mesoplancton
meṡoplàncton s. m. [comp. di meso- e plancton]. – In ecologia, il plancton minuto, composto in prevalenza di metazoi adulti, uova e stadî larvali, le cui dimensioni sono comprese tra 1 e [...] 5 millimetri ...
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mondare
v. tr. [lat. tardo mŭndare, der. dell’agg. mundus «mondo, pulito»] (io móndo, ecc.). – 1. a. Togliere la buccia, l’involucro, a frutti e sim.: m. le castagne, le mandorle, i pinoli; m. le pere, [...] patate (in questi ultimi casi, fuori di Toscana è molto meno com. di sbucciare; e solo tosc. è l’uso estens. m. le uova sode). Con sign. più ampio, ripulire da ciò che è inutilizzabile o dannoso; in partic., m. il riso, estirpare dalle risaie le erbe ...
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rafididi
rafìdidi s. m. pl. [lat. scient. Raphidiidae, dal nome del genere Raphidia, der. del gr. ῥαϕίς -ίδος «ago, punteruolo»]. – Famiglia di insetti neurotteri, con specie diffuse nelle aree boscate, [...] predatrici di insetti sia allo stadio adulto sia allo stadio larvale; la femmina possiede un lungo ovopositore con il quale inserisce le uova in cavità della corteccia degli alberi. ...
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rafidioidei
rafidioidèi s. m. pl. [lat. scient. Raphidioidea, dal nome del genere Raphidia (v. rafididi)]. – Superfamiglia di insetti neurotteri con larve terrestri che predano piccoli insetti e uova, [...] e con adulti caratterizzati dalla notevole lunghezza del protorace, simile a un collo, e dell’ovopositore ...
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colombiformi
colombifórmi (o columbifórmi) s. m. pl. [lat. scient. Columbiformes, comp. del lat. columbus «colombo» e -formis «-forme»]. – Ordine di uccelli che comprende i colombi; di mediocri dimensioni, [...] anatomicamente simili ai gallinacei, hanno becco breve e sottile, piede a quattro dita con unghie forti e brevi, non atte a scavare; buoni volatori, granivori, monogami, maschio e femmina covano alternativamente le uova da cui nascono piccoli inetti. ...
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scabbia
scàbbia s. f. [lat. tardo scabia, class. scabies, dal tema di scabĕre «grattare»]. – 1. a. Nome di varie malattie cutanee pruriginose prodotte da diverse specie di acari nell’uomo e in altri [...] contatto diretto o indiretto con un malato, penetrano nello spessore dell’epidermide scavandovi un cunicolo e deponendovi le uova. S. norvegese, forma particolare di scabbia che si manifesta in soggetti denutriti o comunque predisposti. S. da grano ...
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tachiglossidi
tachiglòssidi s. m. pl. [lat. scient. Tachyglossidae, dal nome del genere Tachyglossus: v. tachiglosso]. – In zoologia, famiglia di mammiferi monotremi comprendente tre specie di echidne, [...] peli ruvidi e spine, rostro e narici allungate, coda vestigiale; possiedono un marsupio temporaneo nel quale vengono incubate le uova fino alla schiusa; dopo la nascita il marsupio inizia a regredire fino a lasciare esposta la ghiandola mammaria da ...
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pentatomidi
pentatòmidi s. m. pl. [lat. scient. Pentatomidae, dal nome del genere Pentatoma, comp. di penta- e gr. τομή «taglio»]. – Famiglia di insetti eterotteri con numerose specie, dette cimici dei [...] corpo breve e largo di colori spesso vivaci o metallici, e scutello di forma triangolare; si riproducono per mezzo di uova che le femmine depongono su piante in serie regolari e fitte, sorvegliandole per un certo tempo e talvolta ricoprendole con il ...
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blastoderma
blastodèrma s. m. [comp. di blasto- e -derma] (pl. -i). – In embriologia, strato di cellule che si produce per effetto della segmentazione a un polo delle uova meroblastiche dei vertebrati, [...] e dal quale si sviluppa l’embrione ...
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tachinidi
tachìnidi s. m. pl. [lat. scient. Tachinidae, dal nome del genere Tachina, che è dal gr. ταχύνω «affrettarsi»]. – Famiglia di insetti ditteri brachiceri (chiamati anche larvevoridi), con specie [...] in agricoltura per la distruzione di insetti nocivi: l’infestazione di questi avviene in tre modi diversi, secondo le specie: le uova vengono deposte su piante di cui si nutre l’ospite (dal quale sono così ingerite), oppure sulla superficie del corpo ...
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In embriologia, le uova dei Celenterati, degli Echinodermi, dell’anfiosso e dei Mammiferi placentati, in cui il poco vitello presente è distribuito uniformemente nell’ooplasma (dette anche alecitiche o omolecitiche).