cui larve si nutrono di altri insetti viventi: la femmina depone le uova sulla larva dell’ospite [...] o in essa, e le larvette che ne sgusciano si nutrono di questa, causandone la morte ...
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In embriologia, le uova dei Celenterati, degli Echinodermi, dell’anfiosso e dei Mammiferi placentati, in cui il poco vitello presente è distribuito uniformemente nell’ooplasma (dette anche alecitiche o omolecitiche).